Titolo | Riaffiorano le terre inabissate |
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Autore | M. John Harrison |
Editore/Marca | Atlantide |
ISBN | 9788899591489 |
Anno di pubblicazione | 2021 |
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Una giornata stellare
«È la mattina del 21 giugno quando, il dottor Palomar, camminando in direzione del suo studio medico viene accecato da un raggio di sole». Comincia così Storia di una giornata stellare, romanzo scientifico per menti curiose scritto da vere scienziate, in cui le avventure di una giornata «normale» diventano lo spunto per raccontare i «fatti celesti» dell’universo: buchi neri, quasar, galassie… La giornata del dottor Palomar, scandisce, in modo chiaro e semplice, il racconto dell’universo, per come lo conosciamo e, soprattutto, per come non sappiamo di conoscerlo già.
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L’atlante
Dal Polo alla Jugoslavia devastata dalla guerra civile; dalla Somalia alle autostrade americane, dalla Thailandia a Pompei: non c’è quasi terra o contesto umano che William Vollmann non abbia esplorato e raccontato. L’atlante è, letteralmente, la cronistoria di questa erranza continua e irrequieta, ricostruita attraverso cinquantadue oggetti narrativi diseguali per lunghezza e per tono, ma accomunati dalla stessa brutale innocenza e umanità. I frammenti e i racconti sono organizzati in una struttura palindroma: il primo testo viene ripreso dall’ultimo, il secondo dal penultimo, e il racconto centrale contiene tutti gli altri, come una silloge ideale. Alcuni testi rappresentano una versione compressa dei libri che Vollmann al momento della pubblicazione aveva già scritto. Tanto basta per lasciar capire che L’atlante è un viaggio insieme geografico e personale: una mappa per orientarsi nel mondo «fuori» e al tempo stesso scoprire l’universo narrativo di uno scrittore che conosce ben pochi paragoni.
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Montanari 2.0 – Storie di Songhantori con i piedi per terra
È possibile vivere in montagna senza rinunciare alla modernità, trovare spazio per concretizzare aspirazioni rurali e coltivare un futuro diverso?
Per cercare di capirlo ho viaggiato oltre quattro mesi lungo la catena appenninica, dalla Liguria alla Basilicata, trascorrendo giornate selvatiche in compagnia di vecchi e nuovi montanari, boschi e coltivi, contadini e artisti, “abitanti temporanei” e nomadi digitali. Guidato da un fiuto impeccabile per i guai e il buon cibo, ho percorso territori ricchi di storia e natura e quello che ho trovato mi ha davvero spiazzato: interi paesi abbandonati, valli punteggiate di ruderi, campi e pascoli invasi dai rovi; lupi, orsi e caprioli a riempire i vuoti lasciati dall’uomo. E in mezzo a questa desolazione, come fiori spuntati tra le macerie di un lungo inverno, una costellazione di storie. Le storie di chi, di fronte al dubbio se fosse possibile o meno, si è detto che almeno valeva la pena provarci.
Come? Costruendo reti di relazioni sorprendentemente capaci di rompere distanze e solitudini, quella atavica del montanaro e quella ben più profonda che affligge l’uomo moderno.
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Latte arcobaleno
«Uno dei romanzi di debutto più eccitanti di questi anni» -The Times
«Un viaggio autobiografico verso Londra, cercando la salvezza» – Gabriele Romagnoli, Robinson
«Quando mai ci è capitato di leggere un romanzo su un giovane di colore, gay e Testimone di Geova di Wolverhampton che abbandona a forza la propria comunità per cercare la propria strada a Londra come prostituto? Mendez è uno scrittore eccezionale, coraggioso ed eccitante. In più scrive di sesso in modo straordinariamente esplicito e potente» – Bernardine Evaristo
«Sorprendente…il tipo di libro che non sapevi di aspettare. Un romanzo esplosivo che passa dal sesso alla colpa, alla salvezza, il tutto mentre tratta di cosa significhi essere neri, gay, figli, padri, amanti, in una parola cosa significhi essere uomini» – Marlon James
«Un romanzo che fa quello che solo i grandi esordi fanno: portare originalità di visione, rinnovare la nostra idea di cosa sia possibile fare in narrativa…un libro di incredibile potenza e grandissimo impatto emotivo» – Alex Preston
Nell’Inghilterra degli anni Cinquanta, l’ex boxeur giamaicano Norman Alonso cerca, tra mille difficoltà e diffuso razzismo, una nuova vita insieme a sua moglie e ai suoi bambini. Nella stessa regione (la cosiddetta Black Country, nelle Midlands) all’inizio dei Duemila suo nipote, Jesse McCarthy, è alla ricerca del proprio posto nel mondo, e di una vita più vera in cui riconoscersi. Jesse è stato cresciuto senza il padre naturale nella locale comunità dei Testimoni di Geova, un ambiente rigido e chiuso dal quale ancora adolescente viene espulso per aver timidamente manifestato le proprie tendenze omosessuali. Biasimato anche da sua madre e dal nuovo marito di lei, Jesse si trasferisce così a Londra e inizia a frequentare uomini più grandi (soprattutto bianchi) a pagamento. In ognuno di loro, non importa quanto possano essere squallidi e violenti, non importa cosa gli chiedano di fare, Jesse cerca un po’ di amore, qualcuno che lo accetti e gli voglia bene per quello che è. Presto però Jesse si trova a rischiare la propria vita per un incontro sessuale più pericoloso ed estremo del solito, ma nel momento peggiore della sua vita conosce un uomo, uno scrittore, con cui nasce una forte amicizia e una grande attrazione reciproca, anche se questi è tuttora sposato con una donna…
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