Peso | 0,00 kg |
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Titolo | Mala Terra |
Autore | Marina Forti |
Editore/Marca | Laterza |
ISBN | 9788858132593 |
Anno di pubblicazione | 2018 |
book-author | |
Editore/Marca |
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Milano. la guida ecologica, sostenibile e solidale
“Milano è un po’ come me: non palesemente bella, in realtà bellissima”. Mariangela Melato
Milano è una città in eterno divenire. Questa guida fuori dal coro ne racconta la bellezza, l’unicità, il carisma, ma anche le contraddizioni, svelando l’anima più inclusiva della città, quella di chi lotta per l’ambiente, una casa per tutti, un lavoro dignitoso e il rispetto dei diritti.
Milano è una metropoli dalla potente spinta innovativa. Se ne siete ospiti troverete, accanto a straordinari capolavori d’arte, anche un’anima autentica, un’innata capacità di accogliere e un’etica sua propria, ben più radicata del cosiddetto “modello Milano”.
Questa guida è dedicata ai turisti consapevoli, a chi vuole vivere a pieno la città, magari in bici, e diventare un “milanese temporaneo”.
Dormire in un ostello solidale, scoprire la città multietnica, assaggiare un raviolo cinese biodinamico, condividere una postazione di lavoro, andare a cena in carcere o in una “cantina urbana”. Ma anche incespicare su una pietra d’inciampo, perdersi tra gli alberi di una biblioteca, fare la spesa in un mercato bio.
Una guida contemporanea, che unisce chiese, musei e palazzi a una metropoli in continuo divenire, cucina verace e locali trendy, grandi eventi e angoli intimi e nascosti.
Milano è scrigno di straordinari tesori: chiese e chiostri, musei con capolavori unici, palazzi storici e architetture audaci: 10 itinerari dal centro città alle periferie.
La cultura a Milano: libri e librerie, cinema e teatro, musica colta e leggera, luoghi di riflessione e di dibattito, spesso acceso, dalla Casa della Cultura ai centri sociali.
Una città attiva, che ha a cuore i diritti di tutti i fragili: le donne, le persone LGBTQIA+, i migranti, ma anche i ciclisti, contro ogni disuguaglianza, per la tutela del suolo e un’aria più pulita.
Milano è in tavola: dal locale stellato alla trattoria conviviale, dalle eco-enoteche alle birrerie artigianali, fino ai locali etnici e allo street food.
L’altra economia a Milano, per fare la cosa giusta: le botteghe equosolidali, i mercati bio, il Terzo settore e la cooperazione, l’associazionismo e il volontariato “coeur in man”. -
ipocrisia dell’abbondanza. perché non compreremo più cibo a basso costo (l’)
È stata definita una ‘tempesta perfetta’ quella che si è abbattuta sull’Occidente. La guerra, la crisi energetica e l’emergenza climatica hanno sconvolto le nostre vite quotidiane. Per la prima volta nella memoria recente, tra profezie di scaffali vuoti al supermercato e rischio di carestia globale, è sembrata addirittura minacciata la disponibilità di cibo sulle nostre tavole. Ma le cose sono andate sul serio come ci hanno raccontato i media? Che ruolo ha avuto la speculazione finanziaria? E la politica, quali interessi sta tutelando? Se è vero che siamo al cospetto di una crisi di sistema senza precedenti, occorre tirarne le fila senza cedere ad allarmismi e narrazioni fuorvianti. Di certo a essere saltato è il dogma del sotto costo, con i prezzi in salita mentre gli stipendi in Italia restano fermi al palo. A crescere è allora anche la frustrazione al supermercato, tra chi vuole ancora fare scelte ecosostenibili, ma vede svuotarsi il portafogli. Sottrarsi a questo ricatto morale è l’unica via d’uscita dal vicolo cieco in cui ci troviamo.
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Fitopolis, la città vivente
Nel volgere di pochi decenni, l’umanità è andata incontro a una rivoluzione nelle sue abitudini ancestrali. Senza che ce ne accorgessimo, la nostra specie, che fino a poco tempo fa viveva immersa nella natura abitando ogni angolo della Terra, ha finito per abitare una parte davvero irrisoria delle terre emerse del pianeta. Cosa è accaduto? Da specie generalista in grado di vivere dovunque, ci siamo trasformati, in poche generazioni, in una specie in grado di vivere in una sola e specifica nicchia ecologica: la città. Una rivoluzione paragonabile soltanto alla transizione da cacciatori-raccoglitori ad agricoltori avvenuta 12.000 anni fa. È certo che in termini di accesso alle risorse, efficienza, difesa e diffusione della specie questa trasformazione è vantaggiosa. Ma è altrettanto certo che ci espone a un rischio terribile: la specializzazione di una specie è efficace soltanto in un ambiente stabile. In condizioni ambientali mutevoli diventa pericolosa. Il nostro successo urbano richiede, infatti, un flusso continuo ed esponenzialmente crescente di risorse e di energia, che però non sono illimitate. Inoltre, fatto decisivo, il riscaldamento globale può cambiare in maniera definitiva l’ambiente delle nostre città e costituire proprio quella fatale mutazione delle condizioni da cui dipende la nostra sopravvivenza. Ecco perché è diventato vitale riportare la natura all’interno del nostro habitat. Le città del futuro, siano esse costruite ex novo o rinnovate, devono trasformarsi in fitopolis, luoghi in cui il rapporto fra piante e animali si riavvicini al rapporto armonico che troviamo in natura. Non c’è nulla che abbia una maggiore importanza di questo per il futuro dell’umanità.
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L’intelligenza del suolo Piccolo atlante per salvare dal cemento l’ecosistema più fragile
Il suolo è la pelle del Pianeta, pochi centimetri brulicanti di vita senza i quali non sarebbe possibile produrre il cibo necessario per l’uomo e gli animali. Il suolo è generoso: dona questi e altri benefici gratis. E noi lo distruggiamo. Questo libro spiega perché è indispensabile proteggerlo.
Il suolo è bello e vivo: è un ecosistema straordinario, un consesso di miliardi di esseri viventi in pochi centimetri, un laboratorio che trattiene e cede l’acqua, sequestra la CO2 più di qualsiasi pianta, crea l’humus che rende fertile la terra e che permette la nostra vita e quella degli animali ed è una vera farmacia a cielo aperto.
Come scrive Henry David Thoreau il suolo è “poesia vivente”. Il suolo – insomma – non è una superficie, ma uno “spessore”. Il suolo non è solo intelligente ma soprattutto generoso, perché ci dà tutto questo gratuitamente. Ma purtroppo è anche molto fragile, ed è inerme di fronte alla stupidità e all’avidità di chi lo considera una “risorsa” da sfruttare. Non è rinnovabile né resiliente: quando viene cementificato, impermeabilizzato, eroso o inquinato è perso per sempre. Un libro di Paolo Pileri, docente di Pianificazione e progettazione urbanistica al Politecnico di Milano, che lancia un vigoroso appello, per riflettere su quello che abbiamo sotto i piedi e mobilitarci per proteggerlo.
Perché non basta inserire la parola ambiente in Costituzione se ogni secondo che passa in Italia vengono distrutti due metri quadrati di suolo e la politica ignora il pensiero ecologico. Non è un caso che manchi ancora una giusta legge nazionale sul consumo di suolo.
Con la prefazione del giornalista Stefano Liberti.
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Un’ecologia decoloniale. pensare l’ecologia dal mondo caraibico
Con i Caraibi al centro della tempesta moderna – luogo del primo approdo di Colombo ma anche di test nucleari, monocolture inquinanti e deforestazione – questo volume propone un fondamentale salto interpretativo in due aspetti essenziali del nostro tempo: il razzismo e la crisi ambientale. Malcom Ferdinand guarda alle devastazioni attuali e alla storia della schiavitù, a chi è stato imbarcato nella stiva della nave negriera, per ridefinire il colonialismo come modo di abitare la terra e l’attuale sconvolgimento del pianeta come suo effetto diretto.
Ponendo alla base della sfida ecologica la pluralità delle condizioni di vita e delle forme di oppressione che interessano gli esseri umani e non umani – i suoli, le piante e gli animali –, Un’ecologia decoloniale attraversa la letteratura caraibica e l’immaginario occidentale, il lessico delle comunità originarie delle Americhe e le pratiche degli schiavi fuggitivi. Solo prendendo coscienza di una storia comune, con al centro coloro ai quali «il mondo è stato rifiutato», è possibile immaginare di uscire dalla stiva e costruire un ponte di giustizia su una nave-mondo comune. -
Il richiamo delle foreste Guida a foreste, boschi e alberi in Italia
Guida alle foreste in Italia: per scoprire la magia del bosco e la grande bellezza degli alberi, per capire il nostro Paese immergendosi nel suo verde profondo.
Una guida alle foreste in Italia, per andare alla scoperta di un patrimonio straordinario. 38 foreste, oltre 100 itinerari, cammini e sentieri, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia: un invito ad “andare nei boschi” per imparare a conoscerli e a rispettarli.
Nel nostro Paese ci sono 11 milioni di ettari di “selve oscure” e solari pinete, faggete vetuste e giovani vivai. Sono una bellezza verticale, profonda e resiliente ma anche una risorsa preziosa per affrontare la crisi climatica e i suoi impatti. Sono un bene comune perché forniscono “servizi” alla comunità: aria e acqua pulite, biodiversità, tutela del suolo, fissazione della CO2. Sono un monumento naturale e culturale perché raccontano storie e offrono svago e benessere, ad esempio con la forest therapy.
La mission di FSC Italia – partner di questo libro – è gestire i boschi in modo attivo e sostenibile, bilanciando interessi ambientali, sociali ed economici, e garantire, grazie alla certificazione, la produzione responsabile del legno e dei servizi ambientali offerti dai boschi.
Con la prefazione di Alessandra Stefani, Direttore generale Direttore generale del Mipaaf e un contributo dello scrittore Daniele Zovi.
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Disarmo nucleare. È ora di mettere al bando le armi nucleari. Prima che sia troppo tardi
Mai come oggi il mondo si è avvicinato a una catastrofe nucleare: ecco perché bisogna smantellare gli arsenali nucleari. Questo libro racconta la storia e le prospettive della campagna “Italia, ripensaci”. Le recenti crisi internazionali hanno riportato sotto gli occhi di tutti i rischi dell’utilizzo di armi nucleari: una “minaccia esistenziale”, una escalation che potrebbe portare alla distruzione quasi completa dell’umanità. Il pericolo derivante dagli arsenali dei Paesi che possiedono testate nucleari ha origine dalla Guerra fredda ed è ancora concreto. Questo libro ricostruisce l’evoluzione delle armi nucleari, con numeri aggiornati delle testate, i loro depositi in Europa, il pericolo della “teoria della deterrenza”, come funziona il “bottone rosso” e l’impatto devastante di una guerra nucleare. E racconta la storia e le prospettive del disarmo nucleare, in particolare con la campagna “Italia, ripensaci”. Con voci dei principali esponenti del movimento per la messa al bando delle armi nucleari: Setsuko Thurlow, Beatrice Fihn, Tim Wright, Susi Snyder, Lisa Clark, Daniele Santi, Ray Acheson e papa Francesco. Il saggio è stato realizzato in collaborazione con ICAN e Italia Ripensaci.
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