Alessandra nasce nel 1989 sotto il segno dei Gemelli. Calabrese, si trasferisce a Pisa per motivi di studio, dove si laurea in Lettere moderne con una tesi su Umberto Saba. Prosegue gli studi in Lingua e Letteratura Italiana e nel frattempo frequenta un Master in Comunicazione e Giornalismo di Moda che le darà la possibilità di fare uno stage a Roma in una redazione giornalistica di arte, moda e cultura. Scrive da sempre e dovunque, principalmente di moda, che è la sua più grande passione insieme alla letteratura. Attenta osservatrice, si innamora di qualunque cosa la emozioni. E per farlo le basta poco.
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La salute è un diritto di genere (la)
Se la salute è un diritto umano, l’accesso alle cure dovrebbe essere paritario e democratico. Eppure, ancora oggi, non è così. Di certo non lo è per le donne e le persone AFAB. Da qui parte il saggio di Alessandra Vescio, per capire come e perché il genere e l’intersezione tra le identità condizionino scienza, medicina e accesso alle cure. Dalla difficoltà a credere al dolore delle donne allo stigma delle mestruazioni, dalla violenza ostetrica fino alla patologizzazione della menopausa e all’odio culturale verso le donne grasse. Il volume è strutturato come un viaggio nella salute delle donne e delle persone AFAB, attraverso dati ed excursus storici, testimonianze dirette e interviste a persone esperte. Con un focus sulla medicina occidentale e un’attenzione particolare all’Italia, l’autrice indaga le origini di questo gap di genere, domandandosi se esistano modi per colmarlo, finalmente, e ritrovare fiducia nella scienza e nella medicina.