Nato a Bucarest nel 1956, è tra i più interessanti e raffinati scrittori dell’Est Europa, e il più importante autore romeno contemporaneo. Tradotto in tutte le maggiori lingue europee e acclamato dalla critica, ha ricevuto numerosi riconoscimenti: nel 2012, a Berlino, l’Internationaler Literaturpreis-Haus der Kulturen der Welt, l’anno successivo, in Svizzera, lo Spycher-Literaturpreis Leuk, e più di ricente il Premio di Stato per la Letteratura Europea 2015 da parte della Repubblica Austriaca. Di Mircea Cărtărescu Voland ha già pubblicato Travesti (2000), Abbacinante. L’ala sinistra (2008), Perché amiamo le donne (2009), Nostalgia – di cui è uscita una nuova edizione completa nel 2012 e con il quale l’autore si è aggiudicato il prestigioso Premio Acerbi – e Abbacinante. Il corpo (2015), vincitore del Premio von Rezzori 2016 per la migliore opera di narrativa straniera e arrivato fra i finalisti al Premio Strega Europeo 2016. Nel 2016 Voland ha pubblicato l’ultimo volume della trilogia Abbacinante. L’ala destra.
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Solenoide
Dentro una strana casa a forma di barca uno scrittore fallito consuma la vita creando pianeti nella propria testa, annotando sogni e incubi su un diario folle, vagando con la mente per una Bucarest allucinata, pulsatile, ectoplasmatica. Divenuto professore di romeno in una scuola di periferia, lavoro che detesta e ripudia, in quel tetro edificio conosce figure che diventano per lui punti di riferimento: un matematico che lo inizia ai segreti più reconditi della sua materia, gli adepti di una setta mistica che organizza manifestazioni contro la morte nei cimiteri della città e infine Irina, la donna di cui si innamora. In un delirio abbacinante di immagini assurde, lo scrittore tenta disperatamente di sfuggire alla tirannia dei nostri cinque sensi e di accedere a un’altra dimensione dell’esistenza.Solenoide è il capolavoro di Mircea Cartarescu, l’opera monumentale che ingloba e fagocita tutte le precedenti, restituendoci la totalità del suo pensiero e l’eccezionalità della sua scrittura, la quale ricorda Kafka, Borges, Pynchon, Bolaño. C’è qui l’impronta di un visionario, un profeta che ci svela in tutta la sua evidenza la «cospirazione della normalità», la gabbia che il nostro cervello ha costruito per noi. Perché per Cartarescu la realtà è un carcere e noi, come il protagonista di questo libro, abbiamo il dovere di evadere, di cercare, anche a rischio di impazzire, un’altra verità. Solenoide, è questa la sua grandezza, apre uno squarcio e illumina la via di fuga.