Illustratore e fumettista, è nato nel 1965 a Langerød, in Danimarca. Fin dal suo debutto nel 1987 con l’uscita di Arne kan ikke li’ heste, ha illustrato più di cento libri, albi per piccolissimi, fumetti, narrativa. Tra questi si annoverano opere di successo, come Betty di Albert Winding, Heks di Kim Fupz Aakeson e molti lavori di Peter Nordahl. Nell’arco della sua carriera si è aggiudicato prestigiosi riconoscimenti, in particolare il Kulturministeriets Illustratorpris e il Premio Blixen per la letteratura per bambini e ragazzi. Oltre a disegnare, suona la chitarra e canta nel gruppo rock danese dei Bidt.
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Gli inventatutto
SINOSSI: : Mus e Mis sono amici per la pelle. Tutti e due sono inventori geniali, tutti e due combattono i cattivi (quando ci sono), tutti e due indossano strani cappelli di lana. Ma quando una papera con tante avventure da raccontare si presenta alla loro porta e si infila anche lei un cappello di lana in testa, le cose si complicano: bisognerebbe proprio inventare una macchina anti-gelosia.
RECENSIONE:
Paura e amicizia sono ospiti abituali delle pagine rivolte all’infanzia. Libri per bambini sulla paura, sull’amicizia o sulla paura di perdere un’amicizia sono, infatti, più che numerosi. Non è impresa semplice, dunque, inserirsi in questo prolifico filone con un titolo che racconti davvero qualcosa di nuovo. E ciononostante Rasmus Bregnhoi ci prova e ci riesce con una storia dal finale decisamente sorprendente e fuori da ogni schema e retorica.
Protagonisti sono il gatto Mis e il topo Mus, già noti agli affezionati lettori di Sinnos grazie al volume Gli Acchiappacattivi. Amici per la pelle, i due coabitano in una casa da loro stessi fabbricata in cima alla collina e danno vita a mirabolanti invenzioni nel loro laboratorio supersegreto. Qui il loro legame si consolida giorno dopo giorno a suon di idee condivise e progetti costruiti a quattro mani. L’arrivo del tutto imprevisto di una papera sconosciuta di nome Pap, dal primo istante in grande sintonia con Mis e mal tollerata da Mus, incrina tuttavia quella che pareva un’amicizia inscalfibile e porta Mus a sperimentare una forma di paura forse nuova. Perché si può provare una paura concretissima e ben riconoscibile, come quella di non disporre di un rifugio sicuro o di cibo a sufficienza come ben descritto da Pap, ma si può anche provare una paura più nascosta e inafferrabile, che tocca in maniera sottile gli affetti e le sicurezze in cui ciascuno di noi si culla. E così Mus si ritrova da un giorno all’altro a covare un certo astio verso la papera che minaccia di portargli via la sua speciale amicizia con Mis, al punto da allontanare malamente l’intrusa con la prodigiosa scacciacani (che oltre a funzionare bene con i gattacci funziona evidentemente benissimo anche con i pennuti). Ed è a questo punto che ci aspetterebbe una chiusura politically correct fatta di scuse reciproche e chiarimenti, legami nuovi e legami rinsaldati, amicizie a due che diventano serenamente amicizie a tre. E invece no. È proprio qui, invece, che la storia ci semina con un guizzo inatteso, dando spazio a sentimenti negativi e azioni disonorevoli – la disillusione, l’inganno, la delusione – da cui, tuttavia, non è detto che qualcosa di buono non si possa comunque inventare. Parola di Inventatutto!
Contraddistinto da una storia ben ritmata e dalla fotografia di sentimenti molto vicini all’esperienza dei lettori, Gli inventatutto ripropone la forma grafica vincente del primo episodio dedicato a Mis e Mus. Anche qui, infatti, le più classiche caratteristiche di alta leggibilità – font, spaziatura, sbandieratura, frequenza di illustrazioni – si accompagnano alla scelta di mescolare racconto e fumetto (pur senza balloons visibili) e di prediligere illustrazioni ricche di dettagli in cui sostare con gusto, così da offrire un’occasione di lettura davvero accessibile a accattivante anche per bambini con difficoltà legate ai disturbi specifici dell’apprendimento.
ANNOTAZIONI SULLA STORIA Storia a sviluppo lineare con pochi personaggi coinvolti, già potenzialmente conosciuti dal lettore
ANNOTAZIONI SUL TESTO Prevalenza di frasi brevi e semplici. Lessico quotidiano con presenza di vocaboli più insoliti (es: carabattole). Font e impaginazione ad alta leggibilità (carattere leggimigraphic, sbandieratura a destra, spaziatura maggiore).
ANNOTAZIONI SULLE IMMAGINI Immagine frequenti e ricche di dettagli e colore. -
Gli acchiappacattivi
Cosa succede se un topo ingenuo, con la passione dei cappelli di lana, sta per cadere nelle grinfie di un gatto perfido e anche un po’ stupido? Facile! Che può essere salvato solo da un gatto geniale, e dalla sua invenzione acchiappacattivi! Età di lettura: da 7 anni.
SINOSSI: Mus è un topo e la sua passione è sferruzzare strani cappelli di lana. Con poco successo. Mis è un gatto che non mangia topi, ma costruisce stralunate invenzioni. Quando Mis e Mus si incontrano diventano gli acchiappacattivi! Tanto più che in città c’è Kat, che si esercita ad essere davvero, davvero cattivo… Età di lettura: da 7 anni.
Cosa succede se un topo ingenuo, con la passione dei cappelli di lana, sta per cadere nelle grinfie di un gatto perfido e anche un po’ stupido? Facile! Che può essere salvato solo da un gatto geniale, e dalla sua invenzione acchiappacattivi! Dalla Danimarca e dal genio di un grande illustratore, un libro pieno di trovate, invenzioni e amicizia. Tutto da ridere!
RECENSIONE. Un gatto dall’inventiva fuori dal comune e un topo specialista dei lavori a maglia: già così ce ne se sarebbe a sufficienza per tuffarsi senza esitazioni tra le pagine a colori di Rasmus Bregnhoi. Ma non è tutto, perché a confermare il lato originale e stuzzicante de Gli acchiappacattivi, concorrono anche un racconto gustoso, delle illustrazioni che brulicano di dettagli sfiziosi e un’impaginazione amichevole che rende molto ben bilanciato il rapporto tra testo e immagini.
Immagine frequenti e ricche di dettagli e colore.
Ma andiamo con ordine. Gli acchiappacattivi sono Mus e Mis, rispettivamente un topo e un gatto. Le loro strade si incontrano in un vicoletto, quando Mus sta per finire tra le grinfie del perfido gatto Kat e Mis lo salva mettendo in azione la sua scacciacani: invenzione evidentemente funzionale anche per scacciare i gatti. Tra i due nasce un’amicizia sincera, alimentata dal desiderio di costruire un rifugio comune che possa ospitare nuove mirabolanti invenzioni. E così, a bordo di un ingegnoso sidecar, Mus e Mis iniziano la loro avventura insieme che li porterà a realizzare una casa strabiliante in cui costruire la mirabolante macchina Acchiappacattivi. Inutile dire che a testarla sarà, suo malgrado, proprio il perfido Kat, sancendo definitivamente il soldalizio tra gatto e topo in nome dei bulloni e dei cappelli fatti a maglia.
Ironico e accattivante (mai aggettivo fu più azzeccato!), Gli acchiappacattivi celebra il valore dell’amicizia in tutte le sue forme, soprattutto quelle più inattese e strampalate. Contraddistinto da un formato snello, da illustrazioni frequenti e da caratteristiche tipografiche di alta leggibilità, il lavoro di Rasmus Bregnhoi si presta benissimo a una lettura senza fretta, in cui gustarsi particolari divertenti disseminati qua e là, lasciarsi ispirare dalle invenzioni al centro del racconto (e dal bellissimo rifugio che Mus e Mis si costruiscono) e sentirsi supportati da una narrazione che fa dell’incontro tra parole (sia in maiuscolo che in minuscolo) e figure un’ancora preziosa anche per bambini che sperimentano maggiori difficoltà nella decodifica del testo scritto.
ANNOTAZIONI SUL TESTO Prevalenza di frasi brevi e semplici. Lessico quotidiano con presenza di vocaboli più insoliti (es: carabattole). Font e impaginazione ad alta leggibilità (carattere leggimigraphic, sbandieratura a destra, spaziatura maggiore).