Riccardo Bottazzo (Venezia, 1962) è giornalista professionista e scrittore. Si occupa di ambiente, migrazioni e movimenti dal basso. Ha lavorato al settimanale Carta, al quotidiano Terra e collabora con testate quali Il Manifesto, Global Project, FrontiereNews, Melting Pot e altri. Ama viaggiare e scrivere reportage: ha scritto e lavorato nei municipi zapatisti del Chiapas, in Messico, e tra il popolo waurani della foresta amazzonica dell’Ecuador devastata dai petroleros; in Patagonia ha raccontato la lotta dei mapuche per la loro terra svenduta a ricchi latifondisti stranieri; in Niger, e in altri Paesi della fascia sub sahariana ha seguito le rotte dei migranti verso la Libia. Nel 2009 è stato osservatore Onu alle elezioni politiche del Salvador. È autore tra gli altri libri di “Le isole dei sogni impossibili” (Il Frangente) sulle micronazioni dei mari.
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Disarmati. Paesi senza esercito e altre strategie di pace
Un libro disarmante.
Riccardo Bottazzo racconta l’incredibile storia dei Paesi che hanno rinunciato all’esercito: alcuni, come le isole Marshall, per volontà di Paesi più potenti, altri, come la piccola isola di Nauru, perché sono fuori da qualsiasi scenario strategico e sono talmente piccoli che non hanno spazio per una base militare. Altri ancora, come Andorra, non hanno armamenti per tradizione.
Ma ci sono anche Paesi che sono arrivati a questa scelta consapevolmente come il Costa Rica, dopo una sanguinosa guerra civile, preferendo investire i fondi destinati ai militari nella scuola, nella salute e nell’ambiente, trovando una naturale stabilità economica e sociale.
In Oceania ci sono ben nove piccoli e giovani Stati-isola che non hanno istituito una forza armata nazionale. Molti hanno pagato un pesante tributo durante la Seconda guerra mondiale, altri sono vittime di esperimenti atomici o sono stati devastati dall’estrazione di risorse naturali. E poi c’è il caso del Giappone che un esercito non lo dovrebbe avere per Costituzione ma che ce l’ha lo stesso.
La prima parte di “Disarmati. Paesi senza esercito e altre strategie di pace” racconta la storia e il presente dei Paesi che vivono e prosperano senza fanti e carri armati. La seconda approfondisce, grazie ai contributi di esponenti del mondo pacifista, il rapporto tra l’apparato delle forze armate e questioni di stretta attualità come i cambiamenti climatici, il diritto internazionale, le guerre, i bilanci statali, la libertà individuale e altre ancora.