Sara Bruno è nata nel 1987, si è laureata in Filosofia morale concentrando studi e interessi nell’ambito della bioetica e delle problematiche contemporanee in campo etico-politico. Dal 2019 si occupa di Comunicazione, scrittura per il web, copywriting creativo e social media management in ambito sanitario e culturale. Dal 2022 fa parte della redazione di Sveja, progetto giornalistico di podcasting che si occupa di tematiche legate alla città di Roma.
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Roma. La guida ecologica, sostenibile e solidale
Una guida realizzata in collaborazione con le associazioni e le persone che promuovono i territori e la cultura come bene comune, all’insegna del turismo sostenibile e dell’accessibilità.
Roma è una città che sembra condannata a restare all’ombra dei simboli che la rendono riconoscibile in tutto il mondo.
L’enorme rendita del suo patrimonio artistico è stata cannibalizzata dal turismo di massa che si è appropriato dei monumenti più famosi e dei quartieri più vendibili, accelerando la desertificazione del centro storico e la gentrificazione della prima periferia.
È in quell’ombra che associazioni, gruppi informali, musei diffusi impiegano competenze e passione per far conoscere la sterminata ricchezza artistica, storica, sociale e ambientale della città.
Questa guida è stata scritta anche grazie ai saperi di quelle realtà, mostrando un modo diverso di visitare la Capitale: luoghi da esplorare, storie e memorie tralasciate dalle rotte tradizionali, i centri sociali più attivi, le librerie indipendenti, le piccole associazioni culturali, i teatri off, i ristoranti tipici ed etnici e le soluzioni più economiche.
A cura di Sara Bruno e Ylenia Sina, con contributi di Cecilia Ferrara e Luca Peretti, e itinerari scritti con la collaborazione dell’associazione Cubilia, dell’Ecomuseo Casilino Ad Duas Lauros e di quello della Via Latina, delle associazioni Alleanza Prenestina e Aefula e della sociologa urbana Irene Ranaldi e della storica dell’arte Maria Elisa Massetti.
Prefazione di Tomaso Montanari:
Itinerari inaspettati: il Foro Boario e quello Olitorio, un tempio scomparso a Campo Marzio, le torri medievali, luoghi dal marchio coloniale, le rotte del Tevere, le tracce della via Latina, divagazioni all’Esquilino, Testaccio, Roma Est e sulla Nomentana, a piedi sui Monti Prenestini.
Elenchi di luoghi da visitare: musei non molto inflazionati, anche a cielo aperto, le biblioteche, il trekking fuori porta, i luoghi di culto, angoli poco conosciuti e gli alberi monumentali.
L’identità e l’offerta culturale: percorsi sulla Resistenza, ritratti di persone significative, libri, film e canzoni per capire la città di oggi.
Una guida che respira la vitalità dell’associazionismo e del volontariato con le iniziative dal basso in difesa dei diritti.