Weight | 0,00 kg |
---|---|
Titolo | Fu Mattia Pascal (Il) |
Autore | Pirandello Luigi |
Editore/Marca | Einaudi |
ISBN | 9788806219116 |
book-author | |
Editore/Marca |
Prodotti correlati
-
Non leggete i libri, fateveli raccontare
«Sembra ormai chiaro che a questo mondo tutto si può imparare: l’allevamento del pollame e l’arte del governo, la scienza delle finanze e il gioco della canasta, l’astronomia e l’interpretazione dei sogni, a scopi psicoanalitici ma anche per vincere al lotto. Infatti esistono grammatiche e manuali che spiegano per filo e per segno come si fa. Fra i tanti, non uno dedicato ai giovani che intendano vivere, e addirittura prosperare, in quel campo di attività umane, non essenziali peraltro alla vita dell’uomo, che vanno sotto il nome complessivo e vago di “cultura”.»
«Questo manuale in sei stanze e in sei risate è un pezzo di bravura, declinato in un presente che ancora ci riguarda» – Pino Corrias
Nel 1966 Luciano Bianciardi si era già trasferito a Milano, era stato assunto e licenziato da Feltrinelli, aveva scritto la tetralogia del dissenso, rifiutato una collaborazione fissa con il «Corriere della Sera», quando pubblicò su «ABC», il settimanale in bianco e nero sostenitore delle grandi battaglie civili dell’epoca, sei lezioni a puntate, pensate per i giovani – ma non tutti i giovani, solo quelli particolarmente privi di talento. Norme chiare, precise, efficaci, a uso di coloro che avessero deciso di diventare intellettuali. Si va dai consigli su come vestirsi, dove andare in vacanza o con chi accasarsi, alle frasi-cerotto – che sembrano dire, ma non dicono assolutamente niente – «per salvare i giovani mediocri (ma anche agli altri, i cervelloni, i geniali e i genialoidi) da un’esistenza mediocre, avviarli alla scalata dell’Elicona». Non leggete i libri, fateveli raccontare è un piccolo, provocatorio e irriverente capolavoro: a cinquant’anni di distanza, in un’epoca in cui la superficialità sembra ormai l’unica via sicura per il successo, riscoprire Bianciardi è un modo per ridere con intelligenza di quello che in fondo siamo sempre stati, ben prima dei social network.
-
-
Il diario di Adamo ed Eva
In un’epoca in cui l’amore eterno sembra passato di moda sia come mito romantico che come sogno degli adolescenti, Mark Twain ce ne rinnova la speranza. Il segreto è quello della tolleranza, che nell’accettazione delle reciproche fastidiose diversità consente di raggiungere il traguardo faticoso di una vita in comune. L’amore eterno qui sulla terra non è un tenero idillio, ma una laboriosa conquista.
-
Manuale di filosofia coatta
«Ogni vero coatto è un filosofo. Ogni vero filosofo deve essere coatto». Dall’autore e «memarolo» del progetto satirico Filosofia coatta, ecco i ritratti, in una raffinata lingua «coatta», dei più grandi fi-losofosi antichi e moderni: da Platone ad Aristotele, da Marx a Nietzsche, fino a Wittgenstein e Fou-cault. La nuova edizione di un «classico» nato nella rete, ora arricchito dalle illustrazioni di Alessio Spataro e dai ritratti inediti di cinque coatti filosofi: Mario Brega, ZeroCalcare, Richard Benson, Mau-rizio Battista, Francesco Totti…
-
Mal di casa. Perché vivo in un capanno
All’età di di trentuno anni, l’artista inglese Catrina Davies si trova a condividere un appartamento a Bristol con altre cinque persone faticando ogni mese per pagare l’affitto della sua minuscola stanza. Tra lavori occasionali, progetti creativi per cui non trova il tempo perché troppo occupata a sbarcare il lunario e la preoccupazione costante di non riuscire più a permettersi un posto dove vivere, la sua vita sembra essere arrivata a un punto morto. Fino al giorno in cui non decide di fare ritorno nella sua regione, la Cornovaglia, con un piano: sistemarsi nel piccolo capanno abbandonato che il padre usava come ufficio prima di chiudere la propria attività per fallimento e renderlo casa sua. Malgrado le molte difficoltà (il capanno è davvero malridotto e a rigor di legge non potrebbe comunque essere abitato), la sua vita da quel momento cambia del tutto: Catrina ha finalmente il tempo di scrivere e comporre musica (e fare surf), ma soprattutto, giorno dopo giorno, recupera il senso stesso di sé, scoprendo, o meglio riscoprendo, appena a un passo dalla civiltà dei consumi, del successo e della autoaffermazione, un’esistenza fatta di natura, boschi, mare – più dura e selvaggia certo, ma anche più intensa, libera, giusta. “Mal di casa” è la storia vera di una crisi personale e di un mondo intero, quello della nostra contemporaneità, dei mutui, di esosi affitti da pagare e case vacanza, e una riflessione sulla disuguaglianza sociale e sui nostri modelli di vita.
-
La trama alternativa. Sogni e pratiche di giustizia trasformativa contro la violenza di genere
Cosa succede quando a essere accusato di stupro è un attivista, agitatore culturale, alleato femminista, ed è il tuo migliore amico? E cosa succede se la sua comunità decide di rifiutare l’intervento della polizia e del sistema di giustizia dello Stato per iniziare un percorso di riparazione del danno e di trasformazione? Giusi è appena arrivata a Barcellona quando incontra Bernat: in poco tempo diventa per lei un confidente, un mediatore prezioso, un amico. Fino al giorno in cui viene accusato di violenza sessuale, e tutte le certezze vacillano. In uno scenario più probabile, l’uomo verrebbe denunciato, ci sarebbero delle indagini, un processo, forse una pena da scontare. In questa storia, invece, la donna che ha subito la violenza sceglie una via alternativa, in linea con la convinzione che ognuno possegga la capacità di riparare i danni inferti, di trasformarsi: è l’inizio di un percorso collettivo, che coinvolgerà non solo lei e Bernat ma l’intera comunità di cui fanno parte. La trama alternativa è un punto di vista inedito sulla violenza di genere, e un invito a guardare oltre i nostri orizzonti, verso un’idea di giustizia che somiglia a un processo di guarigione collettiva.
-
Siamo nati in casa. Parto naturale ed energia femminile
Contro le voci che condizionano le donne a essere intimorite, fragili e passive in uno dei momenti più simbolici di riconquista del sé, il racconto che fa l’autrice dei suoi due parti in casa è un invito a riflettere attorno al tema del parto e del ciclo della vita. Nella convinzione che ogni donna anche perché figlia – ha dentro di sé tutto ciò che serve per viverlo con energia, consapevolezza e fiducia. Introduzione di Maria Rosa Cutrufelli.
-
Le Carte di Jacovitti
In 4 (28,5×22,5) libro usato, brossura con sovracoperta illustrata; 75 pp, normali segni del tempo su sovracoperta, angoli e bordi, piccoli segni su bordi inf. sovracoperta , ricchissimo di disegni a colori del famoso maestro del fumetto, libro in condizioni molto buone. Ed. 2003