Peso | 0,00 kg |
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Titolo | La guerra dei Bepi |
ISBN | 9788832089950 |
Anno di pubblicazione | 2020 |
La guerra dei Bepi
15,00 € iva inclusa
2 disponibili
Categorie: | Arte Letteratura e Cultura, Critica, Poesia, Teatro |
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Peso | 0,00 kg |
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Titolo | La guerra dei Bepi |
ISBN | 9788832089950 |
Anno di pubblicazione | 2020 |
Tre storie ribelli si intrecciano tra i vicoli di Napoli, in un chiaroscuro caravaggesco.
Una Napoli eterna si respira dalle parole, dalle fotografie e dalle musiche.
Un libro da leggere, osservare, ascoltare.
Opera d’arte di Micor.
L’opera ritrae June, protagonista della serie tv The Handmaid’s Tale tratto dal libro “Il racconto dell’ancella” di Margaret Atwood. In un mondo distopico in America le Ancelle sono proprietà di famiglie ricche e di potere stuprate in cerimonie e rituali per riprodursi, June è una ancella che lotta per la sua libertà e quella delle sue figlie, cercando di cambiare questo mondo maschilista in cui alla donna è vietato addirittura leggere, che vede la donna solo come proprietà dell’uomo. June nella sua lotta per la sopravvivenza e per la riconquista della libertà e dell’uguaglianza diventa una contemporanea icona femminista.
Misura: 50 cm x 50 cm
Materiale: Acrilico e olio su tela.
Quanto bisogna risalire nel tempo per raccontare la nascita dei graffiti? Fino alle grotte di Lascaux, alle incisioni sulle pareti di Pompei, o ai disegnetti virali lasciati dai soldati americani durante la guerra? Di certo è a partire dai primi anni ’70 del secolo scorso, tra i ragazzini dei quartieri poveri che iniziano a taggare le strade di Philadelphia e New York, che il fenomeno prende piede, esplode e dilaga in tutto il mondo. Da allora è un proliferare di nomi, un evolversi di stili e filoni in cui è quasi impossibile mettere ordine. Nonostante la repressione sempre più dura e l’ossessione per il decoro, oggi i graffiti sono ovunque, hanno vinto. La street art si vende nelle case d’asta, si usa in pubblicità, diventa addirittura strumento della speculazione immobiliare. Cosa è rimasto dello spirito clandestino delle origini? Per scoprirlo, questo romanzo ci porta tra gallerie d’arte e depositi dei treni, con il cappuccio della felpa tirato su e un paio di bombole nello zaino, a sentire l’odore della vernice e l’adrenalina che sale improvvisa, muovendosi nel buio per mordere la carne della città e rivendicare il diritto di esistere in uno spazio urbano dominato dalle logiche del profitto.
Cosa rimane oggi dell’Iliade e dell’Odissea? È possibile raccontarle ancora? È questa la sfida di Eroi, il nuovo libro di Andrea Pennacchi, che stavolta accompagna i lettori e il pubblico alla scoperta di questi due classici, rileggendo l’epica omerica e arricchendo la narrazione di riflessioni, ricordi e fantasie. Così la guerra sotto le mura di Troia risuona nelle lance che battono sugli scudi degli eroi di un tempo; così il ritorno di Odisseo verso Itaca si popola di creature e di voci, mentre le onde si infrangono sul legno. Basta questo, allora: trovare un episodio, una storia in cui riecheggi la propria esperienza personale, e usarla come grimaldello per addentrarsi in questa fortezza piena di tesori, appena velati dal tempo, intimorito e umile di fronte alla bellezza degli antichi.