Peso | 0,00 kg |
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Titolo | Le ragazze salveranno il mondo. Da Rachel Carson a Greta Thunberg: un secolo di lotta per la difesa dell'ambiente |
Autore | Annalisa Corrado |
Editore/Marca | People |
ISBN | 9788832089165 |
Anno di pubblicazione | 2020 |
book-author | |
Editore/Marca |
Le ragazze salveranno il mondo. Da Rachel Carson a Greta Thunberg: un secolo di lotta per la difesa dell’ambiente
14,00 € iva inclusa
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ipocrisia dell’abbondanza. perché non compreremo più cibo a basso costo (l’)
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Ecologia digitale. Per una tecnologia al servizio di persone, società e ambiente
Il digitale è fisico. Questo libro spiega in che modo la rivoluzione digitale impatta su clima, ambiente, lavoratori e società. Un manifesto per il digitale sostenibile.
Spegnete il computer! Il mondo digitale è meno verde di quello che sembra. Se non sapete che cos’è uno zettabyte e qual è il suo “peso carbonico” o se siete stufi di essere “profilati”, questo libro fa per voi. Perché spiega in modo chiaro che il cloud non è tra le nuvole ma in data center che consumano energia e producono CO2 ogni volta che spediamo una mail.
Perché dice nero su bianco che il dominio delle Big Tech minaccia non solo l’ambiente, ma anche i diritti dei lavoratori, la nostra riservatezza, la trasparenza del mercato e delle elezioni. Perché denuncia la “monetizzazione” della nostra attenzione e del nostro tempo. Perché racconta come i “dati” siano diventati il petrolio del nostro tempo e perché invece dovrebbero essere dei “beni comuni”. Perché affronta il rapporto tra politica e web e il possibile ruolo della e-democracy. Perché ribadisce – come diceva Stefano Rodotà – che è necessario un “Internet Bill of Rights”.
Perché, ultimo ma non meno importante, permette di conoscere e praticare un “consumo critico” di tecnologia, di ribellarsi – senza essere hacker -, di progettare un web a basso impatto e di prevenire l’e-waste: per un mondo digitale pulito, aperto, rigenerativo.
Il libro perfetto per chi vuole davvero capire che cosa sta facendo quando manda una mail, guarda un video o usa i social.
La prefazione è di Gerry McGovern, considerato tra i “cinque visionari con un impatto fondamentale nello sviluppo del web”.
“Pensavo che il digitale fosse sempre la scelta migliore per l’ambiente. Ero convinto fosse decisamente meglio mandare un email che una lettera. Una lettera di carta emette circa 29 grammi di CO2. Un email ne produce circa 4 di grammi. Avendone la possibilità, dovremmo quindi inviare email. [Ma] ogni giorno mandiamo circa 400 miliardi di email di cui la grande maggioranza è spam. E questo è il problema che sta al cuore del digitale: si tratta del più grande motore di consumo estremo e di sovra-produzione mai inventato. […] Il problema è che gli esseri umani non sono in grado di gestire […] quella velocità. Con il digitale, ci troviamo intrappolati in un mondo di pensatori a breve termine che vendono ininterrottamente desideri superficiali. Non abbiamo bisogno di muoverci così velocemente. Non ci fa bene. Non fa sicuramente bene alla vita sulla Terra”.
Gerry McGovernGli autori di questo libro sono docenti universitari, studiosi, attivisti, esperti di tecnologia, imprenditori green, giornalisti. Dal padre nobile di Internet in Italia a chi si batte per una “rete” più sociale. “Ecologia digitale” è un’idea dei soci dell’editore Altreconomia, da cui è nata quest’opera, a più voci e partecipata.
Gerry McGovern, Carlo Gubitosa, Francesco Cara, Giuseppe Palazzo, Alberto Prina Cerai, Alessandro Cillario, Stefano Onofri, Giacomo Venezia, Stefana Broadbent, Dario Pizzul, Stefano Trumpy, Tommaso Goisis, Stefania Paolazzi, Maurizio Napolitano, Giulia Monteleone, Matteo Spini, Nicola Bonotto, Savino Curci, Antonio Alessio Di Pinto, Gauthier Roussilhe, Massimo Acanfora, Duccio Facchini, Andrea Siccardo, Marianna Usuelli, Stefano Zoja.
In copertina: elaborazione grafica a cura di Altreconomia da www.istockphoto.com/it/portfolio/StudioM1.
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Un’ecologia decoloniale. pensare l’ecologia dal mondo caraibico
Con i Caraibi al centro della tempesta moderna – luogo del primo approdo di Colombo ma anche di test nucleari, monocolture inquinanti e deforestazione – questo volume propone un fondamentale salto interpretativo in due aspetti essenziali del nostro tempo: il razzismo e la crisi ambientale. Malcom Ferdinand guarda alle devastazioni attuali e alla storia della schiavitù, a chi è stato imbarcato nella stiva della nave negriera, per ridefinire il colonialismo come modo di abitare la terra e l’attuale sconvolgimento del pianeta come suo effetto diretto.
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Un libro radicale, per cambiare davvero modello: dal capitalismo, che mercifica ogni cosa, alle economie “umane”, solidali e trasformative, che permettono di prendersi cura di sé, degli altri, del pianeta.
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Con la prefazione del giornalista Stefano Liberti.
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