Peso | 0,00 kg |
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Titolo | Manuale di autodifesa popolare |
Autore | AAVV |
Editore/Marca | Momo Edizioni |
ISBN | 9791280298171 |
Anno di pubblicazione | 2021 |
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capitalismo cannibale
Debito schiacciante, lavoro precario e mezzi di sostentamento assediati; servizi in calo, infrastrutture fatiscenti e confini induriti; violenza razziale, pandemie mortali e condizioni meteorologiche estreme; il tutto sovrastato da disfunzioni politiche che bloccano la nostra capacità di immaginare e attuare soluzioni alternative. Questo libro è un’immersione profonda nella fonte di tutti questi orrori. Diagnostica le cause della malattia e dà i nomi dei colpevoli.
‘Capitalismo cannibale’ è l’espressione che usa Nancy Fraser per definire il sistema sociale che ci ha portato a questo punto. La metafora del cannibale è calzante per l’analisi della società capitalista caratterizzata da una frenesia alimentare istituzionalizzata in cui il piatto principale siamo noi. Ma Fraser precisa e amplia anche la parola ‘capitalismo’ che, a suo giudizio, designa un ordine sociale che consente a un’economia orientata al profitto di predare i supporti extra-economici di cui ha bisogno per funzionare: la ricchezza espropriata dalla natura e dai popoli assoggettati; le molteplici forme di lavoro di cura, cronicamente sottovalutate quando non del tutto disconosciute; i beni e i poteri pubblici che il capitale richiede e allo stesso tempo cerca di limitare; l’energia e la creatività delle persone che lavorano. Per questa ragione la parola capitalismo non si riferisce a un tipo di economia, ma a un tipo di società: quella che autorizza un’economia ufficialmente designata ad accumulare valore monetizzato per gli investitori e i proprietari, mentre divora la ricchezza non economizzata di tutti gli altri. Come l’uroboro che si mangia la coda, la società capitalista è pronta a divorare la sua stessa sostanza.
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Inseguendo quel suono. La mia musica, la mia vita. Conversazioni con Alessandro De Rosa
L’autobiografia del premio Oscar.
“È curioso osservare e riesaminare la propria vita attraverso un percorso del genere. Ad essere onesto non avrei mai pensato che lo avrei fatto. Poi ho conosciuto Alessandro De Rosa, e questo progetto si è sviluppato così gradualmente e spontaneamente che io stesso ho ripreso contatto con i fatti che emergevano, quasi senza rendermene conto, man mano.”
Ennio Morricone ha deciso di fare il suo libro testamento, in cui racconta la sua vita e soprattutto la sua musica. Il libro è frutto di anni di incontri con un suo allievo, il giovane compositore Alessandro De Rosa. Una sorta di lungo dialogo maestro-discepolo, corposo e ricco di informazioni, ricordi, approfondimenti per far capire a tutti i suoi fan quali storie e quali pensieri ci sono dietro le musiche più amate. -
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La trama alternativa. Sogni e pratiche di giustizia trasformativa contro la violenza di genere
Cosa succede quando a essere accusato di stupro è un attivista, agitatore culturale, alleato femminista, ed è il tuo migliore amico? E cosa succede se la sua comunità decide di rifiutare l’intervento della polizia e del sistema di giustizia dello Stato per iniziare un percorso di riparazione del danno e di trasformazione? Giusi è appena arrivata a Barcellona quando incontra Bernat: in poco tempo diventa per lei un confidente, un mediatore prezioso, un amico. Fino al giorno in cui viene accusato di violenza sessuale, e tutte le certezze vacillano. In uno scenario più probabile, l’uomo verrebbe denunciato, ci sarebbero delle indagini, un processo, forse una pena da scontare. In questa storia, invece, la donna che ha subito la violenza sceglie una via alternativa, in linea con la convinzione che ognuno possegga la capacità di riparare i danni inferti, di trasformarsi: è l’inizio di un percorso collettivo, che coinvolgerà non solo lei e Bernat ma l’intera comunità di cui fanno parte. La trama alternativa è un punto di vista inedito sulla violenza di genere, e un invito a guardare oltre i nostri orizzonti, verso un’idea di giustizia che somiglia a un processo di guarigione collettiva.
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Le Carte di Jacovitti
In 4 (28,5×22,5) libro usato, brossura con sovracoperta illustrata; 75 pp, normali segni del tempo su sovracoperta, angoli e bordi, piccoli segni su bordi inf. sovracoperta , ricchissimo di disegni a colori del famoso maestro del fumetto, libro in condizioni molto buone. Ed. 2003
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Mal di casa. Perché vivo in un capanno
All’età di di trentuno anni, l’artista inglese Catrina Davies si trova a condividere un appartamento a Bristol con altre cinque persone faticando ogni mese per pagare l’affitto della sua minuscola stanza. Tra lavori occasionali, progetti creativi per cui non trova il tempo perché troppo occupata a sbarcare il lunario e la preoccupazione costante di non riuscire più a permettersi un posto dove vivere, la sua vita sembra essere arrivata a un punto morto. Fino al giorno in cui non decide di fare ritorno nella sua regione, la Cornovaglia, con un piano: sistemarsi nel piccolo capanno abbandonato che il padre usava come ufficio prima di chiudere la propria attività per fallimento e renderlo casa sua. Malgrado le molte difficoltà (il capanno è davvero malridotto e a rigor di legge non potrebbe comunque essere abitato), la sua vita da quel momento cambia del tutto: Catrina ha finalmente il tempo di scrivere e comporre musica (e fare surf), ma soprattutto, giorno dopo giorno, recupera il senso stesso di sé, scoprendo, o meglio riscoprendo, appena a un passo dalla civiltà dei consumi, del successo e della autoaffermazione, un’esistenza fatta di natura, boschi, mare – più dura e selvaggia certo, ma anche più intensa, libera, giusta. “Mal di casa” è la storia vera di una crisi personale e di un mondo intero, quello della nostra contemporaneità, dei mutui, di esosi affitti da pagare e case vacanza, e una riflessione sulla disuguaglianza sociale e sui nostri modelli di vita.
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Set cartoline Saluti dal Futuro
Saluti dal Futuro, 10 cartoline da 10 romanzi di fantascienza.
Una raccolta di cartoline illustrate da Marco Brancato che raffigurano alcuni dei più famosi romanzi di fantascienza . Da Fahrenheit 451 a 1984, da Il racconto dell’ancella ad Abissi d’acciaio, un percorso in dieci tappe lungo alcuni dei più grandi romanzi fantascientifici di sempre, confezionato in un astuccio altrettanto fantastico.
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