«Abbiamo scritto questo libro per aggrapparci alla speranza. Per riepilogare la storia di quello che è andato storto e del perché è andato storto, ma anche per ricordarci di tutto quello che è andato per il verso giusto. È un libro che parla dei problemi e anche di quello che possiamo fare per rimettere insieme il nostro mondo, se riusciremo a fare una diagnosi onesta. Un libro che racconta dove ha fallito la politica economica, dove ci siamo fatti accecare dall’ideologia, dove non siamo riusciti a vedere delle cose ovvie: ma anche un libro che racconta dove e perché la buona economia è utile, soprattutto nel mondo di oggi. Alla fine, abbiamo deciso di buttarci, in parte perché eravamo stufi di starcene in disparte a guardare il dibattito pubblico su questioni economiche fondamentali – immigrazione, commerci, crescita, disuguaglianza, ambiente – che partiva sempre più per la tangente. Ma anche perché, man mano che ci ragionavamo sopra, ci rendevamo conto che i problemi che devono fronteggiare i paesi ricchi spesso, in realtà, sono inquietantemente simili a quelli che siamo abituati a studiare nei paesi in via di sviluppo: persone lasciate indietro dallo sviluppo, esplosione della disuguaglianza, mancanza di fiducia nello Stato, spaccature sociali e politiche e così via. Abbiamo imparato molto scrivendo questo libro, e questo ci ha dato fiducia nella cosa che come economisti abbiamo imparato a fare meglio, cioè concentrarci ostinatamente sui dati reali, diffidare delle risposte superficiali e delle soluzioni miracolose, affrontare con umiltà e onestà le cose che non capiamo ed essere pronti – forse la cosa più importante di tutte – a sperimentare idee e soluzioni e a sbagliarci, se questo serve ad avvicinarci allo scopo ultimo di costruire un mondo più umano.»
Una buona economia per tempi difficili
«Abbiamo scritto questo libro per aggrapparci alla speranza. Per riepilogare la storia di quello che è andato storto e del perché è andato storto, ma anche per ricordarci di tutto quello che è andato per il verso giusto. È un libro che parla dei problemi e anche di quello che possiamo fare per rimettere insieme il nostro mondo, se riusciremo a fare una diagnosi onesta. Un libro che racconta dove ha fallito la politica economica, dove ci siamo fatti accecare dall’ideologia, dove non siamo riusciti a vedere delle cose ovvie: ma anche un libro che racconta dove e perché la buona economia è utile, soprattutto nel mondo di oggi. Alla fine, abbiamo deciso di buttarci, in parte perché eravamo stufi di starcene in disparte a guardare il dibattito pubblico su questioni economiche fondamentali – immigrazione, commerci, crescita, disuguaglianza, ambiente – che partiva sempre più per la tangente. Ma anche perché, man mano che ci ragionavamo sopra, ci rendevamo conto che i problemi che devono fronteggiare i paesi ricchi spesso, in realtà, sono inquietantemente simili a quelli che siamo abituati a studiare nei paesi in via di sviluppo: persone lasciate indietro dallo sviluppo, esplosione della disuguaglianza, mancanza di fiducia nello Stato, spaccature sociali e politiche e così via. Abbiamo imparato molto scrivendo questo libro, e questo ci ha dato fiducia nella cosa che come economisti abbiamo imparato a fare meglio, cioè concentrarci ostinatamente sui dati reali, diffidare delle risposte superficiali e delle soluzioni miracolose, affrontare con umiltà e onestà le cose che non capiamo ed essere pronti – forse la cosa più importante di tutte – a sperimentare idee e soluzioni e a sbagliarci, se questo serve ad avvicinarci allo scopo ultimo di costruire un mondo più umano.»

24,00 € iva inclusa
Esaurito
| SKU: | 9788858130742 |
|---|---|
| Categorie: | Economia, Scienza e Innovazione |
| Peso | 0,00 kg |
|---|---|
| Titolo | Una buona economia per tempi difficili |
| Autore | Banerjee Abhijit Vinay |
| Editore/Marca | Laterza |
| ISBN | 9788858130742 |
| Anno di pubblicazione | 2003 |
| book-author | |
| Editore/Marca |
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In copertina: elaborazione grafica a cura di Altreconomia da www.istockphoto.com/it/portfolio/StudioM1.
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Il suo dominio ha rimodellato l’economia globale, dando vita all’era del “capitalismo di Amazon”.
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“Il costo della spedizione gratuita” mostra come Amazon rappresenti un cambiamento fondamentale nel capitalismo globale che dovremmo nominare, interrogare ed essere pronti a resistere.









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