Peso | 0,00 kg |
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Titolo | Dizionario del Medioevo |
Autore | Alessandro Barbero, Chiara Frugoni |
Editore/Marca | Laterza |
ISBN | 9788842063742 |
book-author | |
Editore/Marca |
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Scalare erroneamente una montagna di quattromila metri di altezza in scarpe da jogging. Attraversare il deserto del Turkmenistan in autostop. Percorrere in bici una strada sulle Ande che parte da quota 4.700. Queste sono solo alcune delle esperienze che Luigi Farrauto ha vissuto durante i suoi innumerevoli viaggi in giro per il mondo. Viaggi iniziati da bambino, prima di poter prendere un aereo, sfogliando l’atlante e tracciando itinerari fantasmagorici, da Milano al Polo Nord, poi giù fino a Damasco, dal Cairo al Sudafrica passando per Marrakech, fino alle steppe russe. Ma Luigi ha un segreto: ha paura di tutto. Delle montagne, degli animali, del mare aperto, delle malattie, del futuro, della morte. Ha una collezione di idiosincrasie e fobie più lunga del suo passaporto, eppure non ha mai rinunciato a viaggiare. Anzi solo viaggiando, Luigi da pavido diventa coraggioso e si sente quasi immortale. Perché è solo così, tra indizi, deviazioni, incontri, muovendosi da Hong Kong all’Isola di Pasqua, dalla Cina al Medioriente, che riesce a realizzare quella che chiama «la mia piccola libertà, la mia grande vita».
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Quante storie. Il “sociale” dall’Unità a oggi. Ritratti e ricordi
La questione del metodo insieme a quella dell’efficacia rimane centrale, oggi come in passato, per chi si occupa di educazione e intervento sociale. Attraverso cinque capitoli, ognuno dedicato a epoche diverse dall’Unità ai giorni nostri, Fofi ricostruisce le vite di chi ha riflettuto e si è occupato di progetti educativi e di sviluppo di comunità.
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Prefazione di Giuseppe De Rita
“Oggi la Storia è così cambiata che non ci serve piangere sulle occasioni perdute della società italiana, ma capire cosa bisognerebbe fare oggi”. Goffredo Fofi
“Tutti noi, che abbiamo pensato e portato avanti un’esperienza di azione sociale, l’abbiamo fatto perché ci credevamo fortemente e perché pensavamo solo e quasi esclusivamente a quel che avevamo pensato e deciso di fare. La crescita del sociale italiano è stata in fondo la scommessa di tanti sogni collettivi in cui molti hanno creduto, e attraverso la quale sono pazientemente cresciuti, magari lontano da dove avevano cominciato a fare sociale”. Giuseppe De Rita
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NEGAZIONE LA VERITA INCONFESSABILE
L’Olocausto non è mai avvenuto. Il pianeta non si sta riscaldando. I vaccini causano l’autismo. Non esiste una cosa come l’aids. La Terra è piatta. Il negazionismo si presenta in molte forme; la sua influenza è insidiosa, le sue tecniche perniciose. I negazionisti del cambiamento climatico hanno creato istituzioni ben finanziate e gruppi di pressione per contrastare l’azione contro il riscaldamento globale. I negazionisti dell’Olocausto hanno tormentato gli storici e denigrato i sopravvissuti. I negazionisti dell’Aids hanno impedito programmi di cura in Africa. E se dietro tutto questo – già di per sé abbastanza grave – in realtà si nascondessero desideri molto più oscuri, inconfessabili? Se i negazionisti potessero parlare dal profondo del proprio cuore, cosa ci direbbero? Keith Kahn-Harris si propone non solo di svelare le argomentazioni dei negazionisti, ma di indagare su cosa c’è dietro di esse. Le conclusioni a cui giunge sono scomode e scioccanti. In un mondo di fake news e “post-verità”, i negazionisti sono destinati a vincere?
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Tutta la mia vita è stata una lotta 3
Il 9 gennaio 2013, per tutti coloro che sono legati al movimento di liberazione curdo, il mondo si è fermato per un momento. Una delle sue figure più importanti, Sakine Cansiz, è stata assassinata insieme alle sue compagne Fidan Dogan e Leyla Saylemez nel corso di un omicidio politico a Parigi. Un anno dopo, uscì un’edizione aggiornata in lingua turca di questo libro, che Sakine Cansiz scrisse negli anni ’90. Si tratta di un importante documento storico, perché descrive i primi passi di una rivoluzione dal punto di vista di una delle sue protagoniste e leader di rilievo. E’ anche la prima parte della storia della vita di una grande donna, che era una nostra compagna e un modello. Pertanto, la nostra preoccupazione è stata di renderlo accessibile anche ai lettori di lingua italiana.
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111 errori di traduzione che hanno cambiato il mondo
La verità è che per un errore di traduzione si può morire. O compromettere qualcosa di importante. Come dimostrano le storie (vere) di cui si occupa questo libro. Che parla di parole di una lingua rese malamente in un’altra, cattive trascrizioni, virgole spostate, parole travisate o udite male. Intenzionalmente o casualmente. Errori reali o presunti. Sviste che hanno causato terremoti, fatto cadere governi, creato inimicizie o favorito accordi. Reso felici o infelici gli esseri umani. Leggendo queste pagine, imparerete come, grazie a un errore di traduzione, Nerone sia diventato miope, Lutero abbia inventato una religione, Truman abbia deciso di bombardare il Giappone, degli innocenti siano finiti in galera, la gente creda nelle cose più strane e una piazza sia diventata rossa…
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greci e i romani ci salveranno dalla barbarie (i)
L’insegnamento dei classici greci e latini è certo un antidoto efficace alla barbarie dei nostri tempi. Giusto? Più o meno, visto che questi stessi classici sono stati chiamati in causa per giustificare la barbarie, a cominciare dai nazisti e dai fascisti che hanno alimentato le rispettive ideologie in nome delle radici classiche dell’Occidente: la purezza della razza, la maschia romanità. Quelle stesse radici che oggi si chiamano in causa per confermare la presunta superiorità della nostra civiltà, per avallare le varie rivendicazioni nazionalistiche o anche i moderni sviluppi imperialistici dell’Occidente. Se gli americani ottengono la palma del kitsch a mani basse (si pensi al Caesars Palace di Las Vegas), dalle nostre parti la situazione non è meno imbarazzante e coinvolge anche personaggi autorevoli: il ministro X che si appella al diritto romano per giustificare una politica più severa sull’immigrazione, il politico Y che si cimenta in audaci quanto improbabili paragoni con la democrazia greca e la repubblica romana, il filosofo Z che tira in ballo il mito di Antigone per criticare le misure sanitarie contro la pandemia. E tanti altri esempi di ‘Sfortuna dell’Antico’ che troverete in questo libro.
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«All’arme! All’arme! I priori fanno carne!» grida un artigiano per incitare alla rivolta. È il 20 luglio del 1378, siamo a Firenze in piena rivolta dei Ciompi, una delle tante che infiammano l’Europa nel corso del Trecento.
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Un racconto teso ed emozionante, che si legge tutto d’un fiato. Teresa ha lottato per la libertà del nostro Paese, ha rischiato la vita e provato sulla sua pelle la ferocia nazista. La versione definitiva dell’articolo 3 della Carta costituzionale sull’uguaglianza reca anche la sua firma. Espulsa dal PCI, Teresa non ha poi mai rinnegato le proprie idee, che la hanno portata anche a manifestare a Genova, sua città natale, nel 2001. Teresa ci ha lasciato il 12 marzo 2013, a 92 anni, ma la sua passione ci accompagna.
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