Peso | 0,00 kg |
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Titolo | La pianta del mondo |
Autore | Stefano Mancuso |
Editore/Marca | Laterza |
ISBN | 9788858140680 |
Anno di pubblicazione | 2020 |
book-author | |
Editore/Marca |
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L’intelligenza del suolo Piccolo atlante per salvare dal cemento l’ecosistema più fragile
Il suolo è la pelle del Pianeta, pochi centimetri brulicanti di vita senza i quali non sarebbe possibile produrre il cibo necessario per l’uomo e gli animali. Il suolo è generoso: dona questi e altri benefici gratis. E noi lo distruggiamo. Questo libro spiega perché è indispensabile proteggerlo.
Il suolo è bello e vivo: è un ecosistema straordinario, un consesso di miliardi di esseri viventi in pochi centimetri, un laboratorio che trattiene e cede l’acqua, sequestra la CO2 più di qualsiasi pianta, crea l’humus che rende fertile la terra e che permette la nostra vita e quella degli animali ed è una vera farmacia a cielo aperto.
Come scrive Henry David Thoreau il suolo è “poesia vivente”. Il suolo – insomma – non è una superficie, ma uno “spessore”. Il suolo non è solo intelligente ma soprattutto generoso, perché ci dà tutto questo gratuitamente. Ma purtroppo è anche molto fragile, ed è inerme di fronte alla stupidità e all’avidità di chi lo considera una “risorsa” da sfruttare. Non è rinnovabile né resiliente: quando viene cementificato, impermeabilizzato, eroso o inquinato è perso per sempre. Un libro di Paolo Pileri, docente di Pianificazione e progettazione urbanistica al Politecnico di Milano, che lancia un vigoroso appello, per riflettere su quello che abbiamo sotto i piedi e mobilitarci per proteggerlo.
Perché non basta inserire la parola ambiente in Costituzione se ogni secondo che passa in Italia vengono distrutti due metri quadrati di suolo e la politica ignora il pensiero ecologico. Non è un caso che manchi ancora una giusta legge nazionale sul consumo di suolo.
Con la prefazione del giornalista Stefano Liberti.
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Animali si diventa. Femminismi e liberazione animale
Esseri umani e animali sono stati collocati ai due lati di un confine invalicabile, che la scienza ha solo apparentemente messo in discussione ampliando l’idea di «natura» con l’uomo al centro. Questo confine è rimasto netto, nell’immaginario politico, anche in gran parte dei momenti di contatto tra i movimenti femministi e la questione animale, che questo libro racconta. Allora stabilire se l’essere umano sia fuori o dentro la natura non basta, e non spiega perché l’animalità è sempre chiamata in causa nei conflitti che oppongono categorie oppresse – non solo le donne – all’uomo modello, maschio, bianco e proprietario. Che cosa legava le suffragette di fine ‘800 alla lotta contro la vivisezione? Qual è l’eredità dell’animalizzazione delle donne nere durante la schiavitù? Che cosa rende oggi le persone vegane protagoniste di una rottura dei ruoli di genere? E cosa fa della relazione con gli animali un’arma contro la norma eterosessuale? Animali si diventa esplora le storie dell’incontro tra antispecismo e femminismo, in un percorso che si lascia alle spalle le idee universali di umano e animale per muovere in direzione della giustizia sociale multispecie.
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pfas. gli inquinanti eterni e invisibili nell’acqua. storie di diritti negati e cittadinanza attiva
Quattro lettere che messe insieme descrivono i contorni di un disastro ambientale globale. I PFAS (composti Poli e perfluoroalchilici), nati dall’attività umana, si sono diffusi in ogni angolo del Pianeta, contaminando l’ecosistema e il nostro organismo. In questo sconvolgente reportage, il primo su questo tema nel nostro Paese, Giuseppe Ungherese racconta la storia e gli effetti nefasti dei PFAS, derivati del fluoro utilizzati in moltissimi prodotti di uso quotidiano e definiti “inquinanti eterni”. Attraverso un approccio unico, che alterna conoscenze scientifiche, testimonianze e impegno civile, l’autore ci guida in un viaggio nelle ‘zone di sacrificio’: le regioni del mondo più colpite dalla contaminazione, dove gli interessi economici delle industrie e delle multinazionali chimiche hanno sacrificato la salute dell’ambiente e delle comunità, spesso con la complicità delle istituzioni, che per anni hanno ignorato o sottovalutato il problema. Dalla causa per crimini ambientali intentata contro l’azienda DuPont negli Stati Uniti, l’inquinamento da PFAS ha colpito molte aree dell’Occidente, arrivando fino in Italia, nello stabilimento della Solvay in Piemonte, e passando per il Veneto, dove hanno contaminato l’acqua potabile di oltre 350 mila persone. Negli ultimi anni, numerosi cittadini hanno dovuto attivarsi dal basso per ottenere il riconoscimento dei propri diritti e, attraverso un rinnovato senso di civismo, hanno individuato nelle azioni collettive e nelle proteste una via d’uscita dalla crisi. Questo libro è anche la loro storia.
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Manuale per fabbricare una teoria del complotto.
Cosa c’è dietro alla teorie complottiste che spopolano sulla rete e nei discorsi da bar? Quali meccanismi si nascondono dietro alla costruzione di una teoria complottista? Dopo la pubblicazione de “L’ideologia della paura. Come il complottismo ha conquistato l’America e l’Europa” (2023), vera e propria summa della storia del complottismo, Jacopo Di Miceli si esercita con un pamphlet, per rispondere alla domanda “come nasce una teoria complottista?”. Lo scopo del libro è dichiarato: svelare le dinamiche che stanno alla base delle impalcature complottiste che sempre di più spopolano nel dibattito pubblico. Un manuale per svelarle, quindi riconoscerle e combatterle.
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Il richiamo delle foreste Guida a foreste, boschi e alberi in Italia
Guida alle foreste in Italia: per scoprire la magia del bosco e la grande bellezza degli alberi, per capire il nostro Paese immergendosi nel suo verde profondo.
Una guida alle foreste in Italia, per andare alla scoperta di un patrimonio straordinario. 38 foreste, oltre 100 itinerari, cammini e sentieri, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia: un invito ad “andare nei boschi” per imparare a conoscerli e a rispettarli.
Nel nostro Paese ci sono 11 milioni di ettari di “selve oscure” e solari pinete, faggete vetuste e giovani vivai. Sono una bellezza verticale, profonda e resiliente ma anche una risorsa preziosa per affrontare la crisi climatica e i suoi impatti. Sono un bene comune perché forniscono “servizi” alla comunità: aria e acqua pulite, biodiversità, tutela del suolo, fissazione della CO2. Sono un monumento naturale e culturale perché raccontano storie e offrono svago e benessere, ad esempio con la forest therapy.
La mission di FSC Italia – partner di questo libro – è gestire i boschi in modo attivo e sostenibile, bilanciando interessi ambientali, sociali ed economici, e garantire, grazie alla certificazione, la produzione responsabile del legno e dei servizi ambientali offerti dai boschi.
Con la prefazione di Alessandra Stefani, Direttore generale Direttore generale del Mipaaf e un contributo dello scrittore Daniele Zovi.
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turismo insostenibile. per una nuova ecologia degli spazi del tempo libero
L’overtourism è sinonimo di coste antropizzate, sci alpino succhia-risorse, città sovraffollate e borghi mercificati. Tra numero chiuso e sottrazione di spazi pubblici, urge una nuova ecologia degli spazi del tempo libero. A partire da un’analisi storica del turismo, Giuzio traccia l’evoluzione delle pratiche e delle abitudini dei viaggiatori nel corso dei decenni. Oggi il turismo globale ha causato gravi problemi, tra cui impatti ambientali negativi, sovraffollamento e il degrado di molte destinazioni. Questo fenomeno, noto anche come iperturismo, ha prodotto effetti devastanti, compromettendo gli ecosistemi locali e trasformando irreparabilmente il tessuto sociale e culturale delle comunità ospitanti. Tuttavia questo libro non si limita a evidenziare le criticità, ma propone soluzioni concrete e approcci alternativi per promuovere un turismo più equilibrato e rispettoso. Viene sottolineata l’importanza di un approccio olistico che tenga conto dell’impatto ambientale, sociale ed economico delle attività turistiche. L’autore suggerisce strategie per ridurre l’impronta ecologica del turismo, partendo da riforme legislative, come la rinaturalizzazione delle spiagge e i limiti alla mobilità inquinante, fino a promuovere scelte consapevoli che ogni individuo può adottare.
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Ecologia digitale. Per una tecnologia al servizio di persone, società e ambiente
Il digitale è fisico. Questo libro spiega in che modo la rivoluzione digitale impatta su clima, ambiente, lavoratori e società. Un manifesto per il digitale sostenibile.
Spegnete il computer! Il mondo digitale è meno verde di quello che sembra. Se non sapete che cos’è uno zettabyte e qual è il suo “peso carbonico” o se siete stufi di essere “profilati”, questo libro fa per voi. Perché spiega in modo chiaro che il cloud non è tra le nuvole ma in data center che consumano energia e producono CO2 ogni volta che spediamo una mail.
Perché dice nero su bianco che il dominio delle Big Tech minaccia non solo l’ambiente, ma anche i diritti dei lavoratori, la nostra riservatezza, la trasparenza del mercato e delle elezioni. Perché denuncia la “monetizzazione” della nostra attenzione e del nostro tempo. Perché racconta come i “dati” siano diventati il petrolio del nostro tempo e perché invece dovrebbero essere dei “beni comuni”. Perché affronta il rapporto tra politica e web e il possibile ruolo della e-democracy. Perché ribadisce – come diceva Stefano Rodotà – che è necessario un “Internet Bill of Rights”.
Perché, ultimo ma non meno importante, permette di conoscere e praticare un “consumo critico” di tecnologia, di ribellarsi – senza essere hacker -, di progettare un web a basso impatto e di prevenire l’e-waste: per un mondo digitale pulito, aperto, rigenerativo.
Il libro perfetto per chi vuole davvero capire che cosa sta facendo quando manda una mail, guarda un video o usa i social.
La prefazione è di Gerry McGovern, considerato tra i “cinque visionari con un impatto fondamentale nello sviluppo del web”.
“Pensavo che il digitale fosse sempre la scelta migliore per l’ambiente. Ero convinto fosse decisamente meglio mandare un email che una lettera. Una lettera di carta emette circa 29 grammi di CO2. Un email ne produce circa 4 di grammi. Avendone la possibilità, dovremmo quindi inviare email. [Ma] ogni giorno mandiamo circa 400 miliardi di email di cui la grande maggioranza è spam. E questo è il problema che sta al cuore del digitale: si tratta del più grande motore di consumo estremo e di sovra-produzione mai inventato. […] Il problema è che gli esseri umani non sono in grado di gestire […] quella velocità. Con il digitale, ci troviamo intrappolati in un mondo di pensatori a breve termine che vendono ininterrottamente desideri superficiali. Non abbiamo bisogno di muoverci così velocemente. Non ci fa bene. Non fa sicuramente bene alla vita sulla Terra”.
Gerry McGovernGli autori di questo libro sono docenti universitari, studiosi, attivisti, esperti di tecnologia, imprenditori green, giornalisti. Dal padre nobile di Internet in Italia a chi si batte per una “rete” più sociale. “Ecologia digitale” è un’idea dei soci dell’editore Altreconomia, da cui è nata quest’opera, a più voci e partecipata.
Gerry McGovern, Carlo Gubitosa, Francesco Cara, Giuseppe Palazzo, Alberto Prina Cerai, Alessandro Cillario, Stefano Onofri, Giacomo Venezia, Stefana Broadbent, Dario Pizzul, Stefano Trumpy, Tommaso Goisis, Stefania Paolazzi, Maurizio Napolitano, Giulia Monteleone, Matteo Spini, Nicola Bonotto, Savino Curci, Antonio Alessio Di Pinto, Gauthier Roussilhe, Massimo Acanfora, Duccio Facchini, Andrea Siccardo, Marianna Usuelli, Stefano Zoja.
In copertina: elaborazione grafica a cura di Altreconomia da www.istockphoto.com/it/portfolio/StudioM1.
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