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La politica del cambiamento climatico
Il riscaldamento globale è la sfida più formidabile della nostra epoca. Non si tratta di salvare il pianeta, che sopravviverà qualunque cosa facciamo. Il punto è preservare un livello di vita accettabile per gli esseri umani sulla Terra, e se possibile migliorarlo. Ne va della nostra civiltà. Perché, allora, la maggior parte delle persone agisce come se si potesse ignorare una minaccia di questa gravità? I pericoli che il cambiamento climatico porta con sé appaiono astratti, sfuggenti, estranei alla vita quotidiana, e tendono a passare in secondo piano rispetto a problemi più immediati. Ma se per attivarci concretamente attendiamo di essere scossi da catastrofi e tragedie macroscopiche, a quel punto la situazione sarà già irreversibile. “La politica del cambiamento climatico” fornisce gli strumenti analitici per superare questo drammatico paradosso. Anthony Giddens passa in rassegna le alternative, gli interessi e le opportunità in gioco, smascherando i contraddittori luoghi comuni che imperversano nel dibattito pubblico sui temi ambientali, dallo sviluppo sostenibile al principio di precauzione, dal capitalismo verde alla decrescita. Non basta immaginare un mondo diverso, o indicare soluzioni tecniche e buone pratiche: le ricette devono essere effettivamente applicabili, democratiche e generalizzate. Per questo i nodi da sciogliere sono soprattutto di natura politica. Sensibilizzare le persone senza eccedere in allarmismi…
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NO PLANET B
Una guida pratica per tutti coloro che hanno a cuore il futuro. Un libro sorprendente, che ci rivela come il nostro domani dipenderà non tanto dalla tecnologia, quanto dai valori che sapremo condividere per costruire un mondo più giusto ed equo.
Terra, XXI secolo. Ogni anno scompaiono fino a 10 000 specie. Le emissioni di anidride carbonica crescono esponenzialmente, ma i governi non riescono ad accordarsi per limitarle. Quando qualcuno percorre un chilometro con un diesel sottrae 7 minuti di vita al resto della popolazione. E anche se sviluppassimo le fonti rinnovabili, con gli attuali tassi di consumi da qui a 300 anni dovremmo coprire di pannelli solari ogni centimetro di terra per avere abbastanza energia. Benvenuti nell’Antropocene, l’epoca dominata dall’uomo. Mike Berners-Lee, però, è ottimista: il futuro del nostro pianeta non è segnato, non dobbiamo cercarcene un altro. Ci sono molte cose che possiamo fare, qui e ora, per cambiare il corso degli eventi. A partire dalle nostre abitudini alimentari: nelle scelte personali, per esempio diminuendo il consumo di carne e latticini; e soprattutto su scala globale, ridistribuendo la produzione di cibo tra i vari paesi, in modo che si smetta di sprecarlo in Occidente e morire di fame nel resto del mondo. Tra energia e sviluppo industriale, sovrappopolamento e organizzazione del lavoro, Berners-Lee passa in rassegna gli ambiti più problematici, propone soluzioni concrete per ridurre il nostro impatto ambientale e dà conto di tutto quello che la politica potrebbe fare per la sopravvivenza della Terra. NO PLANET B è una guida pratica per tutti coloro che hanno a cuore il futuro. Un libro sorprendente, che ci rivela come il nostro domani dipenderà non tanto dalla tecnologia, quanto dai valori che sapremo condividere per costruire un mondo più giusto ed equo. Trovando così finalmente una risposta alla domanda posta ormai da milioni di giovani: «Come possiamo continuare a vivere felicemente sulla Terra?».