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108 metri. The new working class hero
Finalista del Premio Confindustria Piemonte 2019.
Vincitore del premio Ultima Frontiera 2018, dedicato alla memoria di Carlo Cassola. La storia dell’autore e degli operai che hanno costruito i binari dove passano i treni ad alta velocità
Un vecchio cuoco tossico uscito da un libro d’avventure, uno stasatore di cessi innamorato della lirica e un anziano attore shakespeariano lobotomizzato, con un corredo di giovani assistenti dediti a piccoli crimini e decisi a sopravvivere in ogni modo a mille guai. Questa è la banda che condivide vita, avventure e lavoro con un italiano emigrato in Inghilterra. Altro che ‘cervelli in fuga’: qui si parla dei sotterranei, dalle pulizie dei bagni a Bristol a una mensa scolastica nel Dorset, fino a una pizzeria di turchi che si fingono napoletani. Sullo sfondo la Brexit e una classe operaia impoverita che cerca il proprio orgoglio. Tra risse, birre e calcio, personaggi di vecchi romanzi si rincarnano nelle cucine d’Oltremanica mentre il fantasma della Baronessa Thatcher perseguita il protagonista. Fino al ritorno in un’Italia dove le acciaierie di Piombino, quelle delle rotaie di 108 metri, rimangono come torri arrugginite a sfidare il cielo terso della Toscana.
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Conte di Monte Mario. Note di Una Rivoluzione Metafisica (il)
13,00 € iva inclusaConte di Monte Mario. Note di Una Rivoluzione Metafisica (il)
“Il Conte di Monte Mario” è un racconto-diario che tratta in modo episodico quanto è accaduto nella vita dell’autore e di tutto ciò -o quasi- che ha attraversato la sua mente. Il presente dei personaggi è immerso in un contesto fantapolitico di un’Italia del futuro, nella quale partiti ed elezioni vengono abrogati. Una legge prevede l’assunzione di deputati e senatori tramite un concorso e la capitale d’Italia diviene Sassari. Arriverà una soluzione, per quanto improbabile, ai problemi dell’inettitudine politica? Leggendo si entra nelle conversazioni di un gruppo di amici, inserendosi in un dialogo interessante sulle tematiche di attualità più controverse e all’ordine del giorno. Il tono e linguaggio sono pieni di ironia e modi di dire coloriti, di citazioni di grandi pensatori e poeti. E se il problema principale della natura umana fosse la mancanza di dubbi?
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Senza speranza senza paura. nec spe nec metu
Tre storie ribelli si intrecciano tra i vicoli di Napoli, in un chiaroscuro caravaggesco.
Una Napoli eterna si respira dalle parole, dalle fotografie e dalle musiche.
Un libro da leggere, osservare, ascoltare. -
Dilaga ovunque
Quanto bisogna risalire nel tempo per raccontare la nascita dei graffiti? Fino alle grotte di Lascaux, alle incisioni sulle pareti di Pompei, o ai disegnetti virali lasciati dai soldati americani durante la guerra? Di certo è a partire dai primi anni ’70 del secolo scorso, tra i ragazzini dei quartieri poveri che iniziano a taggare le strade di Philadelphia e New York, che il fenomeno prende piede, esplode e dilaga in tutto il mondo. Da allora è un proliferare di nomi, un evolversi di stili e filoni in cui è quasi impossibile mettere ordine. Nonostante la repressione sempre più dura e l’ossessione per il decoro, oggi i graffiti sono ovunque, hanno vinto. La street art si vende nelle case d’asta, si usa in pubblicità, diventa addirittura strumento della speculazione immobiliare. Cosa è rimasto dello spirito clandestino delle origini? Per scoprirlo, questo romanzo ci porta tra gallerie d’arte e depositi dei treni, con il cappuccio della felpa tirato su e un paio di bombole nello zaino, a sentire l’odore della vernice e l’adrenalina che sale improvvisa, muovendosi nel buio per mordere la carne della città e rivendicare il diritto di esistere in uno spazio urbano dominato dalle logiche del profitto.
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Pulp Roma
Roma eccessiva. Roma disumana. Roma crudele. Roma sproporzionata. Roma intorpidita. Languida. Oziosa. Superba. Tronfia. Deserta. Spaccona. Tra le vie cieche della capitale asfissiate da una torrida estate postapocalittica si trascina un uomo indolente e triste, mentre un enorme polipo si avvinghia al corpo di una ragazza in una camera affogata in un oceano rosso sangue. Freud, ossessionato dalla città e bloccato al limite mai valicato da Annibale, soffoca sul lago Trasimeno, schiacciato da un desiderio nevrotico di visitare Roma che per Onfray è soltanto pulsione incestuosa. Davanti a una porta muta e chiusa un novellino, una rosetta appena sfornata dal centro d’addestramento, il giovanissimo agente ausiliario di Piesse cresciuto sotto la dominazione cattolica della nonna, è stato messo di piantone e immobilizzato in eterno, mentre dietro la porta uno, nessuno e centomila commissari Acaba riflettono sul concetto di molinello ingravalliano. Il divano e le pareti della suite 541 dell’Hotel Excelsior assorbono lo spirito infelice di Kurt Cobain, mentre il Colosseo avveniristico di Ranxerox è puntellato da immonde colate di cemento armato, ricoperto di plexiglas rosa e trasformato in albergo. Con una lingua che procede per flussi di immagini Tommaso Pincio compie un ritratto personale di una città universale, trascendendo i limiti del romanzo e offrendo una prova narrativa mai tentata prima.
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Solenoide
Dentro una strana casa a forma di barca uno scrittore fallito consuma la vita creando pianeti nella propria testa, annotando sogni e incubi su un diario folle, vagando con la mente per una Bucarest allucinata, pulsatile, ectoplasmatica. Divenuto professore di romeno in una scuola di periferia, lavoro che detesta e ripudia, in quel tetro edificio conosce figure che diventano per lui punti di riferimento: un matematico che lo inizia ai segreti più reconditi della sua materia, gli adepti di una setta mistica che organizza manifestazioni contro la morte nei cimiteri della città e infine Irina, la donna di cui si innamora. In un delirio abbacinante di immagini assurde, lo scrittore tenta disperatamente di sfuggire alla tirannia dei nostri cinque sensi e di accedere a un’altra dimensione dell’esistenza.Solenoide è il capolavoro di Mircea Cartarescu, l’opera monumentale che ingloba e fagocita tutte le precedenti, restituendoci la totalità del suo pensiero e l’eccezionalità della sua scrittura, la quale ricorda Kafka, Borges, Pynchon, Bolaño. C’è qui l’impronta di un visionario, un profeta che ci svela in tutta la sua evidenza la «cospirazione della normalità», la gabbia che il nostro cervello ha costruito per noi. Perché per Cartarescu la realtà è un carcere e noi, come il protagonista di questo libro, abbiamo il dovere di evadere, di cercare, anche a rischio di impazzire, un’altra verità. Solenoide, è questa la sua grandezza, apre uno squarcio e illumina la via di fuga.
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Una giornata stellare
«È la mattina del 21 giugno quando, il dottor Palomar, camminando in direzione del suo studio medico viene accecato da un raggio di sole». Comincia così Storia di una giornata stellare, romanzo scientifico per menti curiose scritto da vere scienziate, in cui le avventure di una giornata «normale» diventano lo spunto per raccontare i «fatti celesti» dell’universo: buchi neri, quasar, galassie… La giornata del dottor Palomar, scandisce, in modo chiaro e semplice, il racconto dell’universo, per come lo conosciamo e, soprattutto, per come non sappiamo di conoscerlo già.