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Il compagno pinocchio. Un burattino inedito.
L’avventura di Burattino comincia come il racconto di Collodi, ma subito corre via per conto suo, con una trama, situazioni e personaggi tutti originali.
Sullo sfondo non più le colline toscane, ma l’incanto del paesaggio russo, con boschi e stagni popolati di animali amici e compagni di Burattino. Il quale, alla fine, non diverrà, come Pinocchio, un ragazzo “perbene” ma resterà a vivere nel mondo delle marionette. -
Guida turistica agli aldilà possibili
Più di 300 pagine con i migliori e peggiori consigli per i vostri soggiorni ultraterreni, scritte e disegnate da oltre 100 visionari e visionarie di ogni dimensione: fumettisti, scrittori, pittori, ectoplasmi, architetti, psichiatri, spiritisti, indovini, resuscitati ed extraterrestri.
All’interno troverete, tra le altre cose:
I suggerimenti ectoplasmatici di Francesca Ghermandi
Una visita nell’infernale Afterlife Amusement Park, il luna park patafisico progettato dalla mente diabolica di Tom Bunk
La storia più strana mai pubblicata da Sergio Ponchione
Un’intervista ad Alexandro Nelson Garcia, l’artista che disegna con gli extraterrestri
Una visita nell’Aldiqua di Adriano Carnevali, Lorenzo Mò e Fabio Tonetto
Una breve Guida all’Oltremondo Egizio, a cura di Infidel
Le profezie di Criswell!
I reportages da Mondo Bizarro, Alcooland, Costa Vida, l’Isola dell’Attesa e l’accogliente Paesucolo d’Occipistan
e ancora:
• Come preparare un corretto temazcal, spiegato da una vera strega messicana!
• Il primo censimento dei portali extradimensionali!
• Dorian X incontra i sumeri!
• Progetto Stigma vi svela tutti i luoghi da evitare! -
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Lo scacchista del diavolo
Il 16 novembre del 1570, Ferrara è scossa da uno spaventoso terremoto che mette in crisi ogni certezza, incrina l’ordine sociale e scatena le predicazioni che annunciano la fine dei tempi. Per rispondere a Papa Pio V che legge il terremoto come punizione divina per l’accoglienza dei giudei a Ferrara, il Duca Alfonso promuove un convegno per spiegare come il terremoto sia un fenomeno naturale, ma la moltiplicazione dei discorsi si rivela inversamente proporzionale alla capacità di spiegazione della crisi e stride nel contrasto fra il lusso della corte e la carestia che affligge la popolazione. Intorno a questo evento si intrecciano la pluralità di trame del libro che convergono nell’organizzazione a Ferrara di un torneo di scacchi fra i campioni dei sovrani cattolici d’Europa col quale il Duca, grazie al grande scacchista Paolo Boi, spera di riacquistare il prestigio politico perduto. Nello stesso frangente, Torquato Tasso inizia a comporre un poema eroico nel quale, salvando la dimensione magica dei suoi predecessori, vorrebbe narrare l’orrore che pervade il mondo, ma anche la potenza perturbante dell’amore suscitato dall’enigmatica Honoré; mentre Johan, mercante fiammingo, cerca di sobillare le comunità calvinista ed ebraica per costruire una libera Repubblica del Nord e la giovane ebrea Myriam ricerca nei sogni profetici la propria libertà. Sessant’anni dopo, mentre infuria la terribile peste del 1630 e il re di Svezia riapre la Guerra dei Trent’anni invadendo la Germania, uno dei personaggi laterali di quelle vicende rilegge i fatti narrati, alla ricerca di un senso che in passato gli era sfuggito. Un romanzo che attraversa quelle terre incognite che separano il vecchio che tramonta dal nuovo che ancora non si vede, con eventi e personaggi che mostrano sorprendenti analogie con l’epoca contemporanea.
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Vecchi di merda. La società segreta contro i giovani
«Se stai leggendo queste pagine, io so che cosa cerchi. È tutta la vita che hai la sensazione che ci sia qualcosa che non quadra nel mondo, non sai bene di che si tratta ma la avverti. È un chiodo fisso nel cervello, da diventarci matti! È questa sensazione che ti ha portato da me. Tu sai di cosa sto parlando: dei vecchi». Un giovane squinternato si aggira per la città di Roma accusando di ogni nefandezza una sola categoria umana: gli anziani. La sua vita sta prendendo una piega miserabile: la fidanzata lo tollera a malapena, gli amici cominciano a evitarlo, lui sta letteralmente andando fuori di testa. Poi accade qualcosa di davvero incredibile. Con questa satira deliziosamente politically incorrect, Mattia Tombolini irride, in un solo colpo, tutte le teorie del complotto (migranti, dittatura sanitaria, terrapiattisti) che infestano ogni discorso pubblico dei nostri tempi. Postfazione di Giancane.
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Mediterraneo blues
Il blues del Mediterraneo è rap, elettronica, raï, rebetiko e trap, ed è la colonna sonora nelle metropoli del sud del mondo, dal Cairo a Nairobi passando per Napoli, in cui non esiste distinzione tra musiche autentiche e musiche importate. I suoni non rispettano i confini nazionali e portano con sé le tracce del colonialismo europeo, perché quella storia fa parte delle lingue e nei ritmi di oggi. L’obiettivo di questo libro piccolo saggio dedicato ai suoni è di mostrare una narrazione diversa, in cui il sud del mondo si rivela parte fondamentale della cosiddetta modernità fin dal suo inizio, e non elemento estraneo e sempre in ritardo, sempre indietro, rispetto al nord. Nei versi di Mahmood, nella chitarra elettrica dei Tinariwen, nel successo di Umm Kalthum e nelle ricerche sulla voce di Demetrio Stratos, è nascosto un invito a capire che non solo la musica, ma anche concetti come la cittadinanza e la democrazia viaggiano, vengono tradotti e trasformati. I suoni registrano questi percorsi e ci fanno ascoltare altre storie.
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arabpop. rivista di arti e letterature arabe contemporanee. vol. 7: generazioni
Il settimo numero indaga le modalità di trasmissione del patrimonio culturale tra generazioni diverse nelle culture arabe di oggi, esplorando tutti i possibili linguaggi: non solo la letteratura ma anche il cibo, i social network, la musica e la celebrazione delle festività. Il ritratto che emerge dai testi raccolti è – in perfetto stile «Arabpop» – qualcosa di molto familiare: le aspettative, i conflitti e le forme di compromesso che questo numero illustra risulteranno nuove ma allo stesso tempo perfettamente contemporanee anche al pubblico italiano: non è un caso che la famiglia sia un’istituzione centrale su quasi tutte le sponde del Mediterraneo.
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Pojana e i suoi fratelli
Nato da un adattamento in chiave veneta de Le allegri comari di Windsor, Franco Ford – “Pojana” – arriva alla ribalta con il celebre video Ciao terroni: un avido padroncino del Nordest ossessionato da i schei e dal suo per nulla velato razzismo, che sfoggia senza remore opinioni durissime (nutrite dal pregiudizio) in merito ai tempi incerti che vivono il Nordest e il Paese tutto. I suoi “fratelli” (un ex bouncer, un rinomato derattizzatore, il sosia di Walter E. Kurtz di Apocalypse Now e molti altri) vedono la luce all’indomani del primo aprile 2014, quando in un capanón di Casale di Scodosia viene rinvenuto un Tanko – una macchina movimento terra blindata, con un piccolo cannone in torretta. Una schiera di personaggi forgiati dall’immaginazione del rapsodo Andrea Pennacchi, trasposti infine dal palco del teatro alla pagina scritta. Questo testo li raccoglie tutti, con le loro ossessioni, la rabbia, la disperazione e l’ignoranza. Da maschere goldoniane a specchio di una società intera: per raccontare la loro storia, un po’ falsa e un po’ vera, e per guardarci allo specchio. Prefazione di Natalino Balasso.
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Roma. Il punto di vista critico sull’enogastronomia del Lazio.
16,90 € iva inclusaRoma. Il punto di vista critico sull’enogastronomia del Lazio.
Essere indipendenti per vocazione non è solo un motto, ma una scelta che da oltre vent’anni guida ogni nostro passo. Questa guida è il frutto di un impegno autentico, senza compromessi: ogni recensione è basata su visite in anonimato, senza sconti né trattamenti di favore, per offrire giudizi veri, liberi da condizionamenti e pressioni commerciali.
Anche per questo siamo un po’ “pecore nere” nel panorama editoriale, orgogliosi di sostenere chi, come noi, sceglie un percorso fuori dal coro. A partire dalla copertina, quest’anno affidata al talento di un illustratore indipendente, e fino alla nuova veste grafica che rende la guida più intuitiva e piacevole da sfogliare, ogni dettaglio riflette il nostro approccio distintivo.
Novità di quest’anno è anche la Pecora Green, un simbolo che contrassegna i locali che dimostrano un impegno concreto verso la sostenibilità. Dai ristoranti che riducono gli sprechi e scelgono ingredienti locali e di stagione, fino a quelli che adottano pratiche responsabili nell’uso delle risorse, la Pecora Green segnala i posti in cui mangiare bene e rispettare l’ambiente vanno di pari passo.
In un settore spesso condizionato da interessi esterni, siamo fieri di mettere al primo posto l’affidabilità. Grazie alla certificazione in blockchain, ogni scheda è tracciabile, accessibile e trasparente, così che i lettori possano verificare personalmente la serietà del nostro lavoro.
Sfogliate queste pagine e lasciatevi ispirare: c’è un mondo di sapori, qualità e autenticità che vi aspetta.
Buon appetito!
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Il gusto della cooperazione. Guida ai ristoranti cooperativi d’Italia
Il volume, curato da Simone Cargiane e Fernanda D’Arienzo, racconta 109 storie in cui la cucina è il mezzo per valorizzare le persone ed i territori.
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Terrazze gourmet. Roma
Esplora Roma dall’alto con questa guida esclusiva delle terrazze panoramiche, scoprendo 46 location tra cui ristoranti gourmet, bar e spazi per aperitivi con vista sulla città eterna.
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Milano. Il punto di vista critico sull’enogastronomia della città.
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Anche per questo siamo un po’ “pecore nere” nel panorama editoriale, orgogliosi di sostenere chi, come noi, sceglie un percorso fuori dal coro. A partire dalla copertina, quest’anno affidata al talento di un illustratore indipendente, e fino alla nuova veste grafica che rende la guida più intuitiva e piacevole da sfogliare, ogni dettaglio riflette il nostro approccio distintivo.
Novità di quest’anno è anche la Pecora Green, un simbolo che contrassegna i locali che dimostrano un impegno concreto verso la sostenibilità. Dai ristoranti che riducono gli sprechi e scelgono ingredienti locali e di stagione, fino a quelli che adottano pratiche responsabili nell’uso delle risorse, la Pecora Green segnala i posti in cui mangiare bene e rispettare l’ambiente vanno di pari passo.
In un settore spesso condizionato da interessi esterni, siamo fieri di mettere al primo posto l’affidabilità. Grazie alla certificazione in blockchain, ogni scheda è tracciabile, accessibile e trasparente, così che i lettori possano verificare personalmente la serietà del nostro lavoro.
Sfogliate queste pagine e lasciatevi ispirare: c’è un mondo di sapori, qualità e autenticità che vi aspetta.
Buon appetito!
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Torino. Il punto di vista critico sull’enogastronomia della città.
Essere indipendenti per vocazione non è solo un motto, ma una scelta che da oltre vent’anni guida ogni nostro passo. Questa guida è il frutto di un impegno autentico, senza compromessi: ogni recensione è basata su visite in anonimato, senza sconti né trattamenti di favore, per offrire giudizi veri, liberi da condizionamenti e pressioni commerciali.
Anche per questo siamo un po’ “pecore nere” nel panorama editoriale, orgogliosi di sostenere chi, come noi, sceglie un percorso fuori dal coro. A partire dalla copertina, quest’anno affidata al talento di un illustratore indipendente, e fino alla nuova veste grafica che rende la guida più intuitiva e piacevole da sfogliare, ogni dettaglio riflette il nostro approccio distintivo.
Novità di quest’anno è anche la Pecora Green, un simbolo che contrassegna i locali che dimostrano un impegno concreto verso la sostenibilità. Dai ristoranti che riducono gli sprechi e scelgono ingredienti locali e di stagione, fino a quelli che adottano pratiche responsabili nell’uso delle risorse, la Pecora Green segnala i posti in cui mangiare bene e rispettare l’ambiente vanno di pari passo.
In un settore spesso condizionato da interessi esterni, siamo fieri di mettere al primo posto l’affidabilità. Grazie alla certificazione in blockchain, ogni scheda è tracciabile, accessibile e trasparente, così che i lettori possano verificare personalmente la serietà del nostro lavoro.
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Sonetti D’Amore
William Shakespeare è un gigante del teatro: nessuno lo ignora.
Ma non tutti conoscono l’altro suo aspetto ammirevole: quello del poeta, autore di sonetti splendidi, perfetti.
Come i dodici qui raccolti, in cui parla dell’amore, delle gelosie e degli slanci per l’amata o per l’amico, dei tradimenti e delle rappacificazioni che ne seguono. -
Rebel Rebel. Storie di musica ribelle
14 racconti brevi.
14 vite rivoluzionarie che hanno composto note destinate a rimanere nella storia.
Dal jazz, al rock, al punk passando per il reggae e il rap, per arrivare al pop e al folk.
Differenti geografie, epoche e generazioni per raccontare come la musica sia l’accompagnamento necessario al cambiamento.