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  • Conversazioni in alto mare

    Sullo sfondo dell’ipocrisia istituzionale che contrassegna un’Europa formalmente paladina dei diritti umani ma di fatto sempre più arroccata in sé stessa, Riccardo Gatti, da anni impegnato nei soccorsi in mare, ci racconta, in dialogo con Marco Aime, il mestiere del salvare. Così, in queste conversazioni condotte sul «campo», ovvero in navigazione nel Mediterraneo centrale, un «capitano anarchico» e un antropologo che si occupa di migrazioni provano ad analizzare la complessità dei salvataggi in mare e le loro implicazioni, umane ma non solo, così come il clima culturale e la narrazione che intorno a esse si è venuta a creare. Un racconto in diretta che ci aiuta a capire come mai nel giro di poco tempo quelli che erano chiamati «angeli del mare» sono all’improvviso diventati «trafficanti di esseri umani». Contro le retoriche prevalenti, sguaiate da un lato e semplicistiche dall’altro, e soprattutto contro l’indifferenza dei più, queste riflessioni ci fanno entrare nel vivo di uno dei fenomeni più significativi dell’ultimo ventennio. Un fenomeno che è lontano dall’essere concluso e che sta mettendo in gioco i nostri valori più intimi.

    16,00  iva inclusa
  • Dallo Stato alla comunità. Il mondo di domani

    Come appare evidente guardando alla storia del pianeta, l’umanità si trova oggi davanti a un bivio: proseguire imperterriti sulla strada dell’atomizzazione individuale e della disintegrazione sociale, oppure deviare verso un nuovo modello di convivenza che sia in grado di reinventarsi il vivere comunitario. Non un semplice progetto politico, dunque, ma una trasformazione sociale radicale che identifica nella comunità il suo nucleo primario. Ovviamente non la comunità chiusa che si pone come totalità escludente, bensì la comunità aperta e solidale che attraverso un processo di autocreazione fonda al contempo un nuovo immaginario, un nuovo ethos e una nuova materialità. Attraverso numerosi e consolidati esempi di esperienze comunitarie esistenti – come il movimento Sarvōdaya Shramadana in Sri Lanka, l’indigenismo zapatista in Chiapas o la rivoluzione democratica in Rojava – Clark delinea questa nuova idea di comunità costruita sui principi del mutuo appoggio e della cooperazione. Un’opzione concreta che non è solo possibile ma anche necessaria.

    18,00  iva inclusa
  • Né obbedire né comandare. Lessico libertario

    “Io non prenderò parte alla vostra competizione: non voglio né comandare né obbedire”. Otanes (Erodoto, Storie, III, 83) La rivoluzionaria dichiarazione di Otànes, che si trova nelle Storie di Erodoto, precede di quasi 2500 anni la comparsa storica dell’anarchismo, che proprio sul rifiuto di comandare e di obbedire ha costruito la sua filosofia di vita. L’originale approccio di questo lessico libertario è appunto quello di avvicinarsi all’idea anarchica in modo assolutamente non canonico, ovvero attraverso parole chiave che in apparenza non hanno nulla a che vedere con un’ideologia politica, ma piuttosto rimandano a una prospettiva esistenziale. Quello esposto qui è infatti un anarchismo pragmatico che diventa stile di vita, con un’attenzione particolare ai dubbi e alle curiosità di un lettore giovane, magari a digiuno di dottrina politica, ma già refrattario alle obsolete discussioni ideologiche. Un anarchismo come etica e come metodo da applicare alla vita quotidiana per cambiare sé stessi e il mondo.

    15,00  iva inclusa
  • lavoro ecoautonomo. dalla sostenibilità del lavoro alla praticabilità della vita

    In un mondo in cui il lavoro domina il nostro quotidiano, condizionando la stessa identità sociale, vanno emergendo nuove realtà – come le Reti di economia solidale con i GAS, i mercati autogestiti di Genuino Clandestino o i Centri di Sperimentazione Autosviluppo – che fondano la propria attività sull’autorganizzazione delle produzioni, sulla creatività sociale e sulle relazioni di utilità (non di utilitarismo) tra lavoratori produttori e cittadini critici. Grazie a questo “fare” che spesso prende la forma delle piccole cose, si sta configurando un lavoro vernacolare denso di valori, emozioni e qualità dell’esperienza. Un approccio inedito, basato su una forte istanza di autonomia, che i singoli protagonisti esprimono inventando un nuovo alfabeto, con il quale danno voce ai loro differenti modi non solo di lavorare ma soprattutto di vivere. Introduzioni di Cristina Cometti e Lucia Bertell. Postfazioni di Federica de Cordova, Antonia De Vita, Giorgio Gosetti.

    15,00  iva inclusa
  • CROCEVIA MEDITERRANEO

    Gommoni, sbarchi, motovedette, ONG, scafisti… la spettacolarizzazione dei confini che da anni viviamo nel nostro quotidiano racconta solo una parte della storia. Le prevalenti narrazioni politico-mediatiche rappresentano il Mediterraneo come una barriera «naturale» che divide aree geograficamente e socialmente distanti. Al contrario, il Mediterraneo è – storicamente – uno spazio di incontro e contaminazione, come testimonia questo lavoro «sul campo» condotto a bordo della Tanimar da un gruppo di scienziati sociali che ha dato voce e legittimità a tutti coloro che lo attraversano: migranti, pescatori, marinai, guardacoste, isolani, funzionari delle agenzie europee. Una ricerca che applicando i criteri di una sociologia intesa come pratica pubblica propone di ripensare la «frontiera d’acqua» del Mediterraneo. Affinché non sia più un confine arbitrariamente tracciato sulla mappa, ma torni a essere uno spazio comune abitato da una pluralità di attori sociali che non solo lo rimettono costantemente in discussione, ma già oggi vanno prefigurando futuri post-nazionali in grado di oltrepassare il controllo statale della mobilità.

    17,00  iva inclusa
  • Porti

    Othman Selmi è un importante autore tunisino che pubblica in Italia su Internazionale e su riviste in Europa e Tunisia, in Porti raccoglie racconti diversi, uniti dal filo della narrazione della storia e della cultura di una nazione, di momenti oscuri e poco noti, e dello sguardo che Nord Africa e Medio Oriente volgono sull’Europa.

    Lo fa con un segno grafico intenso, e con uno sguardo oggi più che mai importante per cercare di capire la questione del Vicino Oriente.

    12,00  iva inclusa
  • spogliatoio. il bullismo nella scuola (lo)

    Una classe di adolescenti si trova ogni giovedì, prima e dopo l’ora di attività sportive, nei nuovi spogliatoi, dove saranno davvero spogliati, messi a nudo. rivelando gradualmente le inquietudini e sentimenti complessi che li attraversano. Un ritratto non banale, ed estremamente e duramente realistico, del bullismo e dei rapporti di sopraffazione. Età di lettura: da 12 anni.

    16,90  iva inclusa
  • Gender. Dieci interventi sul sessuale e

    Teoria gender, ideologia gender, o anche, semplicemente, il gender. Questo costrutto retorico imperversa nel discorso pubblico da circa un decennio, funziona da collante propagandistico che unifica la reazione contro le conquiste dei movimenti femministi e LGBTQIA+, e in più crea scompiglio persino all’interno di questi movimenti. Il volume che avete tra le mani raccoglie dieci interventi di taglio divulgativo e personale sul tema, in cui una delle voci più autorevoli del dibattito queer accademico italiano demistifica e fa chiarezza, senza tuttavia semplificare né minimizzare la portata dello scontro politico e della rivoluzione simbolica in atto.

    16,00  iva inclusa
  • Non c’è pace. Crisi ed evoluzione del movimento pacifista

    In un mondo ancora attraversato da violenze, conflitti, guerre spesso dimenticate o nascoste, il movimento pacifista fatica a trovare spazi. La stagione della grande mobilitazione d’inizio millennio appare lontana anni luce. Cosa è cambiato rispetto a quando il movimento arcobaleno era capace di riempire piazze e di spingere gli italiani a esporre la bandiera della pace alla finestra? Molto meno di vent’anni dopo, la cronaca descrive un paesaggio assai diverso. Il linguaggio della pace non è più pop. Eppure una mobilitazione, soprattutto tra i più giovani, sta crescendo: quella che impone l’ambientalismo come tema globale, irrinunciabile per l’agenda politica. E dalla crisi del movimento pacifista quale lezione può trarre chi oggi scende in piazza contro il cambiamento climatico? Insieme a professori, studiosi, attivisti, politici, abbiamo indagato le possibili cause esterne e interne che hanno contribuito alla “mutazione arcobaleno”. Riflettere su questo potrebbe aiutarci anche a comprendere la portata della nuova ondata di partecipazione e, magari, a non commettere gli stessi errori del passato.

    15,00  iva inclusa
  • La salute è un diritto di genere (la)

    Se la salute è un diritto umano, l’accesso alle cure dovrebbe essere paritario e democratico. Eppure, ancora oggi, non è così. Di certo non lo è per le donne e le persone AFAB. Da qui parte il saggio di Alessandra Vescio, per capire come e perché il genere e l’intersezione tra le identità condizionino scienza, medicina e accesso alle cure. Dalla difficoltà a credere al dolore delle donne allo stigma delle mestruazioni, dalla violenza ostetrica fino alla patologizzazione della menopausa e all’odio culturale verso le donne grasse. Il volume è strutturato come un viaggio nella salute delle donne e delle persone AFAB, attraverso dati ed excursus storici, testimonianze dirette e interviste a persone esperte. Con un focus sulla medicina occidentale e un’attenzione particolare all’Italia, l’autrice indaga le origini di questo gap di genere, domandandosi se esistano modi per colmarlo, finalmente, e ritrovare fiducia nella scienza e nella medicina.

    16,00  iva inclusa
  • Aboliamo le prigioni? Contro il carcere, la discriminazione, la violenza del capitale

    Angela Davis, nota militante del movimento americano per i diritti civili sin dagli anni Sessanta, è oggi una studiosa di fama internazionale che ha focalizzato il suo impegno nella più difficile battaglia per i diritti civili: abolire il carcere. Un mondo senza prigioni è forse impensabile, anche per chi proclama il suo progressismo. Ma con lucidità scientifica e un’instancabile passione ideale, Davis analizza il sistema “carcerario-industriale” americano – quello per cui due milioni e mezzo di persone sono detenute negli Stati Uniti – e mostra come questa democrazia modello fondi le sue basi economiche su una sorta di schiavismo morbido: donne abusate e farmacologizzate, manodopera a costo zero per le corporation, neri e ispanici a cui vengono negate istruzione e assistenza sanitaria. “Aboliamo le prigioni?” è una piccola guida di resistenza, che a partire dalla battaglia contro il carcere diventa denuncia di ogni forma di oppressione. E alla fine chiama tutti direttamente in causa, perché le nostre idee cambieranno davvero soltanto quando saranno cambiati i nostri comportamenti.

    18,00  iva inclusa
  • ipocrisia dell’abbondanza. perché non compreremo più cibo a basso costo (l’)

    È stata definita una ‘tempesta perfetta’ quella che si è abbattuta sull’Occidente. La guerra, la crisi energetica e l’emergenza climatica hanno sconvolto le nostre vite quotidiane. Per la prima volta nella memoria recente, tra profezie di scaffali vuoti al supermercato e rischio di carestia globale, è sembrata addirittura minacciata la disponibilità di cibo sulle nostre tavole. Ma le cose sono andate sul serio come ci hanno raccontato i media? Che ruolo ha avuto la speculazione finanziaria? E la politica, quali interessi sta tutelando? Se è vero che siamo al cospetto di una crisi di sistema senza precedenti, occorre tirarne le fila senza cedere ad allarmismi e narrazioni fuorvianti. Di certo a essere saltato è il dogma del sotto costo, con i prezzi in salita mentre gli stipendi in Italia restano fermi al palo. A crescere è allora anche la frustrazione al supermercato, tra chi vuole ancora fare scelte ecosostenibili, ma vede svuotarsi il portafogli. Sottrarsi a questo ricatto morale è l’unica via d’uscita dal vicolo cieco in cui ci troviamo.

    17,00  iva inclusa
  • Tracce migranti

    Libro dell’associazione culturale Altrinformazione distribuito dal manifesto. Progetto grafico a cura di Carlo Gubitosa. Infografiche a cura di Antonella Carnicelli.

    Contributi di Franco Pittau e Giusi Nicolini. Con il patrocinio del centro studi e ricerche IDOS.

    “Questo è un libro che celebra la speranza”, scrive Mauro Biani all’inizio di queste pagine. Un libro che racconta l’immigrazione e il suo rovescio, l’altro da noi e noi, il sogno di vivere e la paura di morire. I muri eretti contro un’umanità in cammino e l’eterno desiderio di superarli.

    Ma è anche la speranza politica che forme di editoria come questa, non-profit e autoprodotta con il crowdfunding tra i sostenitori dell’associazione Altrinformazione, si diffondano sempre di più. Perché la forma è sostanza.

    Buona lettura.

    8,00  iva inclusa
  • Abolizionismo. Femminismo. Adesso

    L’aggettivo abolizionista affonda le sue radici nel diaciannovesimo secolo durante la lotta afroamericana contro la schiavitù. Ispirandosi a quella stessa storia questo libro collettivo ha come bersaglio l’attuale sistema penale, da sempre strutturalmente incline alla violenza razzista e di genere. Pur rispettose del fatto che abolizionismo e femminismo continuano a essere teorizzati separatamente da numerose analisi e movimenti, le autrici considerano l’abolizionismo più forte se mette in discussione i meccanismi che generano la violenza di genere e il femminismo, a sua volta, più potente e incisivo se capace di discostarsi dalle posizioni che non fanno i conti con la violenza riprodotta e amplificata da carceri e polizia. La proposta è quella di un femminismo abolizionista, con un approccio che fa tesoro della tradizione del femminismo nero e contesta l’essenzialismo di genere, che ha la tendenza a considerare la

    18,00  iva inclusa