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Siamo nati in casa. Parto naturale ed energia femminile
Contro le voci che condizionano le donne a essere intimorite, fragili e passive in uno dei momenti più simbolici di riconquista del sé, il racconto che fa l’autrice dei suoi due parti in casa è un invito a riflettere attorno al tema del parto e del ciclo della vita. Nella convinzione che ogni donna anche perché figlia – ha dentro di sé tutto ciò che serve per viverlo con energia, consapevolezza e fiducia. Introduzione di Maria Rosa Cutrufelli.
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Piccola Orsa
Vincitore del premio Nati per Leggere 2017 e della 38° edizione del premio Cento
Il viaggio di una cucciola con la sua mamma attraverso lo scorrere delle stagioni.
Non ha nome la piccola orsa, e nemmeno la sua mamma. D’altra parte, nel poetico libro d’esordio di Jo Weaver non c’è neanche un essere umano – neppure una Masha – che avrebbe potuto darglielo. Nessun diminutivo, nessun vezzeggiativo dunque, ma soprattutto niente retorica. Solo una grande orsa e la sua piccola che si muovono in perfetta armonia col mutevole scenario della natura. Alta e imponente l’una, gli occhi ancora assonnati l’altra. Incerti e malfermi i passi della piccola, sicura la direzione. A indicarla – per boschi a cogliere bacche, per prati a cercare radici – c’è mamma orsa. Ed è sempre lei, quando la primavera cede il passo all’estate, a guidarla sul fiume, per insegnarle a nuotare e ad acchiappare i pesci. E al migrare degli uccelli –è arrivato l’autunno– grandi scorpacciate di mele e di pere per prepararsi al letargo. Bisogna però trovare un riparo prima che la neve dell’inverno copra ogni cosa. Poi, nel tepore della tana, l’una tra le braccia dell’altra in attesa di una nuova primavera. Sempre insieme. Età di lettura: da 4 anni.
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Marijuana in cucina. 101 ricette gastronomiche a base di hashish e marijuana
Descrizione non disponibile
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Mal di casa. Perché vivo in un capanno
All’età di di trentuno anni, l’artista inglese Catrina Davies si trova a condividere un appartamento a Bristol con altre cinque persone faticando ogni mese per pagare l’affitto della sua minuscola stanza. Tra lavori occasionali, progetti creativi per cui non trova il tempo perché troppo occupata a sbarcare il lunario e la preoccupazione costante di non riuscire più a permettersi un posto dove vivere, la sua vita sembra essere arrivata a un punto morto. Fino al giorno in cui non decide di fare ritorno nella sua regione, la Cornovaglia, con un piano: sistemarsi nel piccolo capanno abbandonato che il padre usava come ufficio prima di chiudere la propria attività per fallimento e renderlo casa sua. Malgrado le molte difficoltà (il capanno è davvero malridotto e a rigor di legge non potrebbe comunque essere abitato), la sua vita da quel momento cambia del tutto: Catrina ha finalmente il tempo di scrivere e comporre musica (e fare surf), ma soprattutto, giorno dopo giorno, recupera il senso stesso di sé, scoprendo, o meglio riscoprendo, appena a un passo dalla civiltà dei consumi, del successo e della autoaffermazione, un’esistenza fatta di natura, boschi, mare – più dura e selvaggia certo, ma anche più intensa, libera, giusta. “Mal di casa” è la storia vera di una crisi personale e di un mondo intero, quello della nostra contemporaneità, dei mutui, di esosi affitti da pagare e case vacanza, e una riflessione sulla disuguaglianza sociale e sui nostri modelli di vita.
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Animali si diventa. Femminismi e liberazione animale
Esseri umani e animali sono stati collocati ai due lati di un confine invalicabile, che la scienza ha solo apparentemente messo in discussione ampliando l’idea di «natura» con l’uomo al centro. Questo confine è rimasto netto, nell’immaginario politico, anche in gran parte dei momenti di contatto tra i movimenti femministi e la questione animale, che questo libro racconta. Allora stabilire se l’essere umano sia fuori o dentro la natura non basta, e non spiega perché l’animalità è sempre chiamata in causa nei conflitti che oppongono categorie oppresse – non solo le donne – all’uomo modello, maschio, bianco e proprietario. Che cosa legava le suffragette di fine ‘800 alla lotta contro la vivisezione? Qual è l’eredità dell’animalizzazione delle donne nere durante la schiavitù? Che cosa rende oggi le persone vegane protagoniste di una rottura dei ruoli di genere? E cosa fa della relazione con gli animali un’arma contro la norma eterosessuale? Animali si diventa esplora le storie dell’incontro tra antispecismo e femminismo, in un percorso che si lascia alle spalle le idee universali di umano e animale per muovere in direzione della giustizia sociale multispecie.
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arabpop. rivista di arti e letterature arabe contemporanee. vol. 7: generazioni
Il settimo numero indaga le modalità di trasmissione del patrimonio culturale tra generazioni diverse nelle culture arabe di oggi, esplorando tutti i possibili linguaggi: non solo la letteratura ma anche il cibo, i social network, la musica e la celebrazione delle festività. Il ritratto che emerge dai testi raccolti è – in perfetto stile «Arabpop» – qualcosa di molto familiare: le aspettative, i conflitti e le forme di compromesso che questo numero illustra risulteranno nuove ma allo stesso tempo perfettamente contemporanee anche al pubblico italiano: non è un caso che la famiglia sia un’istituzione centrale su quasi tutte le sponde del Mediterraneo.
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Storie di antifascismo senza retorica
Quelle raccolte e rese vive sul palco e in queste pagine da Arturo Bertoldi e Max Collini sono storie di uno scontro lungo, che dura ancora. Perché il fascismo non finisce nel 1945, ma se è per questo nemmeno l’antifascismo. Non raccontano di una Resistenza generica, quella che per paura di indossare un colore assomiglia sempre più a una macchia grigia, tradendo una storia di lotta che va riconosciuta. In questo libro c’è una Resistenza rossa come il sangue di chi combatté prima e dopo il 25 aprile 1945, «per una libertà diversa da quella americana», come direbbe Gaber. Storie che si rincorrono, tracciando un quadro di continuità che va dall’esperienza di opposizione ai fascismi al potere fino alle suggestioni di altri continenti, sempre alle prese con le battaglie per la giustizia sociale vera e il progresso reale per tutti. «Senza retorica», perché è nelle parole semplici, forti, nei gesti concreti di solidarietà contro la barbarie, che sta il senso vero dell’antifascismo.
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Rebel Rebel. Storie di musica ribelle
14 racconti brevi.
14 vite rivoluzionarie che hanno composto note destinate a rimanere nella storia.
Dal jazz, al rock, al punk passando per il reggae e il rap, per arrivare al pop e al folk.
Differenti geografie, epoche e generazioni per raccontare come la musica sia l’accompagnamento necessario al cambiamento. -
Balla coi libri. 50 anni di controcultura fra passato e presente
18,00 € iva inclusaBalla coi libri. 50 anni di controcultura fra passato e presente
Un libro spontaneo, divertente, appassionante, nato quasi per caso, come spesso succede alle opere più originali e accattivanti, quelle che non si conformano a nessuna “regola di mercato”.
Nella narrazione veloce, travolgente, Marcello Baraghini si racconta a Daniela Piretti: il bambino, il giovane, il capellone, il radicale, il giornalista, il politico, l’editore…
Non una semplice noiosa biografia, però, né una lunga intervista, ma un racconto a due voci, un dialogo che si snoda fra un passato ancora vivido di passioni e di lotte e i nostri incredibili giorni: la pandemia, la guerra e il dissenso sommerso, quello dei giovanissimi e dei meno giovani. La resistenza, i pensieri e l’azione di un mito della controcultura nel racconto complice, ironico e affettuoso di una donna: Balla coi libri trascinerà la lettrice e il lettore nella danza gioiosa degli irriducibili sognatori. -
I fiori chiari
C’ero anch’io, con i ragazzi di cui parla Silla Ferradini in questo suo romanzo, non a Milano ma a Roma, tra piazza di Spagna, il Pincio e svariate ‘covi’ tra cui quello ospitale del primo Partito Radicale di via XXIV Maggio.
C’ero nella pratica quotidiana di liberazione dalle croste della società patriarcale autoritaria che così tanto ancora ci inquietava per le difficoltà, gli inciampi e le depressioni, ma sempre, sempre aggrappati all’idea di un mondo migliore e più giusto, soprattutto e finalmente non più soli.
Silla, che desiderava far diventare questo suo romanzo “bene comune”, è forse l’unico testimone che, da dentro la pancia del movimento dei primi “figli dei fiori”, è riuscito a descrivere quel mio e nostro “nuovo mondo” – Marcello Baraghini -
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La strega. La rivolta delle donne nel romanzo-verità dell’inquisizione
Dedicata alle donne marchiate per secoli con l’assurdo epiteto di “strega”, quest’opera, attraverso l’analisi minuziosa dei processi svoltisi specialmente in Francia ad opera dell’Inquisizione, racconta i misfatti e le persecuzioni di cui sono state vittime le donne per secoli. Oltre a rivolgere un’atto d’accusa alla Chiesa che ha, secondo l’autore, sistematicamente occultato la responsabilità di milioni di morti, è anche un libro autenticamente femminista: un inno alla donna e al suo ruolo di protagonista nella storia dell’umanità.
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GIRO PER FESTIVAL (IN) 2024
Per chi ama pensieri e parole, suoni e visioni, paesaggi artistici e umani, incontri con la bellezza e con l’altro. L’Italia, un Paese ricco di cultura e di storia, si trasforma in un grande palcoscenico con oltre 400 festival che animano ogni angolo della penisola. Dalle montagne alle piccole isole, dai borghi autentici alle metropoli vibranti, c’è un festival per tutti i gusti e per tutte le passioni. La terza edizione di “In giro per festival” è la mappa per orientarsi in questo mare di eventi. 100 festival raccontati in tutti i loro dettagli: le date, i luoghi, le caratteristiche che li rendono unici e originali, gli spettacoli, i concerti e gli ospiti illustri. Ma non solo! La guida include anche 300 segnalazioni di festival piccoli e grandi, famosi o sconosciuti, divisi in 25 categorie. Novità di quest’anno: una sezione dedicata alla sostenibilità, per conoscere i festival che si impegnano a ridurre l’impatto ambientale. Con proposte turistiche e suggestioni per mangiare e dormire in ogni luogo, perché la cultura è un viaggio che coinvolge tutti i sensi e che può far ripartire i territori. “I festival rappresentano un elemento centrale del panorama culturale italiano. A colpire è anche la varietà dei temi proposti da questo mondo, per attrarre pubblici di interesse non ancora sollecitati alla partecipazione a eventi culturali. Dal fumetto alla scienza e alla fantascienza, dalla disperazione alla comunicazione, dal nero al rosa, dalla biodiversità alla poesia, dal cinema asiatico a quello latinoamericano, tutto può diventare festival. Già Flaiano proclamava l’Italia la patria dei festival, Festivalia!”.
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SOVRANI DEL CIBO (I)
Chi decide che cosa mangiamo e a quale prezzo? Chi sono i sovrani del cibo? Un’inchiesta sulla speculazione e la battaglia per la trasparenza alimentare. Dalla metà degli anni Sessanta la produzione di cibo a livello globale è cresciuta del 300%, eppure ancora oggi la malnutrizione continua a ridurre l’aspettativa di vita di milioni di persone: 783 milioni di esseri umani – cioè il 9% della popolazione mondiale – hanno sofferto la fame cronica nel 2023 e più di 333 milioni hanno affrontato livelli acuti di insicurezza alimentare. Il tutto mentre un pugno di multinazionali dell’agroalimentare controllate da pochissimi e ricchissimi fondi speculativi ha registrato negli ultimi anni profitti record, godendo di sussidi andati scapito della salute delle persone e dell’ambiente. Com’è stato possibile questo “sacco del cibo” e quali strumenti hanno a disposizione i consumatori “attivi” per costruire un’alternativa giusta, superando un modello per il quale tre quarti del cibo che consumiamo oggi proviene da sole dodici specie vegetali e da cinque animali? Dall’osservatorio di Altreconomia e di Altromercato, un saggio divulgativo che con il piglio dell’inchiesta economica vuole svelare chi sono i padroni del mercato, discutere di quantità e qualità dei consumi e difendere il diritto umano al cibo. Per cercare di restituire lo scettro a quelli che dovrebbero essere i veri sovrani del cibo: contadini e consumatori.