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Conversazioni con me stesso
Nelson Mandela è una delle figure più suggestive ed emblematiche del Ventesimo secolo, e la sua storia ci offre una preziosa e sempre attuale lezione sulla resilienza. A dieci anni dalla scomparsa, avvenuta il 5 dicembre 2013, il suo archivio privato di documenti autografi, contenenti stralci di vita, pensieri, avvenimenti, sacrifici e vittorie, rimane un tesoro importante per la storia e per l’umanità intera, perché ci regala una visione senza precedenti della sua straordinaria esistenza. “Conversazioni con me stesso” svela ai lettori chi era l’uomo dietro il personaggio pubblico: dalle lettere scritte nelle ore più buie dei suoi ventisette anni di prigionia alla bozza del seguito incompiuto di “Lungo cammino verso la libertà”, la sua autobiografia. Lo vediamo prendere appunti e scarabocchiare durante le riunioni, trascrivere sogni tormentati sul calendario da tavolo nella sua cella a Robben Island, tenere un diario mentre è in fuga durante le lotte antiapartheid dei primi anni Sessanta, chiacchierare con gli amici in quasi settanta ore di conversazioni registrate… Un ritratto intimo che offre la rara possibilità di trascorrere del tempo con l’uomo Nelson Mandela, ascoltando in presa diretta la sua voce: schietta, limpida, privata. Nelson Mandela è nato nel Transkei, Sudafrica, il 18 luglio 1918 ed è morto a Johannesburg il 5 dicembre 2013. Nel 1944 è entrato a far parte dell’African National Congress e si è impegnato contro la politica dell’apartheid del National Party per molti anni, fino all’arresto nell’agosto del 1962. Mandela è rimasto in carcere per più di ventisette anni, durante i quali la sua reputazione di simbolo della resistenza è cresciuta progressivamente agli occhi del movimento antiapartheid. Uscito di prigione nel 1990, ha vinto il Premio Nobel per la pace nel 1993, e l’anno successivo si è insediato come primo presidente del Sudafrica eletto democraticamente.
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