Bastava chiedere! 10 storie di femminismo quotidiano
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Emigrania. I fiori del mare
“Alcuni libri sono esigenti, ci chiedono di mettere in discussione le nostre certezze, di prendere posizione e, a volte, ci chiedono anche di agire. Emigrania è uno di questi libri. È un testo che racconta una storia di dolore, ma anche di speranza e di seconde possibilità.
È la storia di Moussa, ma soprattutto di Moussa, Daniele e Valentina, perché il Moussa che conosciamo attraverso queste pagine è il protagonista dei racconti dei due giovani milanesi che lo hanno ospitato a casa propria, raccogliendone i frammenti di vita e i ricordi.”Francesca Ciardiello e Matteo Bassoli
presidenti di Refugees Welcome Italia“Occhio, è pieno di alieni lì fuori. Di tutti i tipi, ce ne sono. Migranti e stanziali. Sono molti di più di quanti crediamo. Esteriormente sono simili a noi, ma hanno organi diversi dentro. Un cuore diverso dal nostro.
Arrendiamoci.
Ogni resistenza è inutile. Alla fine il mondo sarà loro.”
dalla prefazione di MakkoxCon il sostegno di: Refugees Welcome Italia, associazione che promuove l’accoglienza in famiglia di persone rifugiate per facilitarne l’inclusione sociale e contrastare pregiudizi e stereotipi.
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spogliatoio. il bullismo nella scuola (lo)
Una classe di adolescenti si trova ogni giovedì, prima e dopo l’ora di attività sportive, nei nuovi spogliatoi, dove saranno davvero spogliati, messi a nudo. rivelando gradualmente le inquietudini e sentimenti complessi che li attraversano. Un ritratto non banale, ed estremamente e duramente realistico, del bullismo e dei rapporti di sopraffazione. Età di lettura: da 12 anni.
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Conversazioni in alto mare
Sullo sfondo dell’ipocrisia istituzionale che contrassegna un’Europa formalmente paladina dei diritti umani ma di fatto sempre più arroccata in sé stessa, Riccardo Gatti, da anni impegnato nei soccorsi in mare, ci racconta, in dialogo con Marco Aime, il mestiere del salvare. Così, in queste conversazioni condotte sul «campo», ovvero in navigazione nel Mediterraneo centrale, un «capitano anarchico» e un antropologo che si occupa di migrazioni provano ad analizzare la complessità dei salvataggi in mare e le loro implicazioni, umane ma non solo, così come il clima culturale e la narrazione che intorno a esse si è venuta a creare. Un racconto in diretta che ci aiuta a capire come mai nel giro di poco tempo quelli che erano chiamati «angeli del mare» sono all’improvviso diventati «trafficanti di esseri umani». Contro le retoriche prevalenti, sguaiate da un lato e semplicistiche dall’altro, e soprattutto contro l’indifferenza dei più, queste riflessioni ci fanno entrare nel vivo di uno dei fenomeni più significativi dell’ultimo ventennio. Un fenomeno che è lontano dall’essere concluso e che sta mettendo in gioco i nostri valori più intimi.
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