Peso | 0,00 kg |
---|---|
Titolo | Contro l'ideologia del merito |
Autore | Mauro Boarelli |
Editore/Marca | Laterza |
ISBN | 9788858135242 |
Anno di pubblicazione | 2019 |
book-author | |
Editore/Marca |
recensioni dei clienti
Non ci sono ancora recensioni.
Prodotti correlati
-
-
Il secondo sesso
Con Il secondo sesso Simone de Beauvoir affranca la donna dallo status di minore che la obbliga a essere l’Altro dall’uomo, senza avere a sua volta il diritto né l’opportunità di costruirsi come Altra.
«Testo sacro del femminismo che un editto Vaticano nel 1956 mise all’indice, Il secondo sesso è una riflessione filosofica che applica l’esistenzialismo di Sartre ai temi dell’emancipazione femminile, sottraendo la donna a un destino biologico che la esclude dalla storia, ma anche all’interpretazione fallocentrica di Freud.» – Cristina Taglietti, la Lettura
«Tutto ciò che è stato scritto in questi settant’anni dai vari femminismi, pro e contro di lei, le ricerche, le battaglie, le conquiste nasce da questo libro, raccontato in una lingua squisita, con una cultura immensa, filosofica ed esistenzialista.» – Natalia Aspesi, Robinson
«Un giorno ebbi una rivelazione: questo mondo era maschile; la mia infanzia era stata nutrita da miti forgiati dagli uomini, e io non avevo reagito, proprio come se fossi stata anch’io un ragazzo.»
Con veemenza da polemista di razza, Simone de Beauvoir passa in rassegna i ruoli attribuiti dal pensiero maschile alla donna – sposa, madre, prostituta, vecchia – e i relativi attributi – narcisista, innamorata, mistica. Approda, nella parte conclusiva, dal taglio propositivo, alla femme indépendante, che non si accontenta di aver ricevuto una tessera elettorale e qualche libertà di costume, ma che attraverso il lavoro, l’indipendenza economica e la possibilità di autorealizzazione che ne deriva – sino alla liberazione del suo peculiare “genio artistico”, zittito dalla Storia – riuscirà a chiudere l’eterno ciclo del vassallaggio e della subalternità al sesso maschile. L’avvenire, allora, sarà aperto. Con una determinazione prima sconosciuta e un linguaggio nuovo, che tesse il filo dell’argomentazione attraverso un’originale mescolanza di mito e letteratura, psicoanalisi e filosofia, antropologia e storia, Simone de Beauvoir sfida i cultori del gentil sesso criticando le leggi repressive in materia di contraccezione e aborto, il matrimonio borghese, l’alienazione sessuale, economica e politica. Provoca il pubblico conservatore, cerca il riconoscimento personale, rivendica la solidarietà collettiva. Prefazione di Julia Kristeva. Postfazione di Liliana Rampello.
-
Tracce migranti
Libro dell’associazione culturale Altrinformazione distribuito dal manifesto. Progetto grafico a cura di Carlo Gubitosa. Infografiche a cura di Antonella Carnicelli.
Contributi di Franco Pittau e Giusi Nicolini. Con il patrocinio del centro studi e ricerche IDOS.
“Questo è un libro che celebra la speranza”, scrive Mauro Biani all’inizio di queste pagine. Un libro che racconta l’immigrazione e il suo rovescio, l’altro da noi e noi, il sogno di vivere e la paura di morire. I muri eretti contro un’umanità in cammino e l’eterno desiderio di superarli.
Ma è anche la speranza politica che forme di editoria come questa, non-profit e autoprodotta con il crowdfunding tra i sostenitori dell’associazione Altrinformazione, si diffondano sempre di più. Perché la forma è sostanza.
Buona lettura.
-
Cura comune e potere collettivo. Le sfide dell’infanzia al municipalismo di Barcellona
Un racconto sulle pratiche fondate sui commons, la cura dell’infanzia e le nuove politiche femministe a Barcellona dopo il movimento del 15M, a partire dalle lotte sulla riproduzione sociale. Come af-frontare l’interdipendenza all’interno delle istituzioni? Come imparare collettivamente? Come affron-tare la relazione tra movimenti e istituzioni? Dalla narrazione di esperienze collettive e dall’analisi di concetti teorici emergono le possibili articolazioni tra forme di autogestione e il settore pubblico spa-gnolo. Lì dove le nuove forze femministe hanno tracciato inedite sperimentazioni.
-
Partigiane
Sono storie di incredibile coraggio e di immensa libertà, quelle che troverete nelle pagine di questo libro. Sono le storie, narrate in prima persona, di dieci donne che decisero di partecipare alla Resistenza e che, dopo il 25 aprile, continuarono a fare grandi cose per la Repubblica. Troppo spesso identificate come figure minori della Resistenza – una costante che purtroppo riguarda tuttora le donne in ogni campo –, imbracciarono anch’esse le armi, in montagna e in città, fecero le “staffette”, ciclostilarono volantini con cui diffondevano le proprie idee. Idee di pace, idee di libertà, idee di uguaglianza, idee per un’Italia e un’Europa diverse da quelle in cui erano cresciute. Da Ada Gobetti a Teresa Mattei, passando per Renata Viganò e Ursula Hirschmann, Partigiane racconta la Resistenza con uno sguardo diverso, quello delle donne.
-
-
Non c’è pace. Crisi ed evoluzione del movimento pacifista
In un mondo ancora attraversato da violenze, conflitti, guerre spesso dimenticate o nascoste, il movimento pacifista fatica a trovare spazi. La stagione della grande mobilitazione d’inizio millennio appare lontana anni luce. Cosa è cambiato rispetto a quando il movimento arcobaleno era capace di riempire piazze e di spingere gli italiani a esporre la bandiera della pace alla finestra? Molto meno di vent’anni dopo, la cronaca descrive un paesaggio assai diverso. Il linguaggio della pace non è più pop. Eppure una mobilitazione, soprattutto tra i più giovani, sta crescendo: quella che impone l’ambientalismo come tema globale, irrinunciabile per l’agenda politica. E dalla crisi del movimento pacifista quale lezione può trarre chi oggi scende in piazza contro il cambiamento climatico? Insieme a professori, studiosi, attivisti, politici, abbiamo indagato le possibili cause esterne e interne che hanno contribuito alla “mutazione arcobaleno”. Riflettere su questo potrebbe aiutarci anche a comprendere la portata della nuova ondata di partecipazione e, magari, a non commettere gli stessi errori del passato.
-
STRANIERI PER SEMPRE
In questo saggio agile e appuntito, Giuseppe Civati parte da una domanda apparentemente banale: quanto tempo ci vuole per diventare italiani? Nel cercare una risposta, l’autore ci mette di fronte al paradosso kafkiano di un Paese che anela alla massima libertà di circolazione per le merci, che si vanta di essere meta del turismo globale e globalizzato, ma pretende di decidere come, quando e verso dove si debba spostare metà del pianeta; che considera italiane persone che mai hanno neppure messo piede in Italia e considera straniero chi qui è nato e cresciuto; che mette alla guida delle istituzioni nostalgici del ventennio e dimentica il nostro passato coloniale; che accusa i migranti di rubare il lavoro e si inorgoglisce per il made in Italy costruito sul loro sfruttamento; che si straccia le vesti per il calo demografico ma condanna chi arriva e ignora chi parte. Un Paese di stranieri per sempre, di noi e loro, che rifiuta di fare i conti con se stesso e le proprie contraddizioni.
Sii il primo a recensire “Contro l’ideologia del merito”
Devi essere registrato per pubblicare una recensione.