Peso | 0,00 kg |
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Titolo | Lavorare non basta |
Autore | Marianna Filandri |
Editore/Marca | Laterza |
ISBN | 9788858148877 |
Anno di pubblicazione | 2022 |
book-author | |
Editore/Marca |
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CROCEVIA MEDITERRANEO
Gommoni, sbarchi, motovedette, ONG, scafisti… la spettacolarizzazione dei confini che da anni viviamo nel nostro quotidiano racconta solo una parte della storia. Le prevalenti narrazioni politico-mediatiche rappresentano il Mediterraneo come una barriera «naturale» che divide aree geograficamente e socialmente distanti. Al contrario, il Mediterraneo è – storicamente – uno spazio di incontro e contaminazione, come testimonia questo lavoro «sul campo» condotto a bordo della Tanimar da un gruppo di scienziati sociali che ha dato voce e legittimità a tutti coloro che lo attraversano: migranti, pescatori, marinai, guardacoste, isolani, funzionari delle agenzie europee. Una ricerca che applicando i criteri di una sociologia intesa come pratica pubblica propone di ripensare la «frontiera d’acqua» del Mediterraneo. Affinché non sia più un confine arbitrariamente tracciato sulla mappa, ma torni a essere uno spazio comune abitato da una pluralità di attori sociali che non solo lo rimettono costantemente in discussione, ma già oggi vanno prefigurando futuri post-nazionali in grado di oltrepassare il controllo statale della mobilità.
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Tracce migranti
Libro dell’associazione culturale Altrinformazione distribuito dal manifesto. Progetto grafico a cura di Carlo Gubitosa. Infografiche a cura di Antonella Carnicelli.
Contributi di Franco Pittau e Giusi Nicolini. Con il patrocinio del centro studi e ricerche IDOS.
“Questo è un libro che celebra la speranza”, scrive Mauro Biani all’inizio di queste pagine. Un libro che racconta l’immigrazione e il suo rovescio, l’altro da noi e noi, il sogno di vivere e la paura di morire. I muri eretti contro un’umanità in cammino e l’eterno desiderio di superarli.
Ma è anche la speranza politica che forme di editoria come questa, non-profit e autoprodotta con il crowdfunding tra i sostenitori dell’associazione Altrinformazione, si diffondano sempre di più. Perché la forma è sostanza.
Buona lettura.
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Non c’è pace. Crisi ed evoluzione del movimento pacifista
In un mondo ancora attraversato da violenze, conflitti, guerre spesso dimenticate o nascoste, il movimento pacifista fatica a trovare spazi. La stagione della grande mobilitazione d’inizio millennio appare lontana anni luce. Cosa è cambiato rispetto a quando il movimento arcobaleno era capace di riempire piazze e di spingere gli italiani a esporre la bandiera della pace alla finestra? Molto meno di vent’anni dopo, la cronaca descrive un paesaggio assai diverso. Il linguaggio della pace non è più pop. Eppure una mobilitazione, soprattutto tra i più giovani, sta crescendo: quella che impone l’ambientalismo come tema globale, irrinunciabile per l’agenda politica. E dalla crisi del movimento pacifista quale lezione può trarre chi oggi scende in piazza contro il cambiamento climatico? Insieme a professori, studiosi, attivisti, politici, abbiamo indagato le possibili cause esterne e interne che hanno contribuito alla “mutazione arcobaleno”. Riflettere su questo potrebbe aiutarci anche a comprendere la portata della nuova ondata di partecipazione e, magari, a non commettere gli stessi errori del passato.
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L’Italia vuota. Viaggio nelle aree interne
Esiste un’Italia dove i paesi si spopolano, la popolazione invecchia e il paesaggio perde la mano dell’uomo. È un’Italia vuota, che però contiene – molto più di quanto si pensi – il futuro del nostro Paese. Terre alle prese con le trasformazioni climatiche, con i mutamenti dell’economia mondiale, percorse incessantemente da flussi di umani. Dalle rilucenti valli occitane del Piemonte al cuore antico della Sardegna, passando per i colori caldi dell’Appennino centrale, nei paesi sabbiosi delle coste del mar Ionio, sotto il vulcano più grande del continente, tra i migranti del Friuli: un viaggio ai margini del nostro Paese, un Paese molto più grande e vario di come si autorappresenta, alla scoperta di uno spazio ancora aperto al possibile.
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People power. Proteste che hanno cambiato il mondo
Nel corso della Storia, alcune grandi proteste pacifiche hanno contribuito a fare del mondo un posto migliore. Alcune persone si sono arrampicate sugli alberi per salvare una foresta tropicale, altre sono affondate nel fango fino alle ginocchia pur di ottenere il diritto di voto; altre ancora scendono in piazza il venerdì per salvare il pianeta. Quando le persone coraggiose uniscono le loro forze per lottare per ciò in cui credono… succedono cose straordinarie! Grazie alle storie raccontate in questo libro, scoprirai quanto potere abbiano le persone e che non esiste magia più grande. Età di lettura: da 6 anni.
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lavoro ecoautonomo. dalla sostenibilità del lavoro alla praticabilità della vita
In un mondo in cui il lavoro domina il nostro quotidiano, condizionando la stessa identità sociale, vanno emergendo nuove realtà – come le Reti di economia solidale con i GAS, i mercati autogestiti di Genuino Clandestino o i Centri di Sperimentazione Autosviluppo – che fondano la propria attività sull’autorganizzazione delle produzioni, sulla creatività sociale e sulle relazioni di utilità (non di utilitarismo) tra lavoratori produttori e cittadini critici. Grazie a questo “fare” che spesso prende la forma delle piccole cose, si sta configurando un lavoro vernacolare denso di valori, emozioni e qualità dell’esperienza. Un approccio inedito, basato su una forte istanza di autonomia, che i singoli protagonisti esprimono inventando un nuovo alfabeto, con il quale danno voce ai loro differenti modi non solo di lavorare ma soprattutto di vivere. Introduzioni di Cristina Cometti e Lucia Bertell. Postfazioni di Federica de Cordova, Antonia De Vita, Giorgio Gosetti.
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