Peso | 0,00 kg |
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Titolo | Libro dei perché. Ediz. a colori (Il) |
Autore | Rodari Gianni |
Editore/Marca | Einaudi Ragazzi |
ISBN | 9788866567509 |
Anno di pubblicazione | 2022 |
book-author | |
Editore/Marca |
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Quinto Sinfonie
Joaquín Salvador Lavado nasce in Argentina da genitori immigrati dalla Spagna e precisamente dall’Andalusia. Viene chiamato subito Quino per non confonderlo con lo zio Joaquín Tejón, pittore e disegnatore pubblicitario che gli fa scoprire, quando aveva solo tre anni, la passione per il disegno.
Si iscrive alla Scuola di Belle Arti di Mendoza, ma la abbandona prima di concluderla, stanco di disegnare “anfore e gessi”: la sua strada è quella di disegnatore di fumetti e di umorista.
Nel 1954 si trasferisce a Buenos Aires e inizia a bussare a tutte le redazioni di giornali e riviste. Finalmente il settimanale “Esto es” di Buenos Aires gli pubblica la prima striscia: da quel momento inizia la sua straordinaria carriera.
Nel 1963 appare il suo primo libro umoristico Mundo Quino, e nel 1964 nasce ufficialmente Mafalda su “Gregorio” supplemento umoristico della rivista “Leoplán” e dal 29 settembre 1964 il settimanale “Primiera Plana” inizia a pubblicare regolarmente Mafalda che dal ’65 si trasferirà su “El Mundo”.
Nel 1968 le strisce di Quino appaiono per la prima volta in Italia, in una antologia, ma è del 1969 il primo libro Mafalda la contestataria, con prefazione di Umberto Eco.
Il successo di Quino è ormai internazionale (in Spagna però il regime di Franco impone che sulla copertina dei suoi libri venga messa una banda con la scritta “Per adulti”).
Il 1976 vede il trasferimento a Milano del disegnatore e della moglie (anche per ragioni politiche), ma appena possibile Quino torna a vivere in Argentina.
Tanti i premi internazionali ottenuti, ricordiamo solo che nel 1982 viene eletto dai colleghi di tutto il mondo “Disegnatore dell’anno” e che nel 1986 vince la Seconda Biennale internazionale di arti plastiche dell’Avana.
Avvenimento davvero straordinario: a Buenos Aires nel 1994 viene inaugurata Plaza Mafalda nel quartiere di Colegiales.
Innumerevoli le mostre e il successo delle sue strisce in ogni paese del mondo (Cina compresa).
Nel 2004 gli è stata anche attribuita la più grande onorificenza milanese, l’Ambrogino d’Oro.
Nel 2020, a seguito delle conseguenze di un ictus, si spegne a Mendoza il 30 settembre. -
capitalismo cannibale
Debito schiacciante, lavoro precario e mezzi di sostentamento assediati; servizi in calo, infrastrutture fatiscenti e confini induriti; violenza razziale, pandemie mortali e condizioni meteorologiche estreme; il tutto sovrastato da disfunzioni politiche che bloccano la nostra capacità di immaginare e attuare soluzioni alternative. Questo libro è un’immersione profonda nella fonte di tutti questi orrori. Diagnostica le cause della malattia e dà i nomi dei colpevoli.
‘Capitalismo cannibale’ è l’espressione che usa Nancy Fraser per definire il sistema sociale che ci ha portato a questo punto. La metafora del cannibale è calzante per l’analisi della società capitalista caratterizzata da una frenesia alimentare istituzionalizzata in cui il piatto principale siamo noi. Ma Fraser precisa e amplia anche la parola ‘capitalismo’ che, a suo giudizio, designa un ordine sociale che consente a un’economia orientata al profitto di predare i supporti extra-economici di cui ha bisogno per funzionare: la ricchezza espropriata dalla natura e dai popoli assoggettati; le molteplici forme di lavoro di cura, cronicamente sottovalutate quando non del tutto disconosciute; i beni e i poteri pubblici che il capitale richiede e allo stesso tempo cerca di limitare; l’energia e la creatività delle persone che lavorano. Per questa ragione la parola capitalismo non si riferisce a un tipo di economia, ma a un tipo di società: quella che autorizza un’economia ufficialmente designata ad accumulare valore monetizzato per gli investitori e i proprietari, mentre divora la ricchezza non economizzata di tutti gli altri. Come l’uroboro che si mangia la coda, la società capitalista è pronta a divorare la sua stessa sostanza.
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Rinascimento Psichedelico: La riscoperta degli allucinogeni dalle neuroscienze alla Silicon Valley
Attenta panoramica sull’odierna riscoperta degli allucinogeni in ambito medico, psicoterapeutico, spirituale, creativo e culturale. Ampio spazio è riservato agli ultimi sviluppi della ricerca scientifica in corso nel mondo e alle possibili applicazioni di Lsd, Mdma, psilocibina e altri enteogeni per la psicoterapia, le dipendenze e vari disturbi mentali. Si parla anche del crescente interesse per le cerimonie indigene tradizionali basate sugli allucinogeni, con specifiche informazioni sulle varie sostanze e un intero capitolo dedicato al diffuso ricorso alle “microdosi psicoattive” in molti ambiti odierni.
Ci sono poi sezioni dedicate al contesto storico-culturale e all’ampia produzione artistica legata all’intero “fenomeno”, portando in primo piano l’impegno di ricercatori e scrittori, creativi ed esperti che danno vita a questo revival globale in maniera aperta e collaborativa. Un movimento che va attirando anche il forte interesse dei media (soprattutto nel mondo anglofono) e promette di integrare conoscenze e pratiche millenarie con l’odierno scenario occidentale. E dove crescono le voci che chiedono la revisione dell’attuale, fallimentare proibizionismo e l’affermazione della libertà di ricerca anche sulle sostenza psicotrope. -
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Il diario di Adamo ed Eva
In un’epoca in cui l’amore eterno sembra passato di moda sia come mito romantico che come sogno degli adolescenti, Mark Twain ce ne rinnova la speranza. Il segreto è quello della tolleranza, che nell’accettazione delle reciproche fastidiose diversità consente di raggiungere il traguardo faticoso di una vita in comune. L’amore eterno qui sulla terra non è un tenero idillio, ma una laboriosa conquista.
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Storie incredibili. Cinque racconti del mistero
Per Edgar Allan Poe non servono grandi introduzioni, celebre com’è per le atmosfere gotiche delle sue storie dell’orrore e dei gialli psicologici. Il nuovo Oblò è dedicato a lui e a cinque dei suoi racconti del mistero, tutti illustrati da Radiocomandero. Prima di iniziarne la lettura, assicurarsi di avere un cuore forte.
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Portami al mare: Un viaggio nel Mediterraneo per piccoli scienziati.
Il nostro mare è in pericolo. L’inquinamento è alle stelle e il sistema economico sembra non esserne preoccupato. Ci penseranno i bambini a salvarlo! Una guida curata da due scienziati – biologi del mare – che ci insegna che l’ecologia non è un gioco e che – per salvare il nostro pianeta – bisogna prima conoscerlo. Il libro contiene i disegni (da ritagliare) di tutti gli abitanti del nostro mare Mediterraneo. Età di lettura: da 6 anni.
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