Peso | 0,00 kg |
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Titolo | Una buona economia per tempi difficili |
ISBN | 9788858130742 |
Anno di pubblicazione | 2003 |
Autore | |
Editore/Marca |
Una buona economia per tempi difficili
24,00 € iva inclusa
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L’economia trasformativa. Per una società dei diritti, delle relazioni e dei desideri
Un libro radicale, per cambiare davvero modello: dal capitalismo, che mercifica ogni cosa, alle economie “umane”, solidali e trasformative, che permettono di prendersi cura di sé, degli altri, del pianeta.
L’uomo non è solo economia: è soprattutto diritti, relazioni, desideri. È il cittadino e il coltivatore di una società in transizione, dove è necessario e urgente trovare una soluzione sistemica alle catastrofi ambientali, sociali e umane provocate dall’attuale sistema economico.
Questo libro raccoglie i testi di liberi pensatori accomunati dalla visione di un’economia e una società più giuste e solidali.
Al bando le false soluzioni -quasi ossimori- come lo “sviluppo sostenibile” o il “green new deal”. La proposta è “fuoriuscire dall’economia” che uccide, inquina, controlla e puntare tutto sulla creazione di “valore” (prima che di merci o denaro) che affonda le radici in rapporti di produzione, scambio e fruizione liberi dalle costrizioni del mercato.L’obiettivo è una società e un’economia del bem viver, fondata sul rispetto del Creato e su “comunità locali solidali”, dove il lavoro comprenda le attività di cura e “manutenzione” della vita. Un mondo possibile che vive già in mille esperienze territoriali -diffuse in tutta Italia, ad esempio in Campania e Sicilia- di agroecologia, partecipazione, autogestione, mutualismo ed ecofemminismo; comunità dove si praticano democrazia, condivisione e ridistribuzione. O nella Scuola per l’Economia Trasformativa, che valida e promuove il radicamento quotidiano, la facilità di comprensione e il consenso popolare di questo mondo possibile.
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ipocrisia dell’abbondanza. perché non compreremo più cibo a basso costo (l’)
È stata definita una ‘tempesta perfetta’ quella che si è abbattuta sull’Occidente. La guerra, la crisi energetica e l’emergenza climatica hanno sconvolto le nostre vite quotidiane. Per la prima volta nella memoria recente, tra profezie di scaffali vuoti al supermercato e rischio di carestia globale, è sembrata addirittura minacciata la disponibilità di cibo sulle nostre tavole. Ma le cose sono andate sul serio come ci hanno raccontato i media? Che ruolo ha avuto la speculazione finanziaria? E la politica, quali interessi sta tutelando? Se è vero che siamo al cospetto di una crisi di sistema senza precedenti, occorre tirarne le fila senza cedere ad allarmismi e narrazioni fuorvianti. Di certo a essere saltato è il dogma del sotto costo, con i prezzi in salita mentre gli stipendi in Italia restano fermi al palo. A crescere è allora anche la frustrazione al supermercato, tra chi vuole ancora fare scelte ecosostenibili, ma vede svuotarsi il portafogli. Sottrarsi a questo ricatto morale è l’unica via d’uscita dal vicolo cieco in cui ci troviamo.
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L’economia è cura. Una vita buona per tutti: dall’economia delle merci alla società dei bisogni e delle relazioni
L’economia è cura. E prendersi cura, di sé e degli altri, è il primo passo per un radicale cambio di prospettiva: la reciprocità e la dipendenza consapevole dall’altro/a sono l’antidoto più sovversivo all’individualismo. Per una vita buona. “Il passaggio da una società di mercato centrata sulla produzione di merci e sul profitto a una società di economia domestica, centrata sul bisogno e sulla libertà-in-relazione di tutti gli esseri umani, significa il cambio di paradigma decisivo della nostra epoca.” Il libro “L’economia è cura” di Ina Praetorius è un invito a cambiare paradigma, a partecipare a una “care revolution” che costruisca un linguaggio e un’economia differenti, alla ricerca di una “felicità interna lorda” e di un sistema economico e sociale capace di soddisfare i bisogni di tutti, senza discriminazioni. Scrive nella postfazione il filosofo Roberto Mancini: “quando Praetorius afferma che l’economia è cura non sta semplicemente proponendo un’altra economia, ci sta richiamando a vedere il senso del modo umano di stare al mondo”. Contro la logica del potere (maschile), Praetorius “ci fa riconoscere che esiste la coralità umana e dei viventi”. Un libro che non solo auspica una profonda e radicale trasformazione del sistema di vita che oggi informa il mondo globalizzato, ma che ci chiede di prenderci cura?di tale transizione. Saggio introduttivo di Adriana Maestro. Prefazione di Luisa Cavaliere. Posfazione di Roberto Mancini.
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