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Topo Tipo & Topo Tapo
Chi ha paura della favola antica? Il grande Roberto Piumini e l’ironica Irene Volpiano, senza timore, giocano con il mitico Esopo
Il topo di campagna e il suo amore per il quieto vivere e il topo di città che nel lusso tiene sempre in esercizio la sua paura.Intorno a un tavolo, due amici stanno assaporando pietanze semplici. Il topo di città è a pranzo dal topo di campagna. Non che non apprezzi la quiete che lo circonda, ma in città è tutta un’altra cosa… Così invita il suo compare campagnolo ad andarlo a trovare. Per lui, però, la vita in città si rivela troppo avventurosa. Sono effettivamente molte le attrattive, compreso il bagno in piscina, ma il prezzo da pagare è molto alto. Da un pericolo all’altro, da una paura a un terrore: le trappole a molla, la ramazza del cuoco, gli artigli del gatto, i grandi piedi. Il cuore del topo di campagna è sottosopra e lo stomaco ancora vuoto. I biscotti mangiati con il patema, non fanno per lui: meglio riprendere la bici e tornare alla pace di sempre. Età di lettura: da 5 anni.
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Lavoretti
Boosta Pazzesca, ventiquattrenne che vive da sempre al Laurentino 38, ammira e invidia chi ha un lavoro vero che fa guadagnare i soldi veri. Lei e chi le sta intorno si sono sempre arrangiati con lavori rimediati, in bilico, sottopagati, non pagati, in regola, in nero, a tempo determinato. Ma pure lavori inventati e disperati, come suo zio Spartaco, elettricista che campa facendo allacci abusivi molto creativi. E c’è pure chi non è mai riuscito a lavorare e dall’ufficio di collocamento (che ora di chiama centro per l’impiego ma pure con un altro nome funziona male uguale a prima) si aspetta ormai la pensione dopo decenni di onorato disservizio. Insomma, si tratta sempre di lavoretti. Il precariato è una realtà vissuta da tanti. Lavoretti vuole raccontarlo con la serietà che merita attraverso l’ironia leggera e disincantata tipica del personaggio di Boosta Pazzesca. Le vicende sono ambientate a Roma, metropoli dalle grandi possibilità e dalle infinite inculate lavorative. Non c’è spazio per il piagnisteo che spesso accompagna questa tematica, ma neanche per una narrazione superficiale o soltanto comica. L’intenzione è quella di mostrare con crudezza le avventure che vive quotidianamente una ragazza onesta (senza dubbio) e seria (più o meno…) quando ha delle pretese: trovare un impiego, poter lavorare in un ambiente sereno, essere pagata per questo.
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Merlo e le emozioni.
Quante emozioni diverse si possono provare in una giornata?
Unisci le tessere per seguire le avventure di Merlo e leggi la storia sul retro.RECENSIONE:
Merlo e i colori – Merlo e la merenda – Merlo e le emozioni – Merlo e gli opposti
Sperimentare, tracciare nuove strade, tastare percorsi inusitati: al gusto per la ricerca continua, la squadra di Sinnos ci ha abituati da tempo, basti pensare all’instancabile lavoro che costantemente ha condotto e conduce sull’alta leggibilità in tutte le sue forme e applicata alle più variegate proposte editoriali. E proprio in quest’ottica di sperimentazione e continuo stuzzicamento della curiosità del lettore con un’attenzione speciale all’accessibilità, vanno due delle novità più recenti e singolari dell’editore romano: Merlo e i colori e Merlo e la merenda. Qui, grazie al coinvolgimento di due bravi autori – Gloria Francella e Giulio Fabroni – ciò che viene offerto ai bambini è un libro insolito, nell’uso e nel formato, un libro a carte sciolte da leggere e da ricomporre come un puzzle. Un libro-gioco, insomma.
Ognuno dei due titoli presenta una storia semplice, suddivisa non in comuni pagine ma in carte che riportano su un lato un frammento narrativo (puntualmente numerato per evidenziare la successione) e sull’altro un pezzetto di illustrazione. Messe insieme le carte consentono di ricostruire il racconto e l’immagine ad esso associata: immagine che risulta “in divenire”, che segue cioè i diversi passaggi della narrazione in Merlo e i colori e che appare invece statica, prediligendo cioè la rappresentazione di un singolo momento della storia (quello conclusivo) in Merlo e la merenda. Il primo vede il protagonista – Merlo appunto – chiedere l’aiuto dei suoi amici perché stufo di vedersi così nero. Grazie a una sfilza di compagni generosi – dal gatto la coniglio, dal leone all’uccellino fino all’insospettabile coccodrillo – il pennuto mette insieme un bouquet multicolore con cui ravviva felicemente la sua coda. Anche nel titolo gli amici hanno un ruolo chiave: qui di mezzo c’è una bella fetta di anguria, trovata da Merlo e apprezzata dalla più variegata combriccola in cui accanto alla gallina e al suo pulcino ghiotti di semi si accomodano topi, conigli e volpi, ma anche api, ragni e coccinelle, a cui si accodano coi loro ritmi gufi, tartarughe e lumachine.
Le storie scritte da Gloria Francella, già apprezzata autrice di Pino ha perso le parole, sono dunque molto lineari e a misura di piccolissimo lettore. Già apprezzabili da bambini di due anni e mezzo o tre, queste non lasciano tuttavia indifferenti anche lettori più grandi, magari alle prese con le prime esperienze di lettura autonoma, grazie alla font amichevole scelto da Sinnos (LEGGIMIPRIMA, impiegata da Sinnos nelle suoi volumi ad alta leggibilità per lettori più insesperti) e al meccanismo ludico che rinnova, amplifica e arricchisce il piacere narrativo.
Non solo. Proprio il fatto che si tratti di un libro-gioco, che al gusto per la storia unisce quello per la ricomposizione secondo il modello del puzzle, si deve un altro aspetto interessante di queste due recenti proposte. Il formato in cui si presentano Merlo e i colori e Merlo e la merenda – 12 carte sciolte, cartonate e robuste – lo rende infatti più maneggevole anche da parte di bambini che faticano a interagire con pagine sottili e standard. Inoltre, la peculiare libertà d’uso offerta dal prodotto, ben espressa dalla dicitura riportata sul retro della confezione (“Un libro fatto di carte con un’immagine da comporre e una storia da raccontare”), fa sì che il lettore possa fare uso o meno delle parole scritte, che possa scegliere cioè tra il leggere il pezzetto di storia e collocare la figura, collocare la figura e raccontare da sé la storia, collocare la figura e godersi in silenzio il valore estetico e narrativo del quadro, insomma che possa con egual libertà e dignità approcciarsi alla narrazione nella maniera che gli è più congeniale e che lo solletica maggiormente. Il che non è affatto scontato perché, nel sottolineare implicitamente come non ci sia un giusto e uno sbagliato, un meglio e un peggio, e nel valorizzare l’aspetto del piacere e del divertimento connesso all’esperienza di lettura, si contribuisce a valorizzare il lettore, anche con esigenze speciali, nella sua singolare individualità.
Nel 2019 la collana che vede Merlo protagonista si è arricchita di due nuovi volumi che condividono con i precedenti caratteristiche compositive e stilistiche ma anche qualità in termini di accessibilità. Si tratta, in particolare, di Merlo e gli opposti e Merlo e le emozioni, il cui focus è chiaramente anticipato dai rispettivi titoli. Anche in questo caso, un libro (Merlo e gli opposti) prevede la ricomposizione di un’immagine complessiva statica in cui il protagonista compare su una sola tesserina, mentre l’altro (Merlo e le emozioni) prevede la ricomposizione di un’immagine complessiva dinamica in cui Merlo viene ripreso nelle sue diverse azioni. Più semplice il primo, più stravagante il secondo, entrambi riescono nel non banale intento di parlare davvero, nelle figure e nelle parole, ad altezza di bambino.
ALTRE ANNOTAZIONI SULLA STORIA Storie lineari e brevi con diversi personaggi coinvolti.
ALTRE ANNOTAZIONI SUL TESTO Prevalenza di frasi brevi o coordinate. Lessico quotidiano. Font ad alta leggibilità leggimi.
ALTRE ANNOTAZIONI SULLE IMMAGINI Immagini piacevoli, fresche, colorate, ben contrastate. -
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Gemelle. Ediz. a colori
Manca poco al Natale. In quella bella casa, si muovono una bambina e un cane. Lui la osserva mentre lei compie gesti insoliti: si taglia le lunghe trecce, indossa due giubbotti, due cappelli e calza a fatica due paia di stivali. Prende sulle spalle due zainetti ed esce, seguita dal cane. Con lui, attraversa la città. Dove starà andando? Un silent book tenero e commovente, ma anche forte e pieno di speranza, come l’immagine di un uccellino che non si rassegna a cedere alla neve dell’inverno. Età di lettura: da 6 anni.
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Flutti. Ediz. a colori
Un ragazzo trova sulla spiaggia una vecchia macchina fotografica portata dai flutti, e, nel rullino, le foto di una vita sottomarina fantastica. L’ultima immagine è, invece, quella di una bambina, che ha in mano una foto di un bambino, che ha in mano una foto di una bambina… In una vertigine di ritratti, il ragazzo scopre di essere l’ultimo di una lunga serie di “fotografi” che, nel corso del tempo, come lui hanno avuto fra le mani questa fotocamera. Il ragazzino fa una foto a se stesso e restituisce la macchina all’oceano e ai suoi straordinari abitanti fino al prossimo approdo dove qualcuno la raccoglierà. Età di lettura: da 3 anni.
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Armstrong. L’avventurosa storia del primo topo sulla Luna
L’avventuroso viaggio verso la Luna di un topo astronauta ancora prima dell’Uomo.
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Gli invincibili
«Hanno “aperto il mondo del possibile”. Eroi, ribelli. Campioni dello sport, della musica, delle grandi battaglie civili, dei piccoli gesti di ogni giorno. Kwame Alexander li chiama Invincibili.» – Giulia Ziino, la Lettura
Il libro è arricchito dalle biografie dei più importanti atleti, poeti, musicisti e artisti afro-americani.
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Io parlo come un fiume
Vincitore Premio Andersen 2022. Miglior albo illustrato
Ogni mattina al suo risveglio, le parole si affacciano sulle sue labbra. Parole che gli si aggrovigliano in gola. E quello che il bambino sa per certo è che sarà un nuovo giorno di silenzio a scuola. In fondo alla classe, spera sempre di non essere chiamato a rispondere, ma quando il maestro lo chiama a parlare, ecco che di nuovo tutto s’intreccia e gli occhi dei compagni ridono puntati sulla sua balbuzie. E poi, un posto tranquillo: il corso del fiume scelto dal padre per far passare rabbia e lacrime. Ed è l’acqua sempre in movimento che suo padre gli mostra a fargli vedere che lui parla proprio come un fiume. Una storia illuminata e illuminante sulla potenza dell’amore, sulla capacità di superare le difficoltà, sulla bellezza della poesia. Età di lettura: da 6 anni.
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Uomini Animali
C’è salvezza anche per gli animali? Una risposta cristiana. La Scrittura e la sapiente riflessione dei padri della chiesa offrono un approccio positivo e ponderato al rapporto tra animale e uomo, mostrando che a quest’ultimo non è dato un potere arbitrario e assoluto, bensì la responsabilità di custodire il creato quale mandatario di Dio. L’uomo, cioè, non è isolato al centro della creazione, ma è posto in una grande comunione di creature: al centro ci sono solo Dio, la comunione e l’amore.
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Un lupo alla finestra?
A chi non è capitato almeno una volta di sbirciare attraverso i vetri delle case altrui? Ogni finestra nasconde una sorpresa, ma l’importante è non fermarsi alle apparenze! Quello che sembra orribile poi non lo è e quello che sembra innocuo… Un libro per i più piccoli, pieno di finestre, con molte sfumature di rosa, alcune di grigio e qualcuna molto noir! Età di lettura: da 3 anni.
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Un viaggio gattesco
Un libro in forma di carte. Su un lato c’è un immagine da comporre seguendo particolari e indizi, sul retro il testo racconta una storia ironica di gatti in viaggio e amici. Età di lettura: da 3 anni.