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Processo a Julian Assange. Storia di una
“Uno stupratore, un terrorista e una spia che ha sulle mani il sangue di innocenti”. Con queste pesantissime accuse Julian Assange – giornalista che con la sua organizzazione WikiLeaks ha rivelato al mondo le prove di crimini di guerra, torture e altri sporchi segreti dei potenti – da oltre un decennio è al centro di una feroce e sistematica persecuzione politica: indagato in Svezia per stupro e negli Stati Uniti per spionaggio, rifugiato per sette anni nell’ambasciata ecuadoriana a Londra, dal 2019 Assange è rinchiuso nel famigerato carcere di massima sicurezza di Belmarsh, la Guantánamo britannica, in attesa della decisione sull’estradizione richiesta dagli Stati Uniti, dove l’attivista australiano rischia fino a 175 anni di carcere. In questo libro appassionante e inquietante Nils Melzer, relatore speciale delle Nazioni Unite sulla tortura, presenta i risultati della sua rigorosa indagine sul caso Assange, documentando nei dettagli come i governi di Stati Uniti, Regno Unito, Svezia ed Ecuador abbiano messo illegalmente a tacere il fondatore di WikiLeaks. Le sue rivelazioni sono esplosive: Assange ha dovuto affrontare gravi violazioni del diritto a un giusto processo, prove manipolate, tortura psicologica, sorveglianza costante, diffamazioni e intimidazioni. Un vero e proprio calvario che Daniel Ellsberg, whistleblower dei Pentagon Papers, ha definito “lo scandalo giudiziario del secolo”. Prefazione di Stefania Maurizi
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Il potere segreto. Perché vogliono distruggere Julian Assange e Wikileaks
19,00 € iva inclusaIl potere segreto. Perché vogliono distruggere Julian Assange e Wikileaks
Nella cella di una delle più famigerate prigioni di massima sicurezza del Regno Unito, un uomo lotta contro alcune delle più potenti istituzioni della Terra che da oltre un decennio lo vogliono distruggere. Non è un criminale, è un giornalista. Si chiama Julian Assange e ha fondato WikiLeaks, un’organizzazione che ha profondamente cambiato il modo di fare informazione nel XXI secolo, sfruttando le risorse della rete e violando in maniera sistematica il segreto di Stato quando questo viene usato non per proteggere la sicurezza e l’incolumità dei cittadini ma per nascondere crimini e garantire l’impunità ai potenti. Non poteva farla franca, doveva essere punito e soprattutto andava fermato. Infatti da oltre dieci anni vive prigioniero, prima ai domiciliari, poi nella stanza di un’ambasciata, infine in galera. È possibile che a un certo punto venga liberato, oppure rimarrà in prigione in attesa di una sentenza di estradizione negli Stati Uniti e poi finirà sepolto per sempre in un carcere americano. Con lui rischiano tutti i giornalisti della sua organizzazione. L’obiettivo è distruggerli e farlo in modo plateale. Stefania Maurizi è l’unica giornalista che ha lavorato fin dall’inizio, per il suo giornale, su tutti i documenti segreti di WikiLeaks, a stretto contatto con Julian Assange, incontrandolo molte volte. Ha contribuito in maniera decisiva alla ricerca della verità, citando in giudizio quattro governi – gli Stati Uniti, l’Inghilterra, la Svezia e l’Australia – per accedere ai documenti del caso. Gli abusi e le irregolarità emersi da questo lavoro d’inchiesta sono entrati nella battaglia legale tuttora in corso per la liberazione del fondatore di WikiLeaks. In queste pagine ripercorre tutta la vicenda, con documenti inediti… Prefazione di Ken Loach.
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Julian Assange. Niente è come sembra
Questo libro vuole dare voce all’uomo a cui è stata tolta, a un programmatore, un giornalista e un editore australiano. A Julian Assange, l’anima di WikiLeaks: insurrezione mediatica, una reazione alla narcotizzante omogeneità della stampa mainstream che da decenni ci impone una totale uniformità di vedute. Ci impone di accettare i piani di promozione di un ordine egemonico planetario un programma che non suscita la passione popolare. E sembrava riuscirci fino all’arrivo di Julian Assange, il giornalista che non vende propaganda. Vende documenti e fatti. Questo libro propone una diversa versione della storia recente, la stessa che Julian Assange voleva che fosse esposta e per la quale sta pagando un caro prezzo. Leggendolo, scoprirete che “niente è come sembra”. Che il “cattivo” non è tanto cattivo. Che il “buono” non è poi tanto buono. E che la storia non può essere raccontata in bianco e nero. Perché raccontata così, è soltanto una bugia. Ma soprattutto scoprirete che la manipolazione dell’informazione è capillare al punto da farvi digerire la legittimità di una repressione diretta non più verso colui che commette un crimine, ma verso colui che lo denuncia. La lotta di Assange non è solo una lotta per contrapporre la verità alla bugia e la trasparenza alla segretezza. E nemmeno solo una battaglia per la libertà di stampa e di espressione. La sua è una lotta per la sopravvivenza della stessa democrazia. È quindi una lotta per tutti noi.
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Distruggere Assange. Per farla finita co
L’11 aprile 2019 l’editore di WikiLeaks Julian Assange viene trascinato fuori dall’ambasciata ecuadoriana a Londra, che gli aveva dato asilo politico nel 2012. È così che inizia la violenta persecuzione senza risparmio di mezzi da parte delle superpotenze occidentali – gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e i loro alleati muti – ai danni di un unico uomo in carne e ossa. Una macchina messa in piedi con il preciso scopo di distruggerlo fisicamente e psicologicamente, per scoraggiare tutti gli “altri Assange” che, ovunque nel mondo, intendano portare avanti l’ideale del giornalismo di interesse pubblico. Con l’arresto inizia anche il «diario emotivo» di Sara Chessa, che fino al presente ha vissuto e documentato da Londra la vicenda di Assange, il processo e le azioni degli attivisti per i diritti umani che si sono uniti alla battaglia per un’idea veramente democratica di civiltà. Una narrazione alternativa e libera, lontana dai toni della campagna diffamatoria preparata per Julian Assange dai suoi oppressori, un racconto fatto di persone e di speranze che restituisce al pubblico la dimensione autentica di questa vergognosa pagina della Storia occidentale. Introduzione di Antonio Cecere; Con un’intervista inedita a John Shipton, padre di Julian Assange.
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contro la secessione dei ricchi. autonomie regionali e unità nazionale
14,00 € iva inclusacontro la secessione dei ricchi. autonomie regionali e unità nazionale
È vero, il regionalismo italiano funziona male. La soluzione sta nella proposta di un’autonomia regionale differenziata? Ma questa non determinerebbe una secessione di fatto delle regioni più ricche? Gianfranco Viesti, uno dei principali esperti di coesione territoriale, ci guida nel dipanare una materia tanto intricata quanto decisiva.
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In giro per festival 2023-2024. Guida nomade agli eventi culturali. festival di pensiero, letteratura, musica, teatro, cinema e arte
L’edizione 2023-2024, aggiornata e ampliata, della nostra Guida ai festival di cultura in Italia.
Per chi ama pensieri e parole, suoni e visioni, paesaggi artistici e umani, incontri con la bellezza e con l’altro.
L’Italia è un grande palcoscenico. Questa guida è una mappa inedita, aggiornata, che raccoglie oltre 350 festival imperdibili in Italia: eventi di pensiero, letteratura, cinema, teatro, musica, arte e ambiente.
100 festival raccontati in tutti i loro dettagli: le date, il luogo e lo scenario, le caratteristiche che li rendono unici e originali, spettacoli, concerti, ospiti illustri. E poi 250 segnalazioni di festival piccoli e grandi, famosi o sconosciuti, divisi in 14 categorie: per location – dalle montagne alle piccole isole, dai borghi autentici alle location magiche – e per passioni – per gli amanti del noir e delle culture lontane, con una prospettiva femminile o LGBTQ+.
Ogni festival, una platea: nerd o asceti, camminatori o sedentari, melomani o rockettari, “classici” o innovatori. E altri ancora nei capitoli dedicati alle grandi città: Milano, Torino, Venezia, Bologna e Roma.
Con proposte turistiche e suggestioni per mangiare e dormire: perché con la cultura “si mangia” e si fanno ripartire i territori.
“In giro per festival è un vero viaggio italiano. In località incantate e a volte poco conosciute, alla ricerca di architetture creative e umane che mettono radici nei luoghi dello stivale, da Nord a Sud, narrandone la vivace propensione al racconto e la proiezione verso il futuro”.
dalla prefazione di Paolo Fresu -
Costituente: storia di Teresa Mattei. le battaglie della partigiana chicchi, la più giovane madre della costituzione (la)
“La cosa più importante della nostra vita è aver scelto la nostra parte”, diceva Teresa Mattei – nome di battaglia Chicchi – giovanissima partigiana a Firenze, eletta all’Assemblea Costituente a soli 25 anni. “La Costituente” racconta la storia, a 100 anni dalla nascita, della più giovane tra le “madri” della Costituzione, con un’intervista al presidente Oscar Luigi Scalfaro e al costituzionalista Valerio Onida.
Un racconto teso ed emozionante, che si legge tutto d’un fiato. Teresa ha lottato per la libertà del nostro Paese, ha rischiato la vita e provato sulla sua pelle la ferocia nazista. La versione definitiva dell’articolo 3 della Carta costituzionale sull’uguaglianza reca anche la sua firma. Espulsa dal PCI, Teresa non ha poi mai rinnegato le proprie idee, che la hanno portata anche a manifestare a Genova, sua città natale, nel 2001. Teresa ci ha lasciato il 12 marzo 2013, a 92 anni, ma la sua passione ci accompagna.
“…la ricordo con grande ammirazione per la puntualità e la saggezza. Non ho mai riscontrato in lei atteggiamenti faziosi o polemici, ma anzi una maturità molto anticipata, anche per la fermezza dimostrata di fronte al suo partito. La scelta di Teresa è stata di percorrere la strada della difesa dei deboli, per tutta la vita. La mia stima per una donna che ha fatto cose molto belle non inizia oggi, ma continua -da allora- con molto affetto”. (Oscar Luigi Scalfaro, già Presidente della Repubblica e Senatore a vita).
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Diritti dei Popoli e Disuguaglianze globali. i 40 anni del tribunale permanente dei popoli
Il Tribunale Permanente dei Popoli (TPP) nasce a Bologna nel 1979 in diretta continuità con i Tribunali Russell sul Vietnam (1966-67) e sull’America Latina (1973-76). Da 40 anni, si impegna a dare voce, visibilità, riconoscimento di giustizia a tutti i popoli privati violentemente dei loro diritti fondamentali dai poteri dominanti.
Questo libro propone una rilettura complessiva dell’opera del Tribunale e disegna – attraverso le sue 47 sessioni e sentenze – una “mappa” della storia degli ultimi quattro decenni.
Il “laboratorio” di diritto dei popoli del Tribunale ha accompagnato trasformazioni epocali: le lotte post-coloniali, gli “aggiustamenti strutturali” imposti dal Fondo Monetario Internazionale e dalla Banca Mondiale, le guerre come strumento della politica, la “deviazione” degli Stati di diritto in nome del libero commercio, le grandi opere, le lotte per il salario vitale delle donne lavoratrici del tessile, la “nuova colonizzazione” dell’Africa, lo scenario tragico del popolo dei migranti. Sempre dalla parte delle comunità e dei popoli che, con la loro resistenza e resilienza, non sono più vittime ma soggetti di un futuro a misura della dignità e della vita.
Il volume è a cura di Simona Fraudatario e Gianni Tognoni. Con testi storici di Lelio Basso, Julio Cortázar, Eduardo Galeano. Saggi di Franco Ippolito e Roberto Schiattarella. Con il contributo del “Gruppo lecchese di sostegno al Tribunale Permanente dei Popoli”.
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Scusate il disturbo. Un fumetto ideale per chi vive in movimento
Scusate il disturbo è un fumetto dispotico che attraversa la militanza e la lotta politica cullandosi fra spazio e tempo, fra periferia e parchi, fra repressione ed amore libero, fra binari e stelle lontane.
Militanza Grafica è un progetto che nasce dal grafico, reporter ed illustratore Jah nel Ottobre del 2009. Inizialmente il progetto si sviluppa nel reportage, andando a raccontare lotte politiche e sociali sparse sul territorio italiano. Jah è da sempre impegnato anche nello studio e nello sviluppo delle forme artistiche e l’unione avviene l’anno successivo quando alcune sue vignette satiriche politiche cominciano a viaggiare attraverso la rete e le televisioni nazionali come durante la Social Top Ten di Propaganda Live su La7.
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Produci consuma crepa. Manuale di resistenza e cambiamento
Se avete l’impressione di essere in una grande ruota da criceti, questo libro è per voi. Ma si può vivere in un altro modo? La nostra è una società fondata sul denaro e su un lavoro spesso opprimente, che ci invita a essere competitivi fin dai banchi di scuola. Un modello estrattivo che, al fine di perpetuare se stesso, “spreme” le materie prime dal Pianeta e le migliori energie da noi, prosciuga il nostro tempo di vita nel “produci”, ci rende stolidi protagonisti del “consuma” e poi ci relega nell’inutilità, fino al “crepa”. Questo “manuale” vuol fermare la ruota del criceto. E farci scendere. Perché si può fare: possiamo resistere e cambiare i vecchi stilemi e noi stessi. L’autore dialoga con un manipolo di brillanti studiosi sui risaputi ingranaggi di famiglia, educazione, lavoro, economia, società dei consumi, informazione. E intervista Vandana Shiva, che, attraverso la metafora dei semi, illumina il senso di una pacifica rivoluzione, per liberare il nostro tempo e le nostre vite. Conversazioni con: Vandana Shiva, Luisa Zecca, Laura Catalucci, Claudio Calvaresi, Francesca Coin, Stefano Laffi, Massimo Amato, Stefano Besana, Philip Di Salvo, Andrea Staid, Giorgia Serughetti, Rossella Sobrero, Massimo Conte.
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Il costo della spedizione gratuita
Le famose “spedizioni gratuite” di Amazon hanno un prezzo pesante, che viene pagato da lavoratrici e lavoratori, dalle loro comunità e dall’ambiente. Una critica radicale attraverso le voci di studiosi, di chi vi lavora e resiste.
Amazon è la società più potente del pianeta e il suo amministratore delegato, Jeff Bezos, è diventato la persona più ricca della Storia, nonché una delle poche a trarre profitto dalla pandemia.
Il suo dominio ha rimodellato l’economia globale, dando vita all’era del “capitalismo di Amazon”.
Amazon è anche una delle più grandi aziende di logistica del mondo. La sua scala e la sua efficienza hanno portato all’indebolimento dei sindacati e alla riduzione degli standard lavorativi. L’azienda è inoltre un fornitore leader di servizi di cloud computing e di sistemi di sorveglianza domestica, per non parlare dell’onnipresente Alexa.
Attraverso studi e inchieste internazionali, dagli Stati Uniti all’India passando per l’Europa (Italia inclusa), questo libro esplora le numerose sfaccettature oscure della corporation, tra cui l’automazione, la sorveglianza, il lavoro nell’ambito tecnologico, le lotte dei lavoratori, nonché l’effetto sulla democrazia a livello locale e molto altro.
“Il costo della spedizione gratuita” mostra come Amazon rappresenti un cambiamento fondamentale nel capitalismo globale che dovremmo nominare, interrogare ed essere pronti a resistere.
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Etere. Storie di rado, antenne e frequenze dal mondo
La radio compie cento anni nel 2024 – è passato un secolo da quando Marconi riuscì a trasmettere per la prima volta la voce- e continua a essere un media che non si ferma mai, in costante trasformazione, dal “baracchino” al podcast. Francesco Diasio conosce bene le antenne libere in giro per il mondo, avendo coordinato progetti di sviluppo e sostegno di radio comunitarie e media indipendenti. In queste avventurose storie di frequenze, si ripercorrono le vicende recenti di Paesi dove la radio è una delle rare voci contrarie ai poteri autoritari, dalla Giordania all’Egitto passando per Tunisia, Serbia, Repubblica Democratica del Congo, Iraq, Haiti, Mauritania, Kurdistan e Giappone. Con la prefazione di Marino Sinibaldi, la postfazione di Francesca Paci e le illustrazioni di Gianluca Costantini. “Sono tutte un megafono, queste antenne, che mettono paura ai governi perché difficili da controllare e spesso parlano il linguaggio delle periferie”. Francesco Diasio “Difficile sfuggire alla tentazione di definire questo libro come le avventure di un missionario. Andare per il mondo a costruire radio, a offrire supporto tecnico e politico, ad aiutare comunità locali a trovare la propria voce assomiglia molto alla vocazione di chi porta un Verbo”. Marino Sinibaldi “Diasio viaggia da un Paese all’altro accendendo segnali di libertà attraverso antenne reali o virtuali. Leggero. Sempre nuovo. Con la radio dietro, come un bagaglio a mano”. Francesca Paci.
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Il giro dei soldi Storie di riciclaggio. Da Milano al Delaware: dove finiscono i capitali sporchi di evasori e criminali
Questo libro spiega, in modo chiaro e accessibile a tutti, il fenomeno del riciclaggio, la gigantesca lavatrice che “pulisce” il denaro di provenienza illecita, finanziando le mafie ma anche progetti leciti, magari il ristorante o il supermercato sotto casa vostra. Ma come fa la criminalità organizzata a giustificare somme di denaro ingiustificabili, legalmente ed eticamente? E perché, a fronte di strumenti di contrasto sempre più raffinati, i “buoni” spesso sono fuori tempo rispetto ai sempre nuovi stratagemmi dei riciclatori più esperti? Un problema è che in questo mondo circola un numero crescente di personaggi probabili e improbabili, al di sopra (o al di sotto) di ogni sospetto, che hanno mettono la firma sul “capitale sociale” delle mafie, dei corrotti e dei grandi evasori. Sono quei “professionisti” che spesso non si chiedono da chi arrivino i soldi.
A partire da casi reali, il libro accompagna il lettore in un viaggio all’interno di un sistema criminale ben rodato e internazionale, che danneggia e condiziona in modo pesante la qualità della vita delle comunità locali, sottraendo loro risorse fondamentali, inquinando i mercati e danneggiando la libertà di impresa. Si parte dal caso pilota dell’area metropolitana milanese, per raccontare poi a quanto accade a livello europeo e internazionale. Gli autori individuano così i coni d’ombra legislativi, ma anche le risorse e i successi nel contrasto alle azioni criminali. Fino a indicare un possibile percorso, con tanto di traguardi intermedi, per contrastare in modo efficace il riciclaggio.
Senza trascurare la norma penale e la sua applicazione, il libro si concentra più in dettaglio sui controlli di diversa natura, anche amministrativa, da esercitare in via preventiva. In sintesi, a partire dalle buone prassi, gli autori offrono ai cittadini, agli amministratori locali, ai funzionari pubblici, strumenti di comprensione del fenomeno e strumenti per contrastarlo, ponendo l’ente locale al centro del campo di battaglia e l’Europa come nuova frontiera comune per difendere la libera e sana concorrenza tra imprese, restituendo risorse e beni alla collettività.
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Disarmo nucleare. È ora di mettere al bando le armi nucleari. Prima che sia troppo tardi
Mai come oggi il mondo si è avvicinato a una catastrofe nucleare: ecco perché bisogna smantellare gli arsenali nucleari. Questo libro racconta la storia e le prospettive della campagna “Italia, ripensaci”. Le recenti crisi internazionali hanno riportato sotto gli occhi di tutti i rischi dell’utilizzo di armi nucleari: una “minaccia esistenziale”, una escalation che potrebbe portare alla distruzione quasi completa dell’umanità. Il pericolo derivante dagli arsenali dei Paesi che possiedono testate nucleari ha origine dalla Guerra fredda ed è ancora concreto. Questo libro ricostruisce l’evoluzione delle armi nucleari, con numeri aggiornati delle testate, i loro depositi in Europa, il pericolo della “teoria della deterrenza”, come funziona il “bottone rosso” e l’impatto devastante di una guerra nucleare. E racconta la storia e le prospettive del disarmo nucleare, in particolare con la campagna “Italia, ripensaci”. Con voci dei principali esponenti del movimento per la messa al bando delle armi nucleari: Setsuko Thurlow, Beatrice Fihn, Tim Wright, Susi Snyder, Lisa Clark, Daniele Santi, Ray Acheson e papa Francesco. Il saggio è stato realizzato in collaborazione con ICAN e Italia Ripensaci.
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Money for nothing. Guida civica alla finanza per comprendere, discutere, scegliere
La finanza globale, le banche in Italia, l’accesso al credito, le criptovalute, il crowdfunding e il microcredito.
La finanza gira sempre più attorno a se stessa, e i soldi non arrivano all’economia reale. A quindici anni dalla grande crisi finanziaria tutto è cambiato perché poco o nulla cambiasse. E mentre abbiamo smesso di occuparcene, la finanza continua a occuparsi di noi.
Un libro pensato sia per chi non ha una formazione economica, ma vuole capirne di più, che per chi cerca un aggiornamento su temi economici-finanziari che già conosce. Utile anche per studenti e insegnanti.
Esperti ed esperte dialogano con gli autori su alcuni temi fondamentali: la finanza globale, lo stato delle banche in Italia, l’accesso al credito e l’esclusione finanziaria, le criptovalute, il crowdfunding e il microcredito.
Veri e propri featuring a cura di: Valentina Zadra, avvocata esperta di mercati finanziari; Concetta Brescia Morra, esperta in materia di diritto delle banche; Salvatore Vescina, esperto di politiche pubbliche per le imprese; Giampietro Pizzo, esperto di microfinanza; Filippo Addarii, esperto in partnership pubblico-privato; Angelo Rindone, fondatore di Produzioni dal basso; Mariano Carozzi, esperto di criptovalute; Simone Suriano, esperto di digital transformation; Pietro Negri, già presidente del Forum per la finanza sostenibile.
Già disponibile per acquisti dal sito di Altreconomia. In libreria dal 31 marzo 2023
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L’economia è cura. Una vita buona per tutti: dall’economia delle merci alla società dei bisogni e delle relazioni
L’economia è cura. E prendersi cura, di sé e degli altri, è il primo passo per un radicale cambio di prospettiva: la reciprocità e la dipendenza consapevole dall’altro/a sono l’antidoto più sovversivo all’individualismo. Per una vita buona. “Il passaggio da una società di mercato centrata sulla produzione di merci e sul profitto a una società di economia domestica, centrata sul bisogno e sulla libertà-in-relazione di tutti gli esseri umani, significa il cambio di paradigma decisivo della nostra epoca.” Il libro “L’economia è cura” di Ina Praetorius è un invito a cambiare paradigma, a partecipare a una “care revolution” che costruisca un linguaggio e un’economia differenti, alla ricerca di una “felicità interna lorda” e di un sistema economico e sociale capace di soddisfare i bisogni di tutti, senza discriminazioni. Scrive nella postfazione il filosofo Roberto Mancini: “quando Praetorius afferma che l’economia è cura non sta semplicemente proponendo un’altra economia, ci sta richiamando a vedere il senso del modo umano di stare al mondo”. Contro la logica del potere (maschile), Praetorius “ci fa riconoscere che esiste la coralità umana e dei viventi”. Un libro che non solo auspica una profonda e radicale trasformazione del sistema di vita che oggi informa il mondo globalizzato, ma che ci chiede di prenderci cura?di tale transizione. Saggio introduttivo di Adriana Maestro. Prefazione di Luisa Cavaliere. Posfazione di Roberto Mancini.
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2001-2021 Genova per chi non c’era. L’eredità del G8: il seme sotto la neve
Chi ha partecipato alle manifestazioni di Genova 2001 spesso ne porta un segno. C’è chi è stato picchiato, chi continua a sognare quei giorni, chi ha deciso di non avere figli, chi ha cambiato completamente vita e chi ha perso di vista il “movimento” ma spesso, in modo sotterraneo, ha continuato ad andare in direzione ostinata e contraria, perpetuando quello spirito.
A 20 anni dai giorni del G8 di Genova quindi molte domande sono ancora aperte.
Perché è importante raccontare Genova a chi per anagrafe, per distrazione o per scelta non c’era? Che cosa è stato del “movimento”, di quell’afflato collettivo massacrato dai manganelli e dai media? In quali rivoli si è disperso il fiume di persone che ha manifestato? Qual è infine l’eredità, di Genova e chi ha raccolto e perpetuato questo capitale di idee? A queste e ad altre questioni risponde questo libro, attraverso 20 testimoni privilegiati che a Genova c’erano: il portavoce delle 1.187 organizzazioni del Genoa Social Forum, chi era nella Scuola Diaz e ha i lividi anche nell’anima, chi ha processato i responsabili della repressione, chi ha studiato, raccontato, cantato Genova, chi ha perso il bene più grande. Un racconto collettivo (senza reducismo) per spiegare Genova a “chi non c’era” e per raccogliere quello che Alessandro Leogrande chiamava “il seme sotto la neve” e che ha germogliato tanti altri mondi possibili, dall’economia solidale all’informazione indipendente e il cui lascito è stato raccolto da Fridays for future e da altri movimenti, come quello dei referendum per l’acqua pubblica o Occupy Wall Street.
Scrive Angelo Miotto, giornalista, documentarista radiofonico e comunicatore che nel 2001 ha seguito in diretta le vicende del G8 per Radio Popolare: “Perché dobbiamo parlare di Genova? Perché vogliamo. Parlare oggi di Genova (a chi non c’era) significa non solo fare memoria di quello che accadde, ma capire che cosa sia successo in questi vent’anni e soprattutto immaginare ancora l’utopia, che non è mai sinonimo di irrealizzabile”.Hanno scritto: • Vittorio Agnoletto • Enrica Bartesaghi • Marco Bersani • Norma Bertullacelli • David Bidussa • Martina Comparelli • Danilo De Biasio • Donatella Della Porta • Nicoletta Dentico • Chicco Elia • Haidi Gaggio Giuliani • Lorenzo Guadagnucci • Carlo Gubitosa • Alessio Lega • Giulio Marcon • Rossella Muroni • Riccardo Noury • Giuliano Pisapia • Fabrizio Ravelli • Alfredo Somoza • Jacopo Tondelli • Antonio Tricarico • Enrico Zucca. Con le illustrazioni di Giancarlo “Elfo” Ascari.