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La salute è un diritto di genere (la)
Se la salute è un diritto umano, l’accesso alle cure dovrebbe essere paritario e democratico. Eppure, ancora oggi, non è così. Di certo non lo è per le donne e le persone AFAB. Da qui parte il saggio di Alessandra Vescio, per capire come e perché il genere e l’intersezione tra le identità condizionino scienza, medicina e accesso alle cure. Dalla difficoltà a credere al dolore delle donne allo stigma delle mestruazioni, dalla violenza ostetrica fino alla patologizzazione della menopausa e all’odio culturale verso le donne grasse. Il volume è strutturato come un viaggio nella salute delle donne e delle persone AFAB, attraverso dati ed excursus storici, testimonianze dirette e interviste a persone esperte. Con un focus sulla medicina occidentale e un’attenzione particolare all’Italia, l’autrice indaga le origini di questo gap di genere, domandandosi se esistano modi per colmarlo, finalmente, e ritrovare fiducia nella scienza e nella medicina.
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Sociologia della libertà. Manifesto della civiltà democratica
27,00 € iva inclusaSociologia della libertà. Manifesto della civiltà democratica
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Aboliamo le prigioni? Contro il carcere, la discriminazione, la violenza del capitale
Angela Davis, nota militante del movimento americano per i diritti civili sin dagli anni Sessanta, è oggi una studiosa di fama internazionale che ha focalizzato il suo impegno nella più difficile battaglia per i diritti civili: abolire il carcere. Un mondo senza prigioni è forse impensabile, anche per chi proclama il suo progressismo. Ma con lucidità scientifica e un’instancabile passione ideale, Davis analizza il sistema “carcerario-industriale” americano – quello per cui due milioni e mezzo di persone sono detenute negli Stati Uniti – e mostra come questa democrazia modello fondi le sue basi economiche su una sorta di schiavismo morbido: donne abusate e farmacologizzate, manodopera a costo zero per le corporation, neri e ispanici a cui vengono negate istruzione e assistenza sanitaria. “Aboliamo le prigioni?” è una piccola guida di resistenza, che a partire dalla battaglia contro il carcere diventa denuncia di ogni forma di oppressione. E alla fine chiama tutti direttamente in causa, perché le nostre idee cambieranno davvero soltanto quando saranno cambiati i nostri comportamenti.