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foto con dios. napoli 1984-1991. ediz. illustrata (la)
Tra il 1984 e il 1991 Dio è apparso a Napoli. Lo si poteva incontrare per i rioni della città, in un negozio di scarpe di Arzano, in un ristorante di Marechiaro. Ma soprattutto, una domenica sì e una domenica no, allo Stadio San Paolo. L’arrivo di Diego Armando Maradona a Napoli è stato molto più di un fenomeno calcistico: è stato un’esperienza religiosa. Di questo culto, la possibilità di farsi scattare una «foto con Dios» è stata un elemento fondamentale. Carlo Rainone ha raccolto oltre 120 «reliquie» – scatti assieme a Diego, in contesti di ogni tipo – conservate gelosamente per decenni nei salotti, negli uffici e nei portafogli. La testimonianza unica della fede assoluta di un popolo per il più grande calciatore di sempre.
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Lo scacchista del diavolo
Il 16 novembre del 1570, Ferrara è scossa da uno spaventoso terremoto che mette in crisi ogni certezza, incrina l’ordine sociale e scatena le predicazioni che annunciano la fine dei tempi. Per rispondere a Papa Pio V che legge il terremoto come punizione divina per l’accoglienza dei giudei a Ferrara, il Duca Alfonso promuove un convegno per spiegare come il terremoto sia un fenomeno naturale, ma la moltiplicazione dei discorsi si rivela inversamente proporzionale alla capacità di spiegazione della crisi e stride nel contrasto fra il lusso della corte e la carestia che affligge la popolazione. Intorno a questo evento si intrecciano la pluralità di trame del libro che convergono nell’organizzazione a Ferrara di un torneo di scacchi fra i campioni dei sovrani cattolici d’Europa col quale il Duca, grazie al grande scacchista Paolo Boi, spera di riacquistare il prestigio politico perduto. Nello stesso frangente, Torquato Tasso inizia a comporre un poema eroico nel quale, salvando la dimensione magica dei suoi predecessori, vorrebbe narrare l’orrore che pervade il mondo, ma anche la potenza perturbante dell’amore suscitato dall’enigmatica Honoré; mentre Johan, mercante fiammingo, cerca di sobillare le comunità calvinista ed ebraica per costruire una libera Repubblica del Nord e la giovane ebrea Myriam ricerca nei sogni profetici la propria libertà. Sessant’anni dopo, mentre infuria la terribile peste del 1630 e il re di Svezia riapre la Guerra dei Trent’anni invadendo la Germania, uno dei personaggi laterali di quelle vicende rilegge i fatti narrati, alla ricerca di un senso che in passato gli era sfuggito. Un romanzo che attraversa quelle terre incognite che separano il vecchio che tramonta dal nuovo che ancora non si vede, con eventi e personaggi che mostrano sorprendenti analogie con l’epoca contemporanea.
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Marx nei margini. Dal marxismo nero al femminismo postcoloniale
18,00 € iva inclusaMarx nei margini. Dal marxismo nero al femminismo postcoloniale
18,00 € iva inclusa -
Se il mondo torna uomo. Le donne e la regressione in Europa
14,00 € iva inclusaSe il mondo torna uomo. Le donne e la regressione in Europa
14,00 € iva inclusa -
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Quando qui sarà tornato il mare. Storie dal clima che ci attende
16,00 € iva inclusaQuando qui sarà tornato il mare. Storie dal clima che ci attende
16,00 € iva inclusa -
Marx l’intempestivo. Grandezze e miserie di un’avventura critica
25,00 € iva inclusaMarx l’intempestivo. Grandezze e miserie di un’avventura critica
25,00 € iva inclusa -
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In cammino con gli ultimi. Dino Frisullo, storia di un militante avido di conoscenza e d’amore, vissuto e morto povero e curioso
Nato a Foggia il 5 giugno del 1952, Dino Frisullo ha salutato il mondo a Perugia, il 5 giugno del 2003. Osservando lo scorrere del tempo, sono appena 51 anni. Eppure, guardando quella che è stata la vita di un compagno instancabile come Dino Frisullo, sembra di precipitare in un’avventura lunga secoli. Dagli anni della gioventù, in Puglia, in prima fila nelle organizzazioni della nuova sinistra per passare all’instancabile impegno profuso nella causa dell’antirazzismo. Come non parlare, inoltre, della lunga amicizia con il popolo kurdo? Di tutto questo, e di tanto altro ancora i tutto questo, e di tanto altro ancora, parla “In cammino con gli ultimi”: un libro prezioso come la vita e le lotte di Dino Frisullo, militante comunista.
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La muraglia umana
Questa è la storia della muraglia umana che resiste nel “magazzino d’Italia”. Questa è la storia delle lotte dei facchini nella Mirafiori del XXI secolo. «È il 19 luglio 2022 quando otto sindacalisti di base dei facchini vengono arrestati e finiscono ai domiciliari per associazione a delinquere e decine di altri reati. Per la Procura di Piacenza avrebbero usato la “maggior rappresentatività sindacale” delle proprie sigle sul territorio per ricattare, estorcere e condizionare le aziende della logistica nella provincia della “rossa” Emilia».
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Vecchi di merda. La società segreta contro i giovani
«Se stai leggendo queste pagine, io so che cosa cerchi. È tutta la vita che hai la sensazione che ci sia qualcosa che non quadra nel mondo, non sai bene di che si tratta ma la avverti. È un chiodo fisso nel cervello, da diventarci matti! È questa sensazione che ti ha portato da me. Tu sai di cosa sto parlando: dei vecchi». Un giovane squinternato si aggira per la città di Roma accusando di ogni nefandezza una sola categoria umana: gli anziani. La sua vita sta prendendo una piega miserabile: la fidanzata lo tollera a malapena, gli amici cominciano a evitarlo, lui sta letteralmente andando fuori di testa. Poi accade qualcosa di davvero incredibile. Con questa satira deliziosamente politically incorrect, Mattia Tombolini irride, in un solo colpo, tutte le teorie del complotto (migranti, dittatura sanitaria, terrapiattisti) che infestano ogni discorso pubblico dei nostri tempi. Postfazione di Giancane.
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A Black Carol
La giovane Marley è assorta nella sua amata lettura quando riceve la visita del Fantasma del fascismo passato. Lo spirito la rimprovera di venire continuamente evocato a sproposito dalla retorica della sinistra che intravede lo spauracchio del fascismo ovunque e senza motivo. Si tratta solo di una fantasia anacronistica, dice, poiché il fascismo è morto, dice. Marley però si guarda intorno e osserva una società violenta, incattivita, razzista, repressiva e feroce e da quei retaggi di un fascismo passato, riscontrabili in tanti episodi che le accadono intorno, inizia il suo percorso nella società contemporanea, scandito dalle successive visite del Fantasma del fascismo presente e del Fantasma del fascismo futuro. Quello di Marley è un viaggio tragicomico, in tre tempi, una versione amara e non natalizia del Canto di Natale di Dickens, che la conduce verso un non troppo futuribile (e non troppo fantascientifico) futuro dove il fascismo si è riaffermato, seppur in vesti totalmente nuove, inaspettate, insospettabili e non facilmente riconoscibili. È a questo punto che Marley decide di intervenire e di interrompere la pericolosissima spirale…
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mia patria sono gli oppressi. don milani, la scuola, la guerra
14,00 € iva inclusamia patria sono gli oppressi. don milani, la scuola, la guerra
Questo libro racconta la storia di Don Milani ed è un omaggio al suo rischiare in prima persona, al suo non tirarsi indietro mai quando in gioco ci sono l’ingiustizia, l’oppressione, la violenza. «Se voi avete diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora vi dirò che, nel vostro senso, io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni sono la mia Patria, gli altri i miei stranieri». Età di lettura: da 6 anni.
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Rasta Marley. Le radici del reggae
“Reggae, Rasta: un genere musicale, un movimento politico, una fede, una Livity, fusi con la potenza primigenia del battito del cuore. Bob Marley: il loro profeta, che attraverso la sua stessa parabola artistica e di vita ha tracciato la rotta per il cammino di riscatto e speranza di milioni di fratelli neri. L’analisi di dodici canzoni, tra le sue più significative, ripercorre i passi che l’utopico “eroe Rasta” deve compiere per portare a termine la sua missione: lasciare Babylon dell’ingiustizia e della corruzione per tornare a Zion, la terra dei Padri. Un viaggio in musica sulle strade di libertà del movimento Rastafari, grazie alla particolarità del linguaggio giamaicano e l’intreccio profondo tra le canzoni di Marley e la visione mistica che lega ogni Rasta a Jah, un dio d’amore e di giustizia.