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111 errori di traduzione che hanno cambiato il mondo
15,00 € iva inclusaLa verità è che per un errore di traduzione si può morire. O compromettere qualcosa di importante. Come dimostrano le storie (vere) di cui si occupa questo libro. Che parla di parole di una lingua rese malamente in un’altra, cattive trascrizioni, virgole spostate, parole travisate o udite male. Intenzionalmente o casualmente. Errori reali o presunti. Sviste che hanno causato terremoti, fatto cadere governi, creato inimicizie o favorito accordi. Reso felici o infelici gli esseri umani. Leggendo queste pagine, imparerete come, grazie a un errore di traduzione, Nerone sia diventato miope, Lutero abbia inventato una religione, Truman abbia deciso di bombardare il Giappone, degli innocenti siano finiti in galera, la gente creda nelle cose più strane e una piazza sia diventata rossa…
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Rebel Rebel. Storie di musica ribelle
10,00 € iva inclusa14 racconti brevi.
14 vite rivoluzionarie che hanno composto note destinate a rimanere nella storia.
Dal jazz, al rock, al punk passando per il reggae e il rap, per arrivare al pop e al folk.
Differenti geografie, epoche e generazioni per raccontare come la musica sia l’accompagnamento necessario al cambiamento. -
La dieta comica. Come stare in salute, digerire, dimagrire
13,00 € iva inclusaCome abbinare gli alimenti per digerirli senza fatica? Come sfruttarne al meglio le proprietà nutritive?
Nel libro sono contenute informazioni e spunti per modificare senza fatica l’alimentazione e migliorare la propria salute nel rispetto del pianeta e degli animali.
Si rivolge a onnivori, vegetariani, vegani, a chiunque voglia stare bene ed essere o tornare in forma attraverso consigli facilmente attuabili, espressi in uno stile accessibile e colloquiale ma con precisione e competenza.
Vengono anche suggeriti menu-tipo, alimenti inconsueti, alternative sane e gustose ai pasti frettolosi e non bilanciati tipici di chi lavora.
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La mia ciclotimia ha la coda rossa
19,90 € iva inclusaC’è chi ha un cane, un gatto o un pesce rosso. Lou ha la sua ciclotimia: un disturbo dell’umore della famiglia delle malattie bipolari. Che fare quando scopriamo nel nostro cervello una piccola e selvatica volpe? Possiamo addomesticarla, educarla? E come potremo essere felici con un coinquilino così imprevedibile? Un graphic novel di divulgazione scientifica basato sull’esperienza personale dell’autrice. Un ritratto ricco di humor e di sensibilità un disturbo mentale ancora poco conosciuto.
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Piccola Orsa
16,00 € iva inclusaVincitore del premio Nati per Leggere 2017 e della 38° edizione del premio Cento
Il viaggio di una cucciola con la sua mamma attraverso lo scorrere delle stagioni.
Non ha nome la piccola orsa, e nemmeno la sua mamma. D’altra parte, nel poetico libro d’esordio di Jo Weaver non c’è neanche un essere umano – neppure una Masha – che avrebbe potuto darglielo. Nessun diminutivo, nessun vezzeggiativo dunque, ma soprattutto niente retorica. Solo una grande orsa e la sua piccola che si muovono in perfetta armonia col mutevole scenario della natura. Alta e imponente l’una, gli occhi ancora assonnati l’altra. Incerti e malfermi i passi della piccola, sicura la direzione. A indicarla – per boschi a cogliere bacche, per prati a cercare radici – c’è mamma orsa. Ed è sempre lei, quando la primavera cede il passo all’estate, a guidarla sul fiume, per insegnarle a nuotare e ad acchiappare i pesci. E al migrare degli uccelli –è arrivato l’autunno– grandi scorpacciate di mele e di pere per prepararsi al letargo. Bisogna però trovare un riparo prima che la neve dell’inverno copra ogni cosa. Poi, nel tepore della tana, l’una tra le braccia dell’altra in attesa di una nuova primavera. Sempre insieme. Età di lettura: da 4 anni.
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Scusate il disturbo. Un fumetto ideale per chi vive in movimento
20,00 € iva inclusaScusate il disturbo. Un fumetto ideale per chi vive in movimento
20,00 € iva inclusaScusate il disturbo è un fumetto dispotico che attraversa la militanza e la lotta politica cullandosi fra spazio e tempo, fra periferia e parchi, fra repressione ed amore libero, fra binari e stelle lontane.
Militanza Grafica è un progetto che nasce dal grafico, reporter ed illustratore Jah nel Ottobre del 2009. Inizialmente il progetto si sviluppa nel reportage, andando a raccontare lotte politiche e sociali sparse sul territorio italiano. Jah è da sempre impegnato anche nello studio e nello sviluppo delle forme artistiche e l’unione avviene l’anno successivo quando alcune sue vignette satiriche politiche cominciano a viaggiare attraverso la rete e le televisioni nazionali come durante la Social Top Ten di Propaganda Live su La7.
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Marijuana in cucina. 101 ricette gastronomiche a base di hashish e marijuana
12,00 € iva inclusaDescrizione non disponibile
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Lascio il lavoro. Racconti favolosi
12,00 € iva inclusaFabio Leggieri è (anche) un musicista, e questo suo primo libro è pieno di ritmo, di ritornelli, di urla e di danza, è pieno di musica. Questi racconti brevi e fulminanti sono surreali e grotteschi, e i protagonisti hanno nomi corti e strani (Siep, Beach, Darf). La lingua che qui si parla è una lingua che viene da dentro. Da questi pezzi «favolosi» si affaccia un alfabeto di figure oniriche e stranianti.
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Quinto Sinfonie
7,00 € iva inclusaJoaquín Salvador Lavado nasce in Argentina da genitori immigrati dalla Spagna e precisamente dall’Andalusia. Viene chiamato subito Quino per non confonderlo con lo zio Joaquín Tejón, pittore e disegnatore pubblicitario che gli fa scoprire, quando aveva solo tre anni, la passione per il disegno.
Si iscrive alla Scuola di Belle Arti di Mendoza, ma la abbandona prima di concluderla, stanco di disegnare “anfore e gessi”: la sua strada è quella di disegnatore di fumetti e di umorista.
Nel 1954 si trasferisce a Buenos Aires e inizia a bussare a tutte le redazioni di giornali e riviste. Finalmente il settimanale “Esto es” di Buenos Aires gli pubblica la prima striscia: da quel momento inizia la sua straordinaria carriera.
Nel 1963 appare il suo primo libro umoristico Mundo Quino, e nel 1964 nasce ufficialmente Mafalda su “Gregorio” supplemento umoristico della rivista “Leoplán” e dal 29 settembre 1964 il settimanale “Primiera Plana” inizia a pubblicare regolarmente Mafalda che dal ’65 si trasferirà su “El Mundo”.
Nel 1968 le strisce di Quino appaiono per la prima volta in Italia, in una antologia, ma è del 1969 il primo libro Mafalda la contestataria, con prefazione di Umberto Eco.
Il successo di Quino è ormai internazionale (in Spagna però il regime di Franco impone che sulla copertina dei suoi libri venga messa una banda con la scritta “Per adulti”).
Il 1976 vede il trasferimento a Milano del disegnatore e della moglie (anche per ragioni politiche), ma appena possibile Quino torna a vivere in Argentina.
Tanti i premi internazionali ottenuti, ricordiamo solo che nel 1982 viene eletto dai colleghi di tutto il mondo “Disegnatore dell’anno” e che nel 1986 vince la Seconda Biennale internazionale di arti plastiche dell’Avana.
Avvenimento davvero straordinario: a Buenos Aires nel 1994 viene inaugurata Plaza Mafalda nel quartiere di Colegiales.
Innumerevoli le mostre e il successo delle sue strisce in ogni paese del mondo (Cina compresa).
Nel 2004 gli è stata anche attribuita la più grande onorificenza milanese, l’Ambrogino d’Oro.
Nel 2020, a seguito delle conseguenze di un ictus, si spegne a Mendoza il 30 settembre. -
Mal di casa. Perché vivo in un capanno
18,00 € iva inclusaAll’età di di trentuno anni, l’artista inglese Catrina Davies si trova a condividere un appartamento a Bristol con altre cinque persone faticando ogni mese per pagare l’affitto della sua minuscola stanza. Tra lavori occasionali, progetti creativi per cui non trova il tempo perché troppo occupata a sbarcare il lunario e la preoccupazione costante di non riuscire più a permettersi un posto dove vivere, la sua vita sembra essere arrivata a un punto morto. Fino al giorno in cui non decide di fare ritorno nella sua regione, la Cornovaglia, con un piano: sistemarsi nel piccolo capanno abbandonato che il padre usava come ufficio prima di chiudere la propria attività per fallimento e renderlo casa sua. Malgrado le molte difficoltà (il capanno è davvero malridotto e a rigor di legge non potrebbe comunque essere abitato), la sua vita da quel momento cambia del tutto: Catrina ha finalmente il tempo di scrivere e comporre musica (e fare surf), ma soprattutto, giorno dopo giorno, recupera il senso stesso di sé, scoprendo, o meglio riscoprendo, appena a un passo dalla civiltà dei consumi, del successo e della autoaffermazione, un’esistenza fatta di natura, boschi, mare – più dura e selvaggia certo, ma anche più intensa, libera, giusta. “Mal di casa” è la storia vera di una crisi personale e di un mondo intero, quello della nostra contemporaneità, dei mutui, di esosi affitti da pagare e case vacanza, e una riflessione sulla disuguaglianza sociale e sui nostri modelli di vita.
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Radio Magia
16,00 € iva inclusaTroppo giovani per aver fatto il Sessantotto, troppo introversi per partecipare al Settantasette, Toppa, Caio, il Gipo e un pugno di altri adolescenti passano le serate fra lunghe camminate e piccoli teppismi, delle cui conseguenze faticano anche soltanto a rendersi conto. Fino al giorno in cui si mettono in testa di far nascere una radio nella cantina di Caputo, a cui da sempre viene riconosciuto un anomalo carisma fatto di spirito organizzativo, amore per la precisione e misteriose fragilità. La mancanza di fondi e di qualsiasi competenza tecnica non frenano il loro contagioso entusiasmo: raccogliendo ovunque dischi e idee, microfoni e pubblicità, animano quel sogno collettivo sotto la rassicurante guida del loro general manager, certi di avere trovato la chiave per esprimere tutte le proprie qualità, potenzialmente infinite come le onde elettromagnetiche che diffonderanno le loro voci e le loro scelte musicali nell’etere. Dentro e fuori le mura di quella vecchia cantina di Caputo, il futuro risplende come una promessa. Rievocando con ironia e leggerezza un periodo della nostra storia in cui tutto sembrava possibile e tutto era sul punto di cambiare, Valerio Aiolli attraversa in “Radio Magia” quella soglia tra immaginazione e realtà che ognuno di noi prima o poi è chiamato a varcare, offrendoci un racconto che ci diverte, ci commuove e dà voce alla parte meno rappresentata di una generazione, quella che alla fine rimase afona e schiacciata dagli eventi. E che pure compì, con la goffaggine dei dilettanti, il suo maldestro apprendistato alla vita.
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arte del calcio sovietico (l’)
16,00 € iva inclusaParco dei Principi, Parigi, 10 luglio 1960. Le luci illuminano il campo di gioco mentre l’inno della squadra in rosso tuona, accompagnato da un’orchestra di fanfare. Un mazzo di fiori gialli e rossi nella mano destra di ogni giocatore e le lettere CCCP cucite sul petto. Una figura in nero si avvicina all’arbitro, afferra la coppa e la solleva. Lev Jasin ha appena portato l’Unione Sovietica, la principale nazione nemica dell’Occidente, sul tetto dell’Europa. La straordinarietà del trionfo della squadra del Ragno Nero la conosciamo tutti. Ma prima di essere amato e celebrato, il calcio in Russia è stato osteggiato e deriso, strumentalizzato e snobbato: la sua storia ha radici profonde e complesse proprio come quelle del paese stesso. Da semplice svago dell’aristocrazia locale e degli inglesi immigrati nell’Impero zarista, solo durante la Rivoluzione d’Ottobre il calcio diviene in Urss un fenomeno di massa, conquistando la classe operaia. La diffusione di questo sport è di certo servita a mostrare al mondo la forza del blocco sovietico ma ha avuto implicazioni sociali altrettanto importanti, come la mitigazione del grave problema dell’alcolismo e l’amplificazione del senso di appartenenza a una nazione. Carles Viñas attraversa la caduta di una dinastia imperiale e l’ascesa del primo stato socialista del mondo, mostrandoci che tutto è politica, anche undici uomini in maglia rossa che corrono dietro a un pallone.
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Abbracciare gli alberi
17,00 € iva inclusaIl più vecchio albero italiano di cui sia certa l’età è un pino loricato che cresce in Calabria abbarbicato sul Pollino. È nato nel 1026, più giovane quindi di un suo omonimo nato nel Nord della Grecia nel 941 e considerato il più vecchio essere vivente del Mediterraneo. Il più vecchio del mondo invece è un abete rosso (un albero di Natale, per intenderci) che vive in Svezia e che nel 2008 dovrebbe aver compiuto 9550 anni. Ancorati alle radici, gli alberi non si muovono. Si procurano da soli il nutrimento grazie alla clorofilla, trasformando l’energia solare in materia organica. Non hanno un cuore, due occhi o due gambe. Possiedono tessuti in perenne condizione embrionale, pronti a dare origine a tutti gli organi necessari: se a un albero tagliano un ramo, una gemma fino ad allora dormiente sarà pronta a generarne uno nuovo. Sono virtualmente immortali. Forse per questo gli uomini, insoddisfatti della propria condizione, non hanno mai smesso di cercarli. Giuseppe Barbera – agronomo siciliano da sempre impegnato nella tutela dell’ambiente e del paesaggio – esplora l’attrazione che gli esseri più evoluti del regno vegetale esercitano su poesia e letteratura dall’inizio dei tempi: dai poemi omerici, anzi dall’epopea di Gilgamesh, il primo uomo ad aver abbattuto un albero (per la precisione, un grande cedro cresciuto sulle montagne prossime all’Eufrate) e ad aver avviato con i suoi colpi d’ascia il disboscamento che, complice un inaridimento climatico, ha portato alla fine della civiltà mesopotamica. E ha segnato il destino della nostra. Un senso di leggerezza, di felicità sottile, di pace percorre il lettore di “Abbracciare gli alberi” – che il Saggiatore propone in una seconda edizione rinnovata -, perfino quando ci racconta dello scempio edilizio perpetrato dalla mafia nella Conca d’Oro di Palermo, un giardino naturale di leggendaria bellezza che fece ritenere a Goethe di aver scoperto l’Eden in terra. Un benessere pervasivo da cui non si viene abbandonati neppure dopo aver terminato la lettura, che come una radice si espande, invade lo spazio interiore e modifica il rapporto con quello esteriore. Abbracciare gli alberi è un libro che cambia il modo di stare nel mondo.
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cigno nero. come l’improbabile governa la nostra vita (il)
22,00 € iva inclusaPrima della scoperta dell’Australia gli abitanti del Vecchio Mondo erano convinti che tutti i cigni fossero bianchi: una convinzione inconfutabile, poiché sembrava pienamente confermata dall’evidenza empirica. L’avvistamento del primo cigno nero è stato quindi una sorpresa; ma non è questo il punto. Il punto è che una conoscenza basata sull’esperienza pregressa è una conoscenza fallace, che ci rende fragili al cospetto dell’infinità di eventi che possono verificarsi. Basta un solo cigno nero per sbriciolare un’asserzione generale ricavata da millenni di avvistamenti di milioni di cigni bianchi. E allora perché ci ostiniamo a basare le nostre vite sulla previsione del futuro e sul controllo dei rischi? Perché continuiamo ad affidarci alle scelte basate sul già noto, come se non sapessimo che l’ignoto esiste e possiamo incontrarlo? Guerre, pandemie, crolli finanziari mondiali: com’è possibile che eventi simili riescano sempre a coglierci impreparati? In “Il cigno nero” – ormai un classico della contemporaneità – Nassim Nicholas Taleb ci invita ad abbracciare l’improbabile e accettare, infine, che esso governi le nostre vite. Che sia per pianificare la struttura economica di un paese o i prossimi quindici anni della nostra esistenza questo è il libro da cui farci guidare.
















