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Ecologie native
18,00 € iva inclusaPer l’ecologia nativa hawaiana, ogni espressione della natura – il collettivo non umano costituito dall’atmosfera e dai suoi agenti, dall’acqua e dalla terra, dalle piante, dagli animali e dagli spiriti dei luoghi – è animata e consapevole, dunque capace di interagire con sé stessa e con il collettivo umano. Questa trama di connessioni e interdipendenze è il motivo per cui in hawaiano non c’è un termine equivalente a quello occidentale di «natura»: l’umano e il non umano non sono separati e contrapposti come nella concezione occidentale, ma si combinano per formare un’unica famiglia, quella del vivente. All’interno di questo paradigma culturale, Borgnino esplora, in una prospettiva al contempo etnografica e storica, le forme di responsabilità ecologica espresse dalla cultura indigena hawaiana, con la sua vocazione alla reciprocità segnatamente insulare. Ed è proprio questa visione del mondo che ci viene veicolata dalle ecologie native: un pianeta-isola circondato dallo spazio cosmico in cui il benessere individuale e collettivo dipende strettamente da una propensione alla cooperazione non solo tra umani ma anche tra umano e non umano.
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Verso un’economina comunitaria
14,00 € iva inclusaAttraverso un’attenta riflessione sulle attuali istituzioni economiche, politiche e normative, Candela ci mostra come mercato, Stato e leggi producano incentivi fondati su presupposti razionalmente errati. Quanto meno se l’obiettivo è quello di promuovere la coesione sociale. In questo caso, ci dice l’autore, vi sono incentivi alternativi di azione socioeconomica che si possono intraprendere qui e ora. Ovviamente non si tratta di un semplice aggiornamento delle istituzioni che regolano la nostra vita, perché questo significherebbe confermare l’egoismo su cui si basa l’economia dell’Io. Al contrario, bisogna implementare quelle pratiche autogestionarie già esistenti, e con una lunga storia, basate su una visione antropologica positiva dell’essere umano. Una visione che rimanda a quei comportamenti solidali che sono parte integrante dell’evoluzione umana e che pongono le fondamenta di un’economia del Noi il cui motore non è più l’egoismo ma l’altruismo. E se l’obiettivo reale (e non solo dichiarato) è quello di raggiungere l’equità sociale, allora è indubbio che le istituzioni che ci hanno sin qui governato vadano radicalmente cambiate.
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Buon natale corrierino! la storia del natale a fumetti, nel secolo scorso (1908-1968)
29,90 € iva inclusaChe cosa c’è più innocente di un Natale e che cosa più allegro e leggero di un fumetto? Questo libro mantiene queste promesse, ma sa anche capovolgerle. Possiamo così scoprire che il panettone è già simbolo delle feste dal 1908, assieme all’abete. Che il Natale porta pace in terra, e riunisce anche personaggi di autori e nazionalità diverse. Che la Befana, se porta il carbone, può farlo anche a fin di bene, quando fa freddo (e magari il costo del gas aumenta). Queste piccole storie sotto l’Albero possono farci capire più di mezzo secolo d’Italia. Come diversamente sono state vissute due guerre, o come diversamente propagandate. Si può scoprire come la Befana diventa poi una vecchia inutile, da sostituire a una giovane Befana fascista. Arriviamo al secondo dopoguerra e all’uscita sul CdP di donne autrici, ora che finalmente hanno il diritto di voto, e poi al boom economico e al ’68. Un viaggio nel tempo attraverso le penne dei più grandi autori e fumettisti italiani per ragazzi.
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VOCE DELLE COSE (LA)
17,00 € iva inclusaLa storia di una bambina senza voce, a cui viene negato di potersi esprimere in un mondo solo di parole. In Francia, fino al 1976, esisteva il divieto di utilizzare la lingua dei segni, usata dai sordi e da chi comunica con loro. Una lingua a tutti gli effetti, la cui valorizzazione è rivendicata in Italia negli anni 2000. Questo graphic novel delicato e poetico, ci fa entrare nel mondo-acquario di questa bambina, e conquistare con lei il diritto a comunicare.
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Donne in piazza. Rivoluzione in Egitto e i diritti delle donne
16,90 € iva inclusaDonne in piazza. Rivoluzione in Egitto e i diritti delle donne
16,90 € iva inclusaNel 2011 la Primavera araba ha portato speranze di libertà e giustizia per tutti, uomini e donne. In piazza Tahrir, piazza che divenne il simbolo della rivoluzione egiziana, le donne subirono sistematica violenza che cancellò molti sogni togliendo forza alla lotta. Questo graphic novel ricostruisce un momento drammatico, vissuto da molte donne e anche verso giornaliste straniere. «Donne in piazza» travalica l’occasione, e vuoi portare a prendere coscienza della posizione femminile nel mondo e sostenere chi alza la voce e non piega la testa a violenza e sessismo. I materiali documentari sono stati forniti agli autori da Amnesty International, in Francia.
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leggere zerocalcare 2.0. nuova guida ai fumetti di un antieroe
12,90 € iva inclusaleggere zerocalcare 2.0. nuova guida ai fumetti di un antieroe
12,90 € iva inclusaUn nuovo invito alla lettura, per scoprire approfondire e leggere Zerocalcare per comprendere il suo “Zero touch”, quel tocco che è il segreto del suo successo che ora tocca anche l’animazione: politica, sincerita, leggerezza? Di sicuro oggi siamo tutti un poco piu vicini a Rebibbia.
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NEL CUORE DELLA MEMORIA
13,50 € iva inclusageorges e eric sono una coppia felice, fino a quando l’alzheimer non innalza un muro nella loro relazione. georges, colpito dalla malattia, comincia a perdere la memoria e a diventare pericoloso per sé e per chi gli sta vicino. dovrà così trovare una nuova vita, più protetta, in una casa di riposo, dove però il suo legame con eric non è accettato. nessuno dei due vuole abbandonare l’altro, nessuno dei due vuole nascondere il loro amore, nessuno dei due si arrenderà. accompagnati dal coro delle vecchiette sulla panchina, georges e eric si troveranno così a combattere contro la malattia e contro il pregiudizio, per conquistare una vita nuova e più libera.
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Lo strano caso del debito italiano. Storia di un’anomalia divenuta globale
18,00 € iva inclusaLa storia del debito pubblico dall’Unità d’Italia a oggi mostra una realtà diversa dalla narrazione secondo cui l’inefficienza dell’economia italiana sia dovuta unicamente alla spesa fuori controllo e alla corruzione. A essere rimosso è infatti il ruolo dell’impresa privata nostrana e dei suoi protagonisti. Se dal 1861 alla nascita della Repubblica le impennate dell’indebitamento si spiegano sostanzialmente con le avventure belliche, la sua crescita anomala dopo gli anni Sessanta non fu frutto della spesa sociale – rimasta inferiore agli altri paesi avanzati – ma del sostegno a un’industria privata fragile, che faticava a reggere la conflittualità operaia e la concorrenza internazionale. Dopo la fine del boom economico l’impresa pubblica assorbì aziende decotte e soccorse un capitale privato in ritirata dal rischio d’impresa, con sussidi diretti alle aziende superiori alla media europea e con una pressione fiscale molto generosa con profitti e rendite. Nel periodo successivo alla crisi del 2008 i debiti pubblici sono però cresciuti ovunque. Il mondo tende a italianizzarsi e i vecchi parametri di Maastricht oggi non sarebbero rispettati da quasi nessun paese rilevante. Per la sua particolare storia economica, l’Italia sembra aver anticipato la tendenza globale di un capitalismo in crisi, sempre più bisognoso di assistenza statale, disposto solo a investimenti a breve termine e ad agire in settori con rendita garantita. Affrontare il tema del debito pubblico significa allora mettere in discussione il paradigma economico della finanza che, nel tentativo di rinviare problemi strutturali, non ha risolto il problema della crescita e ha aumentato le diseguaglianze. Tenendoci sempre sul bordo del precipizio.












